(Foto LAPRESSE)
Come già detto una non Juve, nel senso di una squadra scesa in campo solo fisicamente, senza il giusto approccio mentale, cosa grave già di per sé, ma con l'aggravante di giocare contro una storica avversaria, non solo dentro, ma anche fuori dal campo, con le tifoserie rivali da sempre. Male tutti, a partire dalla difesa, dove ci sono state delle preoccupanti distrazioni, da parte di uomini come Barzagli, Chiellini e Bonucci, con quest'ultimo giustificato parzialmente dalle non perfette condizioni fisiche, gente che solitamente non sbaglia nulla o quasi. Il centrocampo poi, troppo lento e molle, con tutti o quasi i duelli, vinti dai centrocampisti avversari. In particolare malissimo Marchisio, annullato totalmente da Federico Bernardeschi, che ha giocato quasi ad uomo sul principino bianconero, togliendogli spazio e lucidità. In attacco, infine, a un Higuain solito cecchino, a cui basta una sola palla buona per realizzare, fa da contraltare un Dybala spento e senza idee, quasi irritante quando nel finale calcia alle stelle il possibile pallone del 2-2.
La prossima sfida verrà disputata dalla Juventus, domenica alle ore 12:30, nel lunch match casalingo contro la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, vero e proprio banco di prova per la squadra di Allegri, che dovrà dimostrare come la sconfitta contro la Fiorentina sia stata solamente un fisiologico incidente di percorso.
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