di Luigi Laguaragnella
Al Vicente Calderon va in scena l'atto primo della rivincita dell'ultima finale di Champions League. I quarti di finale ripropongono il derby di Madrid. L'andata tra Atletico e Real termina 0-0.
La gara del ritorno al Bernabeu sarà una vera e propria arena.
In casa dei Colchoneros i campioni di Ancelotti entrano in campo senza timore, nonostante la grinta degli uomini di Simeone e del pubblico biancorosso. E' una gara combattuta: i blancos la giocano sulla qualità, i padroni di casa sull'agonismo. Rispecchia le caratteristiche delle due squadre spagnole.
E' il Real Madrid ad essere più pericoloso, eppure Cristiano Ronaldo è apparso sottotono nella tana dell'Atletico. Bale, in più di un'occasione poteva portare i campioni d'Europa in carica, in vantaggio. La tecnica a centrocampo di Modric e Kroos obbliga l'Atletico nella sua metà campo che però non demorde. I blancos offrono lampi di gioco corale che solo l'imprecisione o sbattono su Oblak soprattutto sull'inglese di Ancelotti e James Rodriguez
Gli uomini di Simeone si affacciano da Casillas con Griezmann e solo nella ripresa si svegliano con Ardaturan.
L'andata di Champions del derby di Madrid lascia a bocca asciutta i blancos che avrebbero meritato un ampio vantaggio; la corsa l'agonismo degli uomini di Simeone potrebbero non bastare al ritorno.
L'equilibrio è spezzato, invece dal rigore di Vidal che nell'altro quarto di finale allo Juventus Stadium porta al Juve alla vittoria contro il Monaco: non è stato semplice per i bianconeri. Buffon è stato miracoloso su azioni pericolose dei monegaschi che non sono stati rinchiusi in area. Anzi. Hanno attaccato la difesa juventina in maniera veloce e incisiva. Gli uomini di Allegri si sono opposti con la tecnica di Pirlo e Tevez. Il rigore trasformato da Vidal è un fallo dubbio di Carvalho su Morata, ma per gli juventini è una vera boccata d'ossigeno in vista del ritorno.
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