Il colpo di coda dello 'Squalo' Nibali

di NICOLA ZUCCARO - La passerella d'onore in quel di Torino, con partenza da Cuneo, ha rappresentato per Vincenzo Nibali il lieto fine del Giro d'Italia 2016, del quale è stato l'inaspettato vincitore. Dopo essere stato sul punto di ritirarsi per presunti problemi fisici a cui sono sopraggiunti anche i guasti meccanici alla sua bici, l'edizione n.99 della Rosa, per il corridore messinese, sembrava dovesse andare subito in archivio.

E invece, come un autentico Squalo - non solo di soprannome ma anche di fatto - Nibali rispunta 3 giorni fa, sui 1800 metri di Sant'Anna di Vinadio, confermando che non c'è nessun altro sport, oltre al ciclismo, capace di rappresentare quella metafora della vita, contrassegnata dalla successione cadute-risalite. Dunque, qualcosa di più del semplice ribaltone nella classifica generale che lo vede davanti al colombiano Chaves secondo con 52" e allo spagnolo Alejandro Valverde a 1' 17" e detentore della Maglia Rosa per la seconda volta a 3 anni di distanza. L'ultimo successo risale al 2013.

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