di Luigi Laguaragnella
Milano domani è pronta ad accogliere i tifosi serbi che tornano a mettere piede in Italia dopo i fatti di Genova del 2010 con il celebre Ivan Bogdanov,il supporter che provocò la sospensione della partita Italia-Serbia. Ma le forze dell'ordine italiane, in stretta collaborazione con quella serba, sono già in pieno lavoro: è di poche ora la notizie che per risolvere problemi interni del tifo estremo del Partizan, alcuni (si stima circa trecento) ultrà delle due fazioni rivali per avere il dominio della propria curva avrebbero scelto un luogo segreto della città lombarda per organizzare una rissa e regolare, così, i loro conti privati.
La curva del Partizan Belgrado, infatti, è divisa da un anno e mezzo: i “Zabranjenì”, formatisi all’interno dei “Grobarì”, l’ala più dura e ritenuta una delle tifoserie più violente d’Europa. Sono in lotta tra di loro per la supremazia della curva. I tifosi serbi sanno sempre far parlare di loro quando è in arrivo una trasferta della loro squadra.
Si presume che gli ultrà siano stati bloccati a Belgrado ieri notte pronti per dirigersi verso Milano dove domani si giocherà Inter-Partizan Belgrado per l'Europa League.
Domani occorre prevenire e gestire bene l'arrivo dei supporter serbi che, è risaputo, senza voler generalizzare, sanno essere pericolosi. Pur non sapendo il numero preciso di tifosi che affronteranno questa trasferta, Milano sarà blindata e i gruppi verranno convogliati direttamente a San Siro.
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