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Champions: Juve, senza Vucinic è buio pesto
Alessandro Nardelli. Se non è stata disfatta poco ci è mancato. Un pareggio acciuffato per
i capelli dalla Juventus di Angelo Alessio, contro i modesti (ma non
troppo) avversari del Nordsjælland, che hanno creato tante, troppe
difficoltà ai bianconeri. Dopo essere passati in vantaggio grazie a
una chirurgica punizione di Beckmann, i danesi hanno provato a
chiudersi a riccio, bloccando ogni tentativo di Pirlo e compagni,
aiutati anche dal portiere Hansen in versione superman, ma sono stati
puniti nel finale da un gol di Mirko Vucinic, che al primo pallone
utile ha incenerito difesa e portiere avversario.
C'è stato sicuramente un grossissimo passo indietro a livello di gioco
rispetto a Napoli. Si è vista una Juventus farraginosa e con alcuni
dei suoi soliti uomini chiave, Marchisio e Vidal su tutti, in debito
d'ossigeno e incapaci di costruire azioni degne di nota. Unica nota
lieta della mediana, un Andrea Pirlo predicatore nel deserto, vero e
proprio fulcro del gioco bianconero, e dai cui piedi sono partite le
azioni migliori dei suoi.
Ma il vero problema riguarda l'attacco, con un Giovinco finora
incapace di mostrare tutto il suo repertorio di belle giocate; la
“Formica Atomica” ci prova, si batte, frulla molto, è molto fumoso, ma
a livello di concretezza è ben poca cosa, dimostrando che forse 11
milioni di euro per il suo riscatto sono stati un po' troppi. Matri
invece sembra vittima di una crisi d'identità che lo ha fatto smarrire
sia a livello di personalità che come repertorio tecnico-tattico.
Questo probabilmente può essere dovuto alla scarsa fiducia che Conte
nutre in lui, ma non dev'essere un alibi per il bomber di Sant'Angelo
Lodigiano. Si sta notando chiaramente che la Juventus senza Mirko
Vucinic perde tutta la propria pericolosità offensiva, essendo il
montenegrino l'unico capace di abbinare la qualità alla concretezza.
La prossima partita vedrà la truppa bianconera affrontare al
Massimino, il Catania di Rolando Maran, squadra ostica e con giocatori
di qualità come Barrientos e Gomez che potrebbero mettere in
difficoltà una squadra scarica come quella di Alessio.
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