di Luigi Laguaragnella
Prima di lasciare gli Stati Uniti, a Saint Louis, c'è il tempo per l'ultima sconfitta dell'Inter. Ma non traspare preoccupazione. Il passivo di tre gol a zero è avvenuto contro il Real Madrid che con Ancellotti in panchina e Kakà in campo sembra un piccolo derby.
L'Inter parte sicuramente con gli sfavori del pronostico considerando che tra le merengues basta Cristiano Ronaldo per fare la differenza. Senza escludere la presenza di Di Maria. Mazzarri si affida sempre al duo Guarin - Palacio con Icardi protagonista a gara in corso.
La partita si sblocca nei primi minuti di gara con Kakà che ne approfitta di una respinta di Handanovic poi a metà primo tempo è la volta di Cristiano Ronaldo con un gran tiro dalla distanza.
L'Inter, nonostante la forza degli avversari, soprattutto del giovane Casemiro, si fa viva con Icardi (un palo per lui) e Alvarez, ma soltanto nel finale di gara dopo che il numero 11 argentino dell'Inter insacca involontariamente nella propria porta. Ma non sono mancate le occasioni per Palacio. Il Real Madrid, però, è squadra di alto livello che con scambi veloci mette in difficoltà la retroguardia nerazzurra.
Mazzarri è sorpreso del risultato perchè i suoi uomini hanno creato occasioni da gol. Occorre anche premettere che nell'ultima gara statunitense sia l'Inter sia il Real Madrid hanno schierato molti giovani. Tra le fila dell'Inter Olsen a centrocampo ha disputato una gara di personalità.
Dall'esperienza americana l'Inter torna con sconfitte pesanti che la pongono al di sotto delle squadre del suo livello, ma la fiducia e i segnali di piccoli meccanismi tecnici evidenziati dal mister nerazzurro non appesantiscono il malumore per le sconfitte.
L'Inter è una squadra nuova con nuovi scenari societari e queste sconfitte sono giustificate.
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