(ANSA) |
E’un discorso di differenza reti che gli azzurri potranno annullare solo battendo le furie rosse il 2 settembre al Bernabeu di Madrid.
Alla Dacia Arena di Udine, l’Italia ha aggredito sin da subito il match cercando di segnare il maggior numero possibile di gol ma l’obiettivo non si è rivelato per nulla semplice.
Ci sono voluti 35 minuti per aprire le marcature: il merito è stato di Insigne che si è letteralmente inventato un destro che ha colpito il palo interno prima di insaccarsi in rete.
Nella ripresa Belotti ha messo al sicuro il risultato con un bel destro in area prima dell’apporto decisivo di Eder, Gabbiadini e Bernardeschi, entrati a gara in corso. Infatti sono stati loro tre a portare velocità alla manovra azzurra e ad arrotondare a 5 il numero delle reti.
L’attaccante dell’Inter ha siglato il terzo gol con una deviazione da centro area e poi Bernardeschi, con uno dei suoi tiri potenti, e Gabbiadini, con un tap in sottomisura su assist perfetto di Spinazzola, hanno definitivamente chiuso il match lanciando la sfida alla Spagna.
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