Calcio. Allegri: "La Coppa Italia è un obiettivo: il derby è una partita a sé"

TORINO - "E' un derby ed è sempre una partita a sé" ha dichiarato l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri in vista della sfida di Coppa Italia contro il Torino.

"La Coppa è un obiettivo come la Champions e il campionato, vogliamo vincere e bisogna prepararsi al meglio per farlo, poi 72 ore dopo avremo l'ultima partita prima della sosta. Ci saranno dei cambiamenti ma non così grandi. Tra oggi e domani deciderò. Di certo non ci saranno Buffon, Cuadrado, che ha un'infiammazione pubica, e De Sciglio, che ha lavorato con la squadra parzialmente e vedremo se sarà a disposizione per Cagliari. In attacco, Dybala sarà della partita ma non so se farà il centravanti o giocherà in coppia davanti con uno tra Mandzukic e Higuain. Uno di questi ultimi due starà fuori. Permane un dubbio anche sull'impiego di Douglas Costa: o gioca lui o gioca Bernardeschi. Sono contento per come sta crescendo Federico, è un giocatore importante che resterà molti anni alla Juventus. Marchisio può giocare dall'inizio e per i tre di centrocampo devo valutare oggi. Una cosa è certa, per passare il turno non si può ripetere la prestazione di Verona. È vero che venivamo da partite toste, ma da Verona alla settima giornata non bisognerà perdere punti, rimanere in scia al Napoli o superarlo perché poi dopo si deciderà il campionato. Se ti stacchi poi diventa difficile recuperare. Pjanic ultimamente è stato un po' altalenante, deve ritrovare continuità. Giocando con i tre centrocampisti bisogna stare tutti bene. Sulla corsia destra dovrò valutare se giocherà Lichtsteiner o Sturaro, in difesa potrebbe giocare Rugani. In porta ci sarà ancora Szczesny: è l'erede di Buffon, l'ho già detto e lo ripeto. La Juventus ha fatto un bell'affare, sono molto contento, tra i due c'è un rapporto ottimo, si stimano e non vedo nessun problema. Donnarumma è un ragazzo giovane e deve crescere. Mi diverto a fare l'allenatore, vado in campo, poi quando smetto ed esco dal campo ho altre cose da fare, non sono uno che vive di calcio 24 ore su 24, altrimenti mi rincoglionirei parecchio. Ringrazio Gigi per le parole però i risultati che ho ottenuto li hanno conseguiti i grandi giocatori che ho avuto a disposizione. In dieci di Serie A, ho allenato grandissimi campioni e uomini di spessore, e questo fa la differenza. Sicuramente non sono di quelli che dicono che con gli schemi si vincono le partite, sarebbe fuori dal normale. Io credo che il calcio sia una roba molto semplice, l'importante è avere grandi giocatori a disposizione metterli nelle condizioni migliori per poter giocare". 

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