Calcio. Rossi: "La Nazionale Italiana rimandata a novembre: severa lezione dalla Spagna"

ROMA -. "Dovevamo capire se la nostra era una nazionale già competitiva contro una squadra tra le più forti al mondo, ma siamo stati 'rimandati a novembre'. E' una bocciatura, abbiamo preso una lezione anche molto severa da tutti i punti di vista, anche quello fisico, siamo sembrati indietro. A parte le doti individuali della Spagna, per quelle di palleggio sembra di un'altra categoria" ha dichiarato l'ex campione del mondo del 1982 Paolo Rossi a Radio Anch'Io Sport, sulla sconfitta per 3 a 0 dell'Italia di Ventura contro la Spagna.

"E' stato evidente anche il cambio di ritmo, ogni volta che affondava l'Italia andava in difficoltà. E' una scuola di pensiero quella spagnola, c'è una filosofia di gioco diversa dalla nostra. Non è tutto da buttare, abbiamo una buona squadra ma evidentemente non ci siamo ancora a questo livello e il modulo ha messo ulteriormente in evidenza le difficoltà di questa squadra. Contro un centrocampo di grandi palleggiatori De Rossi e Verratti da soli sono andati in difficoltà e dal punto di vista fisico la Spagna sembrava avere un altro passo. Sopravvalutati i nostri calciatori? E' difficile dirlo, ma la differenza era piuttosto evidente. Questi sono test su cui ci dobbiamo basare. Anche io ero curioso di capire questa Nazionale. Questa è una squadra che ha dei giovani che vanno messi dentro piano piano, ma questo produce il calcio italiano. Nella gara con la Spagna all'Europeo avevamo messo noi in difficoltà gli spagnoli e pensavo che potessimo giocarcela ad armi pari, ma ci hanno dato una sonora lezione. Non abbiamo grandi fenomeni fuori che non riusciamo ad utilizzare, abbiamo anche giovani interessanti".

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