Calcio. Fabbricini: "Prima le regole, poi il ct. Del format dei campionati se ne occuperà il futuro presidente Figc"

ROMA - "Prima le regole, poi il ct. E del format dei campionati se ne occuperà il futuro presidente della Figc" ha dichiarato Roberto Fabbricini ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno.

"Io credo nel dialogo e vorrei parlare con tutte le componenti in vigore per capire e valutare i problemi. Aspettiamo con grande fiducia la fine del commissariamento della Lega di A per avere un quadro completo. Poi bisognerà andare a rivedere i sistemi elettorali, i pesi delle componenti, e poi vogliamo che Coverciano torni a essere il centro della cultura tecnica della Federazione. Tanti allenatori delle squadre azzurre, come Vicini per esempio, venivano da Coverciano. E' un momento di grande riflessione e azione. A me tocca sistemare certe regole federali, di statuti. C'è un'attività molto forte da parte del Coni per rendere il più omogenee possibili le regole elettorali che governano le Federazioni e, pur con tutte le sue peculiarità, la Figc deve mettersi in linea, poi si può agire in profondità. Abbiamo cominciato col piede sull'acceleratore, cercheremo di fare le cose in sei mesi ma se sarà necessario ci prenderemo altro tempo, la governance della serie A è strettamente connessa. La serie A è la punta dell'iceberg, di questa grande montagna che è la Figc, ed è giusto che tocchi a Malagò, che ha la responsabilità dello sport italiano, occuparsene. Fra di noi c'è identità di vedute, siamo due persone che vogliono il bene dello sport italiano. Il format dei campionati l'affiderei alla nuova governance federale, è giusto che si occupi lei di provvedimenti straordinari così radicali, non vorrei metterla in cantiere adesso. L'obiettivo ct non è primario, a Manchester non ci saranno nomi concretizzati, può darsi che ci saranno novità solo dopo Nizza, in estate. Stamattina ci sarà l'incontro con Di Biagio, uno della grande famiglia federale. Con lui oggi parleremo di riorganizzazione delle due squadre, chiedendogli la disponibilità per le partite di marzo e giugno e soprattutto di rivedere l'impalcatura tecnica dell'Under 21, non possiamo pensare che possa prendere tutto sulle sue spalle. Il discorso sul ct della Nazionale ha spazi di considerazione molto ampi, si fanno dei nomi di persone con contratti in essere, con delle situazioni internazionali molto complesse. Se queste persone non si rendono libere, diventa diplomaticamente difficile andare a chiedere di prendere in considerazione la possibilità di guidare la Nazionale. Anche in serie A ci sono allenatori degni di considerazione ma chiedere la loro disponibilità senza seguire le regole sarebbe un autogol. Costacurta sta prendendo contatti in modo riservato, attento, amichevole, i nomi che girano sono tanti e bisogna essere molto cauti, dipende anche dalla disponibilità che sono nel mirino di Costacurta e bisogna anche pensare a un tecnico che sia nelle disponibilità della Federazione che recentemente ha avuto delle problematiche finanziarie che ne hanno disegnato il bilancio preventivo in modo chiaro".

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