Andrea Stano. Uno dei tre anticipi dell'undicesima giornata (cominciata alle 18 con Parma-Juve) è Napoli-Catania, partita vinta dai padroni di casa per due reti ad una.
E' la 25esima sfida in A tra campani e siciliani con il Napoli in vantaggio per dieci vittorie a sette.
La squadra di Benitez è imbattuta in casa da ben 15 giornate in un San Paolo vero e proprio fortino azzurro: una sola rete subita nelle sette complessive in campionato.
Il Catania, invece, registra un impietoso dato statistico: in trasferta, quest'anno, ha sempre perso.
Rossoblu in piena emergenza senza giocatori importanti come Spolli, Plasil, Bergessio e Barrientos. Gioca Maxi Lopez dal primo minuto.
Nel Napoli ennesimo avvicendamento in mediana, gioca Dzemaili al posto di Inler. Avanti, nonostante l'impegno in Champions di mercoledì prossimo, viene confermato Higuain. Alle sue spalle, Hamsik, Callejon ed Insigne.
Fervidi ritmi nelle prime battute di gioco. La prima occasione è del Catania ma la conclusione di Alvarez dal limite dell'area si spegne sul fondo. Al sedicesimo arriva il vantaggio del Napoli con l'ormai solito goleador Callejon, il nuovo matador della squadra campana, lui, spagnolo per davvero. Una magia superlativa il suo destro a giro che si infila nel sette. Cinque minuti più tardi la squadra di casa raddoppia e lo fa col suo uomo simbolo, Marek Hamsik. Scarico di Insigne in progressione, lo slovacco arriva a rimorchio e confeziona la rete del 2 a 0 con la classica conclusione potente (mancina), marchio di fabbrica del fenomeno con la cresta.
Il Catania non demorde, anzi, accorcia le distanze con Lucas Castro. Intelligente colpo di tacco di Maxi Lopez che libera in aria Biraghi bravo a servire Castro in mezzo all'aria di rigore lasciato tutto da solo dalla sbadata retroguardia partenopea. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 2 a 1. Da segnalare l'infortunio di Mesto solo al settimo minuto, al suo posto il giovane Uvini.
La ripresa sarà un tiro al bersaglio per il Napoli con il Catania che dovrà ringraziare più volte il proprio portiere. Andujar gran protagonista del secondo tempo. E' lui a togliere le castagne dal fuoco salvando prima sulla gran botta di Higuain, poi sul tiro (debole a dir la verità) di Hamsik e infine sul colpo di testa di Albiol svettato trai difensori rossoblu.
Al 72esimo Napoli va ancora vicino alla terza rete che permetterebbe alla squadra di Benitez di chiudere definitivamente i conti. Il capitano si inventa una gran palla per il pipita Higuain, oggi in eccellente forma, ma il suo tiro incrociato mancino esce non di molto alla sinistra di Andujar. Il bomber argentino non riesce proprio a segnare. All'80esimo lascerà il campo per il giovane Duvan Zapata.
Il Napoli è assoluto padrone del campo e, francamente, il Catania non si è impegnato più di tanto per regalarsi una soddisfazione. De Canio, complici anche gli infortuni, lascia Leto in panchina e lancia Keko forse troppo tardi. Certo, nomi non altisonanti, ma gli unici attaccanti a disposizione tra le riserve.
La formazione siciliana adesso è penultima a sei punti assieme al Sassuolo. Emiliani, però, con una partita in meno.
Vola invece il Napoli che segue la scia della Juve, oggi corsara a Parma. Entrambe le formazioni ora si trovano momentaneamente a meno due dalla Roma dei record. I giallorossi saranno impegnati nel posticipo di domani sera nella delicata sfida di Torino contro i ragazzi di mister Ventura.
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