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Mario Monti premier del calcio italiano? Mettiamolo alla prova

di Nicola Zuccaro. Non si sono ancora e del tutto placate le polemiche reazioni alla proposta-choc lanciata nei giorni scorsi dal premier Mario Monti di sospendere per 2-3 anni il calcio in Italia. Da economista stimato in ambito internazionale e alla luce del suo precedente e prestigioso incarico di commissario europeo, il "Professore" dovrebbe sapere come anche confermato quasi in coro dagli addetti ai lavori della sfera che il calcio, lungo lo stivale, produce un cospicuo gettito di entrate nelle casse statali. Per una volta l'economista Monti ha fatto i conti senza l'oste limitandosi, nelle sue esternazioni all'aspetto economico e con un cenno ai negativi risvolti etici, per qualche minuto ad assurgere anche al ruolo di moralista non guardando al basso profilo etico di quella classe politica che lo sorregge come maggioranza in Parlamento. Le incongruità emerse dalle esternazioni di Monti indurrebbero a lanciare la seguente proposta che potrebbe anche assumere i connotati, per il Professore, di un esame universitario. Nominarlo per il periodo da lui stesso indicato dei 2-3 anni alla guida (anzi, sarebbe il caso di scrivere) a capo del calcio italiano. Così il Presidente del Consiglio vivrà sulla propria pelle le difficoltà che emergono nel governare un mondo complicato come quello del calcio italiano perchè composto da tante componenti, da tante problematiche e sopratutto da innumerevoli interessi. Dalla serie provare per credere!

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