di Luigi Laguaragnella
Doveva vincere per evitare lunghe distanze dal treno dell'alta classifica. A Verona, contro il Chievo, per l'Inter, storicamente, non è mai stato facile. Nel posticipo di questa sera, però i nerazzurri regalano a Mancini la prima vittoria dal ritorno del tecnico.
Lo 0-2 di Kovacic e Ranocchia, un gol per per tempo è la sintesi su cui questa Inter deve puntare: il talento tecnico del croato e la grinta del capitano. La gara del Bentegodi ha lasciato emergere il lavoro che Mancini sta svolgendo, nonostante alcune amnesie nella gestione del possesso palla.
Nonostante il rientro di D'Ambrosio, i nerazzurri soffrono e come la solito ci pensano i guanti di Handanovic a bloccare le azioni di Paloschi, Meggiorini e Cesar. Sardo, da un tiro-cross colpisce la traversa.
I nerazzurri, invece, impensieriscono Bizzarri proprio con i terzini D'Ambrosio e Nagatomo che sfiorano il palo. Poi da un cross del giapponese, Icardi appoggia al centro dell'area dove Kovacic è puntuale ad insaccare in rete.
La partita prosegue con le ripartenze dei gialloblu: Maran inserisce Maxi Lopez e Botta (che verrà espulso). La squadra di Mancini, grazie ai movimenti di Kovacic, riesce a creare occasioni. Icardi e Palacio creano spazi, Guarin è sempre croce e delizia, poi da un crossi di D'Ambrosio, Ranocchia, in versione da attaccante tocca la palla che si infila all'angolino.
Mancini, poi inserisce Kuzmanovic e Mvila per mantenere il risultato.
Occorre precisare che il centrocampo dell'Inter in attesa di Hernanes ed esclusa la qualità di Kovacic, ha uomini di corsa e interdizione. E non bisogna dimenticare che Palacio è e quota zero gol.
Stasera, un periodo nero, l'Inter doveva vincere e l'ha fatto.
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