E' pareggio tra Torino e Inter: all'esordio solito Handanovic, solita Inter

di Luigi Laguaragnella
C'è attesa per la nuova Inter priva, in questa stagione, dei suoi campioni della storia recente. Zanetti sugli spalti come vice-presidente lascia un vuoto in campo dove i nuovi nerazzurri devono dimostrare di essere all'altezza della maglia che indossano. 
La prima partita del campionato non è delle più semplici nella trasferta a Torino contro i granata di Ventura senza Immobile e soprattutto Cerci con le valigie in mano. Le due squadre si affrontano dopo la fatiche di Europa League (ad agosto il fisico ne risente) e non vanno oltre lo 0-0. Se il rigore di Larrondo non fosse stato deviato da Handanovic si starebbe parlando di un altro tipo di gara.
Mazzarri schiera Icardi unica punta lasciando Osvaldo in panchina e si affida all'estro di Kovacic su cui tutto l'ambiente spera nel salto di qualità. Desta curiosità in mezzo al campo l'erede di Cambiasso Medel: del cileno solo nella ripresa si apprezzano le qualità quando Mvila è richiamato in panchina.
Il Torino con Quagliarella e Darmian offende. Nel primo tempo sono i granata a poter cambiare le sorti della gara: l'ex juventino sfiorato da Vidic cade a terra e l'arbitro fischia il rigore. E' un contatto dubbio che ricorda all'ex Manchester United che questi falli non vengono fischiati in Premier League. Dal dischetto, però Larrondo deve  affrontare l'esperto para-rigori Handanovic che strega ancora la porta.
Nella prima frazione della partita non ci sono azioni pericolose da segnalare. Nonostante le avanzate di Jonathan e Dodò (quest'ultimo un po' troppo egoista) è il Torino ad approfittare degli spazi in difesa, ma la partita è lottata a centrocampo con Kovacic ed Hernanes che corrono a fiammate e Gazzi che riesce ad intercettare tutti i palloni.
La partita cambia con l'Inter più convincente quando fa ingresso in campo Osvaldo. Con due punte i nerazzurri sono più pericolosi: hanno più possibilità di creare pericoli e e Glik e compagni devono compiere gli straordinari. Osvaldo offre qualità e maggiori spazi sia per Icardi che per i centrocampisti. Impegna Padelli con un colpo di testa e dopo con un tocco sotto. Nell'azione poi Gazzi è provvidenziale nell'anticipare Medel che stava per tirare a colpo sicuro. Prima il Toro si era affacciato nell'area avversaria sempre con Quagliarella.
Da segnalare la bordata di fischi all'ingresso in campo di D'Ambrosio e un rigore sul un tocco di Glik su Icardi che poteva compensare il contro dei rigori. L'arbitro ha deciso per il fallo contro l'Inter. Inoltre il direttore di gara ha ritenuto ironico e offensivo l'applauso di Vidic a fine gara dopo una decisione arbitrale. Il rosso per il difensore nerazzurro lascia un po' sorpresi. 
Senza dubbio si tratta soltanto dell'esordio, il Toro è una squadra pericolosa, ma l'Inter deve assolutamente essere più propositiva e sfruttare meglio le qualità che Thohir ha messo a disposizione.

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