Povero diavolo, che pena mi fai! 0 a 0 funebre al Bentegodi

Andrea Stano. Chievo-Milan (cominciata con un quarto d'ora di ritardo per solidarietà nei confronti del Parma) finisce 0 a 0 ma sono i rossoneri ad aver strappato un buon pareggio al Bentegodi. I gialloblu avrebbero meritato la vittoria.

All'andata, a San Siro, i rossoneri si imposero per 2 a 0 grazie alle reti di Muntari e Honda.
Se la prospettiva è quella del bicchiere mezzo pieno, almeno per gli uomini di Inzaghi si tratta del terzo risultato utile consecutivo dopo il successo col Cesena e il pareggio contro l'Empoli.
Chievo col piglio giusto in questo primo tempo caratterizzato dal consueto anonimato rossonero.
Al 25esimo grande occasione per Sergio Pellissier che salta Bocchetti col sombrero ma non riesce a superare Diego Lopez in uscita.
Sagra dell'errore nel centrocampo degli ospiti; nessun gioco, nessuna idea, tatticamente il Milan è senza vita. Tra i colpevoli spicca Montolivo che per poco non perde più palle di quelle giocate. È vero, il Chievo, perennemente schiacciato, è tutto compatto dietro il pallone ma se ti chiami Milan non puoi comportarti così nel corso di una partita nella massima serie.
A eccezione di un parapiglia a seguito di un calcio da fermo, infatti, i rossoneri entrano in area di rigore avversaria per la prima volta solo al minuto 32, oltretutto per uno stop col petto di Destro senza particolari velleità. Davvero incredibile.
Sul finale del primo tempo Destro non riesce a deviare in rete il tiro-cross di Montolivo dal limite.
Lo stesso centrocampista a inizio ripresa lascerà il posto a Honda che al terzo colpisce in pieno la traversa con un poderoso sinistro dalla distanza.
Vicino al gol il Chievo all'ottavo: cross di Pellissier deviato da Alex sul fondo; il brasiliano sfiora l'autorete.
Il Milan alza il baricentro ma è il Chievo che si avvicina al vantaggio prima con Meggiorini in contropiede, chiuso da De Jong, il migliore tra i rossoneri assieme al solito Bonaventura, poi con Paloschi, subentrato a Pellissier, stoppato dal portierone rossonero.
Milan imbarazzante messo sotto dal Chievo Verona. Sembra uno scontro per la salvezza, e forse lo è per davvero.
A nulla valgono gli ingressi di Cerci e Pazzini che si aggiungono ai già in campo Bonaventura, Honda e Pazzini. Insomma, le bocche di fuoco ci sarebbero pure, ma è il gioco a non essere pervenuto. È diventato oramai un problema atavico per il Milan che a questo punto spera soltanto che la stagione termini il prima possibile.
Ma siamo davvero sicuri che il prossimo anno le cose cambieranno in meglio?

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