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F1: Alonso, tifosi Ferrari in Bahrain non si aspettino miracoli

di Antonio Gianseni. No alle facili speranze. E' questo il monito di Fernando Alonso, dal successo nella gara del debutto con il Cavallino rampante a Sakhir nel 2010, tornato quest'oggi per la prima volta nel paddock del Gran Premio del Bahrain. Nell'incontro con la stampa, al pilota spagnolo e' stata chiesta un'opinione sul Gp della Cina di domenica scorsa, e il perche' si sia rivelata una gara cosi' entusiasmante: "Lo scorso weekend e' stato molto combattuto ed e' difficile ricordare una gara terminata con un gruppo di nove macchine tutte in lotta negli ultimi cinque-sei giri prima della bandiera a scacchi", ha esordito Fernando. "Di solito accade alla partenza, poi la gara si stabilizza e si contano un paio di sorpassi e battaglie. Le differenti strategie adottate in Cina hanno avuto il loro ruolo: i piloti su due soste hanno rallentato il ritmo nella parte finale, con il gruppo che si e' cosi' compattato. E' successo per caso, ma e' stata certamente una bella gara da guardare. La speranza e' di assisterne a molte altre cosi', incerte fino all'ultimo giro, con un pilota che potrebbe tanto finire a podio quanto fuori dai punti. Nelle tre gare fin qui disputate abbiamo vissuto tre scenari diversi, ma mi aspetto che il campionato si stabilizzi: se adesso sono forse quattro i team e diversi i piloti in lotta per il titolo, piu' avanti diventeranno un paio di piloti e due squadre a contendersi il Mondiale, e noi dobbiamo essere in quel gruppo". Sulle motivazioni per cui il foglio dei tempi mostri distacchi cosi' ridotti, per Alonso la causa principale risiede nel regolamento tecnico.

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