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MTB: Alberobello pronta ad accogliere il debutto dell’Iron Bike

Mancano meno di 48 ore alla partenza ufficiale dell’Iron Bike Puglia 2019 da quel di Alberobello e tutto il circuito è in fermento. La rassegna di mountain-bike sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana prenderà il via con il 7° Trofeo Bosco Calmerio, scegliendo come primo palcoscenico il suggestivo scenario della Valle d’Itria.

In casa ASD Spes Alberobello tutti i dettagli sono ormai al loro posto nella consolidata macchina organizzativa, mentre il numero degli iscritti si avvicina a grandi pedalate verso quota 300. In queste ore, sino alle 12:00 di sabato, è ancora possibile iscriversi secondo le procedure di icron.it e di Fattore K (obbligatorio per gli iscritti alla FCI e tale prescrizione vale sia per i cicloamatori che per gli agonisti. ID GARA: 147490 - Codice Gara: F001 - Organizzatore: 14D1645). Tutte le info sulle convenzioni alberghiere e per il pranzo, così come la traccia GPS del percorso si possono trovare sul portale ufficiale www.ironbikepuglia.it.

IL TRACCIATO - Il percorso del 7° Trofeo Bosco Calmerio si ispira a quello delle precedenti edizioni, con l’importante novità di disputarsi su un giro unico, invece che su due passaggi. Il sentiero di gara è scorrevole ma tecnico al tempo stesso; presenta tratti dove si può spingere il “rapporto” ed altri dove occorre l’abilità di guida. É prettamente sterrato, eccezion fatta per partenza ed arrivo, che sono previsti nel centro abitato di Coreggia, frazione di Alberobello. C’è alternanza tra strade bianche, tratti in terra battuta tra uliveti, ciliegeti e mandorleti ed ingressi in boschi con relativi single track.

La partenza sarà data in salita, per consentire l’ingresso sfilacciato del gruppo nel Bosco Calmerio, da dove poi si imboccherà il “canale dell’acquedotto”, molto noto ai turisti della Valle d’Itria, e di lì in poi sarà un continuo Sali-scendi dallo stesso canale, con alcuni strappi brevi ma irti su fondo stradale brecciato e sdrucciolevole. Impegnativo, perché in salita, l’ultimo tratto di single track nel bosco che immetterà i corridori verso la dirittura d’arrivo.

Vincitore 2018: Paolo Colonna
Vincitrice 2018: Patrizia Tropiano

ASD SPES, UNA GARANZIA – Sugli scudi dal 1976, la Spes è una società storica soprattutto nel ciclismo su strada, molto attiva sia nel panorama agonistico giovanile che amatoriale. Da sempre, infatti, coniuga in maniera inscindibile il binomio: ciclismo amatoriale a far da traino a quello agonistico giovanile. Tra i tanti ragazzi sfornati dal proprio vivaio, anche l’ex professionista Leonardo Piepoli ha iniziato a correre con la magica maglia giallo-verde della “SPES” facendo subito intravedere le sue spiccate doti di scalatore.

Organizzatrice della GF Alberobello-Murge, tra le prime in Puglia (quest’anno cade l’edizione n. 25) è reduce da un 2018 intensissimo con una lunga serie di gare (strada e fuoristrada) organizzate, preceduto dall'impegno di costituire il cuore pulsante del Comitato Tappa per l’arrivo ad Alberobello della 7° frazione del Giro d’Italia edizione numero 100.

Nel 2018 ha organizzato con successo la tappa inaugurale dell'Iron Bike e, dopo l'approvazione dei biker, anche per il 2019 si cimenta nell'apertura del sipario. A questo impegno si aggiunge la 16° coppa Madonna del Rosario (strada a circuito) e ben due prove riservate ai giovanissimi ed una ad esordienti e allievi.

METEO FAVOREVOLE – Se è pur vero che in questo weekend la Puglia sarà sferzata dal gelo siberiano e che addirittura è prevista neve sulle colline nei giorni di venerdì e sabato, sono ottime le notizie per lo scenario di gara del Trofeo Bosco Calmerio. Domenica infatti dovrebbe splendere il sole sulla ridente borgata di Coreggia e il clima rigido sarà alleviato dal cielo terso e dalla scarsa umidità. Buone le probabilità di gareggiare su un fondo in parte innevato, una prospettiva decisamente suggestiva per l’apertura di stagione con l’Iron Bike Puglia.

MTB: al via domenica 24 febbraio da Alberobello l’Iron Bike 2019

Il ciclismo moderno ha ormai solo un lontano ricordo delle soste canoniche: se ai tempi di Moser dal Mondiale di Ciclocross alla Sanremo ci passavano due mesi esatti, oggi, con la multidisciplina, ogni giorno dell’anno si può respirare aria di ciclismo. Sono dello stesso avviso gli organizzatori dell’Iron Bike 2019, che domenica 25 febbraio ad Alberobello vedrà alzarsi il sipario della sesta edizione.
Sarà infatti il trofeo Bosco Calmerio, messo in piedi dalla storica SPES Alberobello sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, ad aprire le danze del calendario in mountain bike del ciclismo pugliese. Sono già oltre 250 gli iscritti alla classicissima della Valle d’Itria (dei quali 105 abbonati al circuito), impazienti di scaldare i motori per una stagione di ciclismo in fuoristrada – specialità mountain bike, che si prospetta molto entusiasmante.

UNA CLASSICA INIZIALE - Il percorso di gara si sviluppa su un tracciato rinnovato per oltre il 50%, disegnato su giro unico per una lunghezza complessiva di 45,4 km e un dislivello di 110 metri. Il tracciato è di quelli tipici per Mountain Bike, scorrevole ma tecnico al tempo stesso, con tratti dove si può spingere il “rapporto”, altri dove occorre l’abilità di guida. Prettamente sterrato, eccezion fatta per la partenza e l’arrivo che sono previsti nel centro abitato di Coreggia; presenta alternanza tra strade bianche sdrucciolevoli, tratti in terra battuta ed ingressi in boschi dove si affronteranno tratti in single track. La salita più lunga è lo strappo “Giannone – AQP” di 600 metri con una pendenza massima del 18%. Occhio anche alla “San Marco – AQP” di 500 metri. C’è tutto l’ideale, dunque, per cominciare alla grande la stagione di Mountain Bike 2019 con l’Iron Bike Puglia.

ALBEROBELLO GIÀ IN FESTA – È praticamente tutto pronto a Coreggia di Alberobello per l’apertura dell’Iron Bike. Domenica scorsa, con le prove generali del percorso guidate da Nicola Pugliese, alla quale hanno preso parte oltre 100 bikers, è cominciato il countdown. In casa Spes Alberobello si lavora alacremente per rifinire i dettagli, come da tradizione di questa storica società, pilastro del ciclismo pugliese. «Venite a Coreggia di Alberobello domenica 24 febbraio in compagnia delle vostre famiglie, non ve ne pentirete» è infatti lo slogan della Spes Alberobello e del presidente Rino Perta.

I motivi? "La spettacolarità del percorso, che mette in risalto la diversità dei colori di questo periodo nel variegato scenario che si snoda nei dintorni della frazione e che si presta anche alla possibilità di osservare gli atleti in azione con spostamenti di poche centinaia di metri – spiega Perta, esperto organizzatore - La location è quella di Coreggia, unica frazione di Alberobello distante solo 4 km dalla capitale dei trulli. Partenza ed arrivo sono situati nel suo centro cittadino, che è anche dotato di diverse strutture ricettive (B&B nei trulli e ristoranti con noi convenzionati per l’occasione). Per gli accompagnatori saranno segnalate diverse postazioni di osservazione degli atleti in gara, e quindi la possibilità di vederli impegnati nel continuo alternarsi di tratti boschivi, tratturi e sentieri che attraversano aree private tra trulli ed uliveti, ciliegeti e vigneti».

Solo agonismo? No di certo, perché nel dopogara la festa continua: «Si potrà pensare di rimanere in loco per ristorarsi e godere delle prelibatezze locali, accompagnate dalla tradizionale cortesia che storicamente contraddistingue gli alberobellesi. Prima del rientro a casa, certo, non potrà mancare la classica passeggiata “defaticante” tra i vicoli della “capitale”, magari per gustarsi un gelato ancorché fuori stagione, come consiglia il patron dell’Iron Bike Maurizio Carrer. Che ne dite? Noi vi aspettiamo!".

DIECI TAPPE IN GIRO PER LA PUGLIA: Quella di Alberobello sarà dunque solo il preludio a un’altra stagione densa di emozioni. Il calendario 2019 dell’Iron Bike Puglia conferma il consolidato impianto su 10 gare e con un turn over tutto murgiano introduce una novità assoluta. Se infatti la Marathon Foresta Mercadante e la Calanchi Bike lasciano temporaneamente il circuito per l’impossibilità tecnica di organizzare la gara nel più congeniale periodo consueto, il loro posto è preso dalla prima edizione di una corsa nel Bosco Scoparello, organizzata dalla new entry Avis Bike Ruvo, le cui eccellenti capacità logistiche sono più volte salite agli onori della cronaca.
È un turn over tutto murgiano, dunque, e la gara ruvese avrà anche l’onore di chiudere il calendario 2019, così come murgiano è il ritorno di Spinazzola (Team Bike Spinazzola), che si riprende il posto lasciato lo scorso anno a favore di Palazzo San Gervasio. L’agenda si svilupperà essenzialmente nella prima parte dell’anno, con una tappa a febbraio (Alberobello, appunto), tre a marzo (Castel del Monte il 10, Altamura il 17, Mariotto il 31), una ad aprile (Biccari, il 28), due a maggio con le attesissime Gravina (12) e Vieste (26), una a giugno (con sede in fase di definizione, prevista per il giorno 23) per poi catapultarsi a settembre (Spinazzola, l’ultima domenica del mese) e ottobre (Ruvo, il 20).

LA SQUADRA: Nove le società organizzatrici, tra le quali si registra il nuovo ingresso dell’Avis Bike Ruvo, il ritorno del Team Bike Spinazzola e le confermate Spes Alberobello, UC Foggia 1976, New Bike Andria, Amicinbici Gravina Losacco Bike, Team Eurobike Corato, Oro Verde Bitonto. La squadra dell’Iron Bike 2018 si completa con l’ufficio centrale di coordinamento, composto dal segretario Giuseppe Leuci, da Roberto Ferrante (ufficio stampa e fotoreporter – coordinatore editoriale del sito), Filippo Vulpio (grafico e social media manager), Fabrizio Rossiello (web designer).

ACCORGIMENTI PER GLI ESCURSIONISTI: Sono ammessi a partecipare al GIRO ESCURSIONISTICO sulla distanza massima di km. 25 tutti i cittadini italiani e stranieri d’ambo i sessi maggiori di età. Essi non concorreranno alla classifica finale dell’Iron Bike.
Per loro partecipazione sarà obbligatorio compilare il Modulo di Iscrizione all’escursione e contestuale Liberatoria con la Dichiarazione di esonero di Responsabilità per gli Organizzatori.
Dovranno allegare il certificato di idoneità alla pratica del ciclismo non agonistico rilasciato da un medico di base e copia del proprio documento personale.

MONTEPREMI AGLI JUNIORES: La grande novità dell’Iron Bike 2019 è il montepremi in denaro per la categoria agonistica juniores. 100 € saranno distribuiti ad ogni gara al podio dei ragazzi agonisti di 17 e 18 anni (50 al primo, 30 al secondo, 20 al terzo), un unicum in Italia per manifestazioni “Mountain Bike Point To Point”, fortemente voluto dall’organizzazione per valorizzare e investire nella più delicata delle categorie ciclistiche. Per le premiazioni di gara saliranno sul podio i primi tre di categoria. Saranno premiati con premi in natura e/o tecnici e/o targhe/coppe/medaglie (a discrezione delle società organizzatrici. Per essere ammessi alla classifica generale del circuito bisognerà aver preso parte ad almeno 6 gare su 10, mentre per il computo dei punteggi saranno considerati i migliori 9 risultati. Il montepremi di gara è anche garantito, nella stessa misura degli juniores, per i primi assoluti della gara.

Domenica la Festa Iron Bike: tutti i nomi dei premiati

Sta per calare il sipario sull’edizione 2018 dell’Iron Bike, il circuito di gare in mountain bike sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana che ha coinvolto le più storiche gare di Puglia e Basilicata (Alberobello, Gravina in Puglia, Castel del Monte, Biccari, Vieste, Montalbano Jonico, Palazzo San Gervasio, Altamura, Bitonto, Cassano Murge). Al termine delle 10 tappe, domenica 18 novembre si terranno a Corato le premiazioni finali.

I tecnici delle classifiche hanno stilato l'elenco dei corridori che saranno premiati durante la festa finale dell'Iron Bike 2018. I podi saranno celebrati a partire dalle ore 19:00 presso la sala ricevimenti dell'Astoria Palace, in Corato, al termine del tradizionale pranzo conviviale. Nella stessa sede sarà presentato il calendario dell’edizione 2019.

Accedono in premiazione i primi cinque di ogni categoria, mentre per essere ammessi in classifica era necessario aver disputato almeno 6 prove su 10. Il risultato peggiore di ciascun atleta è stato scartato. Il vincitore assoluto dell'Iron Bike 2018 è Giuseppe Belgiovine (Team Eurobike Corato), la migliore donna è Zeila Ruggiero (Nardelli Sport Total Bike).

I podi generali

PODIO GENERALE UNDER 40
1° Giuseppe BELGIOVINE ( Team Eurobike Corato) - 2550 punti
2° Gianfranco BONGERMINO ( Team Murgia Bike Santeramo) - 2145 punti
3° Giuseppe PASTORE (Biking Team Cassano) - 2135 punti

PODIO GENERALE OVER 40
1° Fausto SANTARSIERO ( Cyclonstore.it) - 2460 punti
2° Maurizio Luigi CARRER ( Team Eurobike Corato) - 2095 punti
3° Gaetano SORIANO ( Team Oroverde Bitonto) - 1890 punti

PODIO GENERALE DONNE
1° Zeila RUGGIERO ( Nardelli Sport Total Bike) - 2410 punti
2° Patrizia TROPIANO ( UC Rionero Il Velocifero) - 1760 punti
3° Grazia MAZZONE (Andria Bike) - 1600 punti

Momenti acrobatici all'Iron Bike 2018

Le premiazioni delle singole categorie

PREMIAZIONE CATEGORIA AGONISTICA JUNIORES UOMINI (17-18 anni)
1° Erasmo SFORZA ( Orme Bike Extreme) – 2570 punti
2° Danilo MORGESE (Orme Bike Extreme) – 2140 punti
3° Rocco BARBERIO ( GS Fausto Coppi Acquaviva) – 1890 punti
4° Rocco MONTANO ( Ucd Rionero Il Velocifero) – 1620 punti
5° Giuseppe ANTONICELLI ( Asd Labiciclettastoreit) – 1140 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE ELMT (19-29 anni)
1° Angelo BONAVENTURA DEGIOIA (A.S.D. Leopardi) – 2580 punti
2° Giuseppe PASTORE (A.S.D. Biking Team Cassano) – 2470 punti
3° Giacomo SCARDIGNO (New Bike Andria) – 2290 punti
4° Giuseppe LOSACCO (A.S.D.Team Amicinbici Losacco Bike) – 1620 punti
5° Cristofer VANTAGGIATO (Asd Team Aurispa) – 1485 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M1 (30-34 anni)
1° Luigi MARIA DICOSOLA ( Team Eurobike) – 2670 punti
2° Marco CORVAGLIA ( Asd Team Aurispa) – 2120 punti
3° Giovanni RINALDI ( Asd Sei Sport) – 1960 punti
4° Antonio ALBERGA ( Team Bike Revolution Palo Del Colle) – 1755 punti
5° Michele CAIONE ( Asd 20 Miglia) – 1545 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M2 (35-39 anni)
1° Giuseppe BELGIOVINE ( Team Eurobike) – 2790 punti
2° Gianfranco BONGERMINO ( A.S.D. Team Murgia Bike Santeramo) – 2530 punti
3° Antonio NOTARPIETRO ( Asd Xmania Mtb) -2070 punti
4° Michele DECARO ( A.S.D. Dynamik Bike) – 1940 punti
5° Giuseppe Claudio ALBERGA ( Team Bike Revolution Palo Del Colle) – 1860 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M3 (40-44 anni)
1° Fausto SANTARSIERO ( A.S.D. Cyclon-Store.It) – 2770 punti
2° Vincenzo PIETRANGELO ( New Bike Andria) – 2125 punti
3° Davide CATALANO ( Asd 20 Miglia) – 2015 punti
4° Salvatore DE IACO ( Asd Team Cyclobike) – 2010 punti
5° Rossano STANELLI ( Asd Team Cyclobike) – 1965 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M4 (45-49 anni)
1° Maurizio Luigi CARRER ( Asd Team Eurobike) – 2410 punti
2° Antonio SFORZA ( Orme Bike Extreme) – 2300 punti
3° Ronoldo SABATO ( Asd Team Cyclobike) – 1770 punti0
4° Antonio CUSMAI (Asd Team Eurobike) – 1735 punti
5° Andrea AURISPA ( Asd Team Aurispa) – 1700 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M5 (50-54 anni)
1° Domenico DEL VECCHIO ( Team Eurobike) – 2330 punti
2° Gaetano SORIANO ( Team Oroverde Bitonto) – 2270 punti
3° Fernando FOSCO ( Asd Team Aurispa) – 2130 punti
4° Francesco PALMISANO ( New Cycling Team) – 2010 punti
5° Angelo CAMPANELLA ( A.S.D. Cyclon-Store.It) – 1790 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M6 (55-59 anni)
1° Girolamo PALMITESSA ( Team Eurobike) – 2840 punti
2° Giuseppe DI REDA ( Mtb Carlo Gangai) – 2500 punti
3° Giuseppe ALTIERI ( Free Bike Mtb) – 2000 punti
4° Domenico DE PINTO ( Veloclub Molfetta) – 1690 punti
5° Luigi PANUNZIO ( Team Eurobike) – 1460 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA AMATORIALE M7 (60-64 anni)
1° Giuseppe LAZZAZZARA ( G.C. "Fausto Coppi" Acquaviva) – 2750 punti
2° Giovanni MANNATRIZIO ( Asd Gianni Bugno) – 2420 punti
3° Michele FICARELLA ( Asd Free Mtb) – 1820 punti
4° Simone MASTROMARINO ( Asd Atletica Castellana) – 1950 punti
5° Luciano DELL' AQUILA ( Mtb Club Bari) - 1660

PREMIAZIONE CATEGORIA SPECIALE E-BIKE
1° Giovanni TARRICONE ( Free MTB) - 1930 punti
2° Corrado GIACULLI ( Libero) - 1375 punti

PREMIAZIONE CATEGORIA CICLOTURISTI
1° Michele CANELLI ( Nrg Bike Monopoli) - 2360 punti
2° Roberto SCHIAVINO ( Orme Bike Extreme) - 1780 punti


Mediofondo Città di Altamura: tutti i nomi dei favoriti per la finale Iron Bike

ALTAMURA (BA) – Meno di 48 ore al via dell’ultimo appuntamento del campionato Iron Bike per la stagione 2018. La mountain bike pugliese e lucana si appresta ad incoronare i vincitori di una stagione quanto mai entusiasmante, ma prima c’è da affrontare la resa dei conti nella quinta Mediofondo Città di Altamura, la decima tappa del calendario.

Al centro visite Lamalunga “Uomo di Altamura” è già tutto pronto per accogliere un numero di biker che in questi minuti sta per sfiorare la soglia dei 400. La Orme Bike Altamura è al lavoro per curare i dettagli nella segnaletica e nella logistica di un percorso totalmente rinnovato, che porta la mountain bike e il ciclismo interamente sulla Murgia più aspra, quella autentica, fatta di pietre calcaree, grotte rupestri, ferule ormai secche e piccole macchie boschive.

IL PRONOSTICO DI CAPITAN CARRER – Ieri mattina il patron dell’Iron Bike, Maurizio Carrer, ha testato il percorso della Mediofondo Città di Altamura per scoprirne i segreti e rivelare agli appassionati i suoi consigli: « Quello di Altamura è un percorso in cui dopo la pioggia il terreno si presenta morbido, tecnico. Ha numerosi punti in cui è possibile fare la differenza, ma bisognerà sapersi gestire. Il percorso, infatti, invita a spingere, a essere in gara sin dal primo km e alla fine ci sono degli strappi impegnativi: chi avrà un po’ di proiettili da sparare potrà fare la differenza – aggiunge con il suo consueto brio - Mi auguro un buon numero di partecipanti e un’ottima organizzazione da parte della Orme Bike Altamura per poter dare la degna conclusione a questa Iron Bike, in attesa già di ripartire per la prossima stagione».

I FAVORITI -  Alla luce del percorso, dunque, chi sono i favoriti per la vittoria di tappa? « Sarà una gara per quei cinque o sei che hanno dimostrato in tutta la stagione di esser li davanti, a partire dal favorito che potrebbe essere nuovamente Giuseppe Belgiovine, ma anche altri che e altri che stanno dimostrando di riuscire a mantenere il suo passo. Mi riferisco per esempio al barlettano Luigi Maria di Cosola o al fresco vincitore del Giro delle 100 Masserie Gianfranco Bongermino da Santeramo. Entrambi stanno dimostrando di avere un gran bello stato di forma. Rimane solo il guasto meccanico che potrebbe incidere sulla gara, ma penso che questi ragazzi sapranno ovviare anche alle difficoltà, hanno tutto il potenziale per poter vincere questa ultima prova».
A questo già folto plotone potrebbero aggiungersi nomi del calibro di Giacomo Scardigno (ruvese in forze alla New Bike Andria) così come particolarmente pimpante è stato visto Giuseppe Pastore (Biking Team Cassano Murge). La vera incognita, con ruolo di outsider, è Angelo Bonaventura De Gioia: il vincitore dell’edizione 2016 dell’Iron Bike, reduce da una stagione altalenante, potrebbe rivelarsi una sorpresa sul veloce ma insidioso percorso altamurano.

I SERVIZI PER I PARTECIPANTI – Oltre all’assistenza sanitaria e al presidio del percorso, la Orme Bike Altamura ha previsto un pacco gara per i soli atleti non abbonati al circuito. Alla fine delle fatiche ciclistiche sarà possibile banchettare con amici e compagni di squadra con il tradizionale panino con salsiccia (più birra) al costo di € 4,00 a persona.

L’APPUNTAMENTO – Domenica ore 7.30 / 9.00 ritrovo, verifica licenze, consegna numero di gara, consegna CHIP presso Centro Visite Lamalunga “L’Uomo di Altamura”, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Riunione tecnica alle 9:15 e alle 9:30 partenza ufficiale dell’ultima Mediofondo in mountain bike della stagione pugliese. Primi arrivi previsti per le 11:45 e premiazioni a partire dalle ore 14:00.

ISCRIZIONI – Le iscrizioni sono aperte a questo link sul portale dei cronometristi Icron.it. Inoltre tutti gli atleti tesserati presso la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, sono tenuti tassativamente (pena l’esclusione dall’elenco dei partenti) ad effettuare l’iscrizione sul portale federale “Fattore K”. Tale obbligo vale sia per i cicloamatori che per gli agonisti. ID GARA 145182 (Mediofondo).

La quota di iscrizione, per i soli cicloamatori, è fissata in € 25,00, a cui aggiungere il costo del chip di cronometraggio (€ 5,00 da versare in loco ai cronometristi). I cicloturisti non tesserati, che prenderanno il via sul percorso non competitivo ad essi dedicato, pagheranno la stessa quota dei cicloamatori.

«La Società organizzatrice chiede la copia dell’avvenuto pagamento con i nomi dei relativi iscritti da inviare a  ormebikextreme@gmail.com per l’assegnazione del numero – spiegano dal team, sottolineando l’importanza di tale passaggio - del chip per cui richiederà alla consegna del tutto la ricevuta in originale del bollettino postale o del bonifico bancario».

Iron Bike: domenica 14 ottobre ad Altamura il gran finale

ALTAMURA (BA). Ci siamo. Dopo una stagione lunga otto mesi l’Iron Bike si appresta a vivere l’atto finale, con la decima e ultima tappa che chiuderà il calendario e consacrerà i vincitori assoluti e di categoria. Domenica 14 ottobre sarà la Mediofondo Città di Altamura a porre la ciliegina sulla torta di una stagione emozionante, ricca di adrenalina e di colpi di scena. Organizzata dalla Orme Bike Altamura, sarà una tappa interamente murgiana, disegnata all’interno dei confini del Parco Nazionale. Un vero e proprio ritorno alle origini per l’Iron Bike, che sette anni fa muoveva i suoi primi passi, in questo periodo, con il trittico delle Masserie Murgiane.

Sarà un lunghissimo sprint per regolare le posizioni ancora aperte in classifica e contendersi le maglie di leader. Riusciranno Giuseppe Belgiovine, Fausto Santarsiero e Zeila Ruggiero a resistere agli assalti agguerriti degli avversari?

La Mediofondo Città di Altamura si disputerà su un tracciato interamente rinnovato. Con partenza e arrivo presso l’area attrezzata del Centro Visite Lamalunga “L’Uomo di Altamura”, i ragazzi dell’ASD Orme Bike Extreme hanno disegnato un percorso interamente murgiano di 46,5 km per complessivi 800 metri di dislivello. Con la peculiarità di non presentare affatto tratti asfaltati, per la gioia dei biker puristi, riserva anche dei tratti tecnici, come i complessivi 7 km in single track. Di tipologia mista, il percorso della Mediofondo alterna strade brecciate, tratturi in terra battuta, sottobosco, e Murgia aperta, lambendo alcuni luoghi tipici del carsismo locale, come il Pulo o la Grotta della Capra. Ricchi di strappi, che rendono particolarmente nervoso il percorso, i 46 km di gara sono complessivamente alla portata di tutte le gambe, anche se i favoriti per la vittoria e tutti coloro che hanno ancora ambizioni di classifica nella generale dovranno affrontare al meglio i “muri” che sfiorano il 20%. Tra tutte le brevi e ripide salite del tracciato spicca la più lunga, di 1,7 km con una pendenza media del 6%.

La grotta di Lamalunga è il luogo del ritrovamento dell'Uomo di Altamura. Struttura carsica, tipica dell’Alta Murgia, in una terra di lame, doline a pozzo e dalla dolina di crollo noma come il Pulo di Altamura, presenta un andamento della grotta non mai molto profondo, con spessore della roccia calcarea soprastante tra i 25 e i 30 metri. Al suo interno, il 3 ottobre 1993, fu scoperto lo scheletro fossile di un uomo di Neanderthal, che probabilmente si infilò nel cunicolo, in cerca di una via d’uscita, con il radio e la scapola fratturata. L'interesse dei media verso il reperto paleoantropologico Uomo di Altamura deriva da numerosi fattori quali la spettacolarità naturalistica dell'intero complesso rappresentato dalle ossa nell'ambiente carsico che le ha concrezionate, saldandole le une alle altre.

Di notevole importanza per i paleontologi, presenta anche la peculiarità di aver richiesto una particolare metodologia di indagine, che non alteri il particolare habitat. Oggi lo scheletro è osservabile mediante un sistema di telecamere.

Il Pulo di Altamura, invece, è la più grande dolina carsica dell'Alta Murgia, situata a 477 m slm a nord della città di Altamura. Originatasi dal crollo del volto di un’ampia cavità, la dolina ha un perimetro, misurato lungo l’orlo, di circa 1800 m. Il diametro più lungo è di poco superiore ai 500 metri. Il dislivello oscilla tra i 70 e i 75 metri. Il Pulo di Altamura contiene numerose grotte, ossia la "Grotta del colombo", la "Grotta dell'imbroglio" la "Grotta dell'orco", "Inghiottitoio del Pulo" localizzate in corrispondenza della lama di nord nord-est, "Grotta Mario" ubicata nella lama di nord-ovest.

Oltre all’assistenza sanitaria e al presidio del percorso, la Orme Bike Altamura ha previsto un pacco gara per i soli atleti non abbonati al circuito. Alla fine delle fatiche ciclistiche sarà possibile banchettare con amici e compagni di squadra con il tradizionale panino con salsiccia (più birra) al costo di € 4,00 a persona.

Domenica ore 7.30 / 9.00 ritrovo, verifica licenze, consegna numero di gara, consegna CHIP presso Centro Visite Lamalunga “L’Uomo di Altamura”, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Riunione tecnica alle 9:15 e alle 9:30 partenza ufficiale dell’ultima Mediofondo in mountain bike della stagione pugliese. Primi arrivi previsti per le 11:45 e premiazioni a partire dalle ore 14:00.
Punto di riferimento della Mountain Bike e del ciclismo su strada per la città di Altamura, la società che organizza l’ultima prova dell’Iron Bike ha nell’acronimo del suo nome la sua stessa mission. ORME sta infatti per Off Road Murgia ed Escursionismo. All’attivo ha la partecipazione in massa alla Sella Ronda Hero sin dal 2014 e quello dei grandi numeri è un altro fattore distintivo della Orme Bike, che per l’anno 2018 è arrivata a toccare l’ammirevole cifra di 110 atleti tesserati, in tutte le categorie, sia maschili che femminili.

Si è fatta promotrice dell’organizzazione di eventi cicloturistici e agonistici, così come eventi culturali trasversali a tema ciclistico, come “domenica senz’auto”, pedalate didattiche con le scuole medie e superiori; avviamento al ciclismo dei giovani. Sin dalla prima edizione dell’Iron Bike fa parte attivamente del circuito, organizzando una tappa che promuove il territorio murgiano di Altamura, storicamente disegnata su un percorso accessibile a tutti con il fine di favorire la componente del divertimento e della condivisione.

Le iscrizioni sono aperte a questo link sul portale dei cronometristi Icron.it. Inoltre tutti gli atleti tesserati presso la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, sono tenuti tassativamente (pena l’esclusione dall’elenco dei partenti) ad effettuare l’iscrizione sul portale federale “Fattore K” . Tale obbligo vale sia per i cicloamatori che per gli agonisti. ID GARA 145182 (Mediofondo).

La quota di iscrizione, per i soli cicloamatori, è fissata in € 25,00, a cui aggiungere il costo del chip di cronometraggio (€ 5,00 da versare in loco ai cronometristi). I cicloturisti non tesserati, che prenderanno il via sul percorso non competitivo ad essi dedicato, pagheranno la stessa quota dei cicloamatori.

«La Società organizzatrice chiede la copia dell’avvenuto pagamento con i nomi dei relativi iscritti da inviare a  ormebikextreme@gmail.com per l’assegnazione del numero – spiegano dal team, sottolineando l’importanza di tale passaggio - del chip per cui richiederà alla consegna del tutto la ricevuta in originale del bollettino postale o del bonifico bancario».

La premiazione dell’edizione 2018 dell’Iron Bike MTB avrà luogo presso la sala ricevimenti Astoria Palace domenica 18 novembre. Nel corso della tradizionale festa conclusiva saranno consegnati i premi e le maglie di leader definitive. Contestualmente sarà presentato il calendario dell’edizione 2018, i cui lavori sono in avanzata fase di avanzamento. Maggiori dettagli dopo la tappa di Altamura. 

Iron Bike: un Belgiovine incanta la Murgia

Il Mountain Bike Città dei Sassi è tornato. Dopo cinque anni di assenza dalle scene (attesa per alcuni), sette dall’ultima edizione nel formato "corsa in linea" la storica gara di ciclismo in fuoristrada, nata nei primi anni 2000 agli albori dell’exploit della mountain bike come disciplina, ha riportato i ciclisti sui sentieri della Murgia Materana.

E lo ha fatto con una veste inedita e del tutto rinnovata, con la consueta regia organizzativa dell’ASD Baser Matera e del presidentissimo Tommaso Barbaro, il supporto istituzionale del comune (in seno alle iniziative verso Matera 2019) e uno stretto partenariato con il tessuto industriale del territorio materano, in particolare con la Italcementi S.p.A., che ne ha ospitato la base logistica, la partenza e l’arrivo.

Complice il meteo sereno è tutto andato per il meglio in quella che si è rivelata una festa dello sport. Ad onor di cronaca l’unica nota stonata è stato il numero di partenti, di poco superiore alle cento unità, un fattore che necessiterà di analisi e che in prima battuta può dirsi legato alla contemporanea presenza di altri appuntamenti rilevanti in Puglia e a un certo timore di fondo per la difficoltà del tracciato.

L’idea alla base è stata quella di celebrare il matrimonio tra sport e cultura, mediante l’amore per il territorio: far conoscere la Murgia Materana equivale ad aprire ad ampie porzioni di paesaggio nuove opportunità, svincolandosi dalla logica del turismo "mordi e fuggi".

Un anello di 24,5 km da ripetere due volte, composto di sentieri inediti, in modo particolare il SL 408, ricco di passaggi altamente paesaggistici ma tecnici ed impegnativi per le gambe. E al termine pasta party per tutti sui prati della cementeria e premiazioni. Assegnate anche due biciclette Bianchi a sorteggio, offerte dalla Italcementi S.p.A. Tutti gli elementi della mountain bike, compresa la velocità e l’agilità di guida sono valsi a comporre il puzzle di un redivivo trofeo Città dei Sassi, pronto a un salto di qualità per la già annunciata edizione 2019. Un anno che per Matera si preannuncia intenso anche sotto il profilo ciclistico.

È stato il veterano biscegliese Giuseppe Belgiovine (team Eurobike Corato) ad interpretare al meglio il tecnico percorso del 14° MTB Città dei Sassi. In fondo Belgiovine giocava praticamente in casa, atteso che si è sempre esaltato nella gara organizzata dalla Baser, sin da quando era poco più di un ragazzino, conquistando l’edizione 2008 (quando si correva ancora nei sassi) e le piazze d’onore di quelle successive, partite dal belvedere. Il biscegliese ha chiuso i 49 km sulla Murgia Materana in 2h17’50”, precedendo di 2” Gianfranco Bongermino (categoria M2 - Murgia Bike Santeramo) e di 2’21” Nando Bossis (categoria ELMT - Cyclonstore.it Conversano). Prima delle donne la giovanissima élite lucana Ilenia Matilde Fulgido (Ciclo team Valnoce) che ha onorato la gara pur essendo impegnata con gli esami di maturità. Ha preceduto Cristina Eleonora Valluzzi (W2) della Loco Bikers.

Nelle singole categorie sono saliti sul gradino più alto del podio l’andriese Domenico Abruzzese (Santa Marinella Cicli Montanini) tra gli élite, Rocco Barberio (Juniores – GS Fausto Coppi Acquaviva), Michele Guarnaccio (M1 - UC Rionero Il Velocifero), Gianpaolo Salatino (M3 - team Nocinbici), Bernardino Fina (M4 – Bici Club San Vito dei Normanni), Angelo Campanella (M5 – Cyclonstore.it Conversano), Eustachio Persia (M6 – ASD Baser Matera), Giuseppe Lazzazzara (M7 – GS Fausto Coppi Acquaviva), Francesco Laterza (UNDER 23 – Vejus).

Tante emozioni, ma soprattutto grande suggestione per un percorso tutto da scoprire, anche nella gara dedicata alla categoria dei cicloturisti, aperta a tutti i non tesserati. Al via in 40, tra essi, in maglia speciale-evento Bianchi Lee Cougan anche il direttore dello stabilimento materano della Italcementi e padrone di casa, Giuseppe Auriemma, con alcuni dipendenti amanti della mountain-bike. Ovvero il gruppo ispiratore che ha motivato e spinto Tommaso Barbaro a rigettarsi a capofitto nell’avventura organizzativa dopo anni di stop. 

Primi al traguardo Giuseppe Mitidieri, Emanuele Pellegrino (ASD Baser) e Cosimo Venezia. Sulla Murgia Materana la natura e la storia hanno incontrato l’innovazione tecnologica: tra le pietre calcaree si sono sfidati anche i rider in sella alle biciclette con pedalata elettricamente assistita, la novità del settore a partire dal 2017. Portano a casa il 1° Trofeo Città dei Sassi "elettrico" Vincenzo Padula (Fascia 2) e Alessandro Bruno (Fascia 1).

Iron Bike: Team Scott colonna del Gargano, festa a Vieste

VIESTE (FG). Non sono bastati oltre 1200 metri di dislivello per poter dire di aver portato a casa la Mediofondo del Gargano. La settima tappa dell’Iron Bike, disputatasi ieri a Vieste con la regia organizzativa del team Eurobike, ha riservato una sorpresa per caricare a palla l’adrenalina dei 250 partenti anche dopo aver esaurito tutti i metri di discesa disponibile. Si tratta, naturalmente, dell’arrivo sulla spiaggia, in fronte al cristallino mare adriatico, con gli ultimi 300 metri sulla sabbia.
Un unicum in Italia per le gare di mountain bike, simbolo stesso dell’appuntamento garganico giunto alla quinta edizione, ma elemento sempre nuovo per tutti i ciclisti. Difficile da interpretare, ha costretto molti a una lunga corsa a piedi, mentre il folto pubblico presente (tanti i curiosi e gli stranieri in vacanza, specialmente tedeschi) osannava coloro che riuscivano a percorrere il tratto in sella alla bici. Prima, ovviamente, del meritato tutto in acqua collettivo (anche con le divise da gara). Tra i partenti anche partecipanti giunti dal Veneto, dl Friuli, dalla Toscana, dalle Marche e dall’Abruzzo.

UNA FESTA DELLO SPORT – È tutto andato come si sperava, dunque, per la Mediofondo del Gargano, un’edizione speciale che ha visto la partenza dal centro storico, in località Marina Piccola, il transito ad andatura turistica sotto il Pizzomunno e l’arrivo sulla spiaggia dell’ Hotel I Melograni – Villagio Baia degli Aranci, special host dell’evento, sede della logistica. 51 km, (di cui 46 agonistici), dal mare alla Foresta Umbra, transitando sul punto più alto di Monte Iacotenente per poi fiondarsi in una lunghissima, veloce quanto tecnica picchiata verso il mare Adriatico. Questo in estrema sintesi il percorso della gara, che si è rivelata più una festa dello sport che un mero evento agonistico, grazie anche alla sicurezza garantita con la sinergia con la protezione civile di Vieste, il Moto club del Gargano e la Polizia Locale e i punti di assistenza medica avanzata, fissa e mobile, allestiti sul percorso.
A coronare la festa, oltre il clima decisamente estivo e il mare calmo, il ricco pasta party allestito dal team Eurobike e dagli chef dell’Hotel I Melograni, composto di pasta al forno, salsiccia con patate, ciliegie e pane. Unica nota amara un numero di iscritti alla gara ancora non all’altezza dell’evento, un’evenienza che darà non pochi grattacapi agli organizzatori per ricercare la soluzione migliore per gli anni a venire. Probabilmente ha negativamente inciso la contemporanea presenza di altre gare rinomate.

CRONACA AGONISTICA: COLONNA DI NOME E DI FATTO - Tanto tuonò che piovve. In realtà ieri a Vieste il cielo era più sereno che mai e le nuvole non hanno fatto capolino nemmeno in Foresta Umbra, ma i lampi scatenati dalle accelerate di Paolo Colonna sono stati apprezzabili dai suoi avversari solo come rombo di tuono in lontananza. Ci teneva tanto alla Mediofondo del Gargano, l’altamurano del team Scott, un obiettivo che gli era sfuggito più volte e che quest’anno era nel mirino da inizio stagione. Una sfida con sé stesso, con la montagna e soprattutto con la foresta, che riserva insidie a profusione.
Il professionista Colonna ha chiuso i 46 km del percorso in appena 1h41’50”, alla media stratosferica di 27,10 km/h, superiore anche alla più elevata prevista dalla cronotabella degli organizzatori (un po’ come avvenuto per la tappa Molfetta-Peschici del 100esimo Giro d’Italia – forse il Gargano mette le ali ai piedi dei ciclisti) dopo una gara condotta in tandem con il compagno di squadra e primo degli Under 23 Girolamo Ceci, staccatosi nella parte finale della lunga discesa. Completa il podio Gianfranco Bongermino (categoria M2 - Murgia Bike Santeramo), che dopo il successo di Biccari dimostra di riuscire ad interpretare al meglio il territorio foggiano. Appena ai piedi del podio, nonostante guai cronici alla spalla destra, il leader della generale Giuseppe Belgiovine, che, complice anche il ritiro di Angelo De Gioia, comincia a mettere un’ipoteca sulla classifica 2018 a tre gare dalla fine.
Tra le donne sfida quanto mai così intensa tra Zeila Ruggiero (Nardelli Sport Total Bike) e Patrizia Tropiano (UC Rionero il Velocifero), una gara estremamente tattica risolta dalla Ruggiero, che vince il suo primo scontro diretto con la rivale ma non riesce a strapparle la maglia di leader. Sarà un confronto intenso ed entusiasmante sino all’ultima pedalata dell’ultima gara. Completa il podio Anna Ciccone (ASD Locorotondo).
Nelle singole categorie si devono registrare i successi di Giuseppe Pastore (ELMT – Biking team Cassano), Erasmo Sforza (JUNIORES – Orme Bike Extreme), Luigi Maria Di Cosola (M1 – team Eurobike Corato), Fausto Santarsiero (M3 – team Cyclonstore.it), Alessandro Fittipaldi (M4 -Ciclisport 2000 Focus Racing team), Claudio Luccardini (M5 - Pool Cantù), Girolamo Palmitessa (M6 – Team Eurobike Corato), Giuseppe Lazzazzara (M7 – Gruppo Ciclistico Fausto Coppi Acquaviva). La pedalata cicloturistica non competitiva è stata chiusa per primo da Michele Canelli in 2h13’42”.
La gara dedicata alle biciclette con pedalata elettricamente assistita (E-Bike) è andata ad appannaggio di Giovanni Palmisano (Eracle MTB), a suo agio sul territorio garganico come perfettamente adatte al contesto sono queste particolari biciclette, molto amate dai turisti nei periodi estivi.

I LUCANI – Sugli scudi gli atleti di casa per la seconda e ultima prova dell’Iron Bike in Basilicata. Il veterano Fausto Santarsiero (di Tito – Potenza) molto spesso in lotta per la classifica assoluta, come dimostra il secondo posto recente a Biccari (FG), è giunto 10° assoluto e ha vinto la categoria M3-. Questo risultato la proietta in testa alla speciale classifica di categoria del circuito, scavalcando Vincenzo Pietrangelo. Mentre Ilenia Fulgido (19 anni di Melfi) è stata battuta solo dalla Tropiano nella assoluta femminile e ha conquistato il primo posto della categoria donne élite. La giovanissima lucana è tuttavia fuori dai giochi per la classifica generale.
Bene anche gli atleti dell’UC Il Velocifero di Rionero, che a breve si dedicheranno all’organizzazione della Granfondo del Vulture su strada: Michele Guarnaccio (3° M1), Antonio Palmisano (3° M6) e Rocco Montano (3° juniores). Tommaso Barbaro, della storica Baser Matera, in procinto di rimettere in piedi dopo qualche anno di stop la corsa tra i sassi (10 giugno), è salito sul podio della M7.

LA LUNGA PAUSA DELL’IRON BIKE – Esattamente 105 giorni separano la Mediofondo del Gargano dal successivo appuntamento dell’Iron Bike. Si tornerà a correre infatti a Mariotto, nel bosco di Bitonto, domenica 16 settembre. Di mezzo un’intera estate, che è cominciata, viste anche le temperature, con il tuffo collettivo in mare dopo le fatiche sulla sabbia di Vieste. Mancano tre gare alla fine del campionato, ma non si può certo dire che il divertimento si vada esaurendo. Si correrà anche a Cassano Murge e ad Altamura, per le tre tappe finali tutte all’insegna della Murgia, apprezzata in sfaccettature diverse.

SINERGIA – Se la Mediofondo del Gargano è riuscita molto si deve alla stretta sinergia che ha sorretto il dietro le quinte. A partire dallo start in centro, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale e dall'assessore allo sport Dario Carlino, al fine di tradurre nei fatti l'idea di Vieste come "stadio naturale a cielo aperto". Numerosa è stata infatti la partecipazione di pubblico alla partenza nelle vie del centro storico, così come diligente può dirsi la collaborazione della cittadinanza, che al disagio causato dal blocco temporaneo del traffico ha risposto con scosci di applausi al transito degli atleti. Per l'amministrazione, che da due anni supporta la manifestazione, si è trattato del metodo più efficace per portare la cultura della mountainbike sin nel cuore del paese (e dei turisti).
Ma fondamentale, per la buon riuscita di una gara, è anche la sicurezza sul percorso. Eccellente l'opera prestata dagli agenti e dai dirigenti della Polizia Locale di Vieste, che unendo le doti di capillare conoscenza del territorio e di coordinamento, derivanti da esperienze ben più gravose, hanno presidiato gli incroci più critici del percorso, dando le opportune disposizioni a tutti i volontari durante la riunione tecnica. In questo modo si è ottimizzato il servizio offerto dall'associazione di protezione civile di Vieste "Pegaso" e dal moto club del Gargano, gruppi logisticamente ben organizzati che hanno scongiurato ogni rischio e sono valsi da supporto per il soccorso medico anche nelle zone più impervie e meno raggiungibili della Foresta Umbra. Ha davvero ragione il vecchio andante popolare: l'unione fa la forza.

Iron Bike: svelati i dettagli della Mediofondo del Gargano MTB

FOGGIA. Svelati in conferenza stampa a Palazzo Dogana (sede della provincia di Foggia) i dettagli della quinta Mediofondo del Gargano, tradizionale appuntamento tardo primaverile della mountain bike nella città di Vieste. Sarà la settima delle dieci tappe del circuito Iron Bike 2018, che sta coinvolgendo oltre 500 atleti ciclisti in Puglia (8 appuntamenti) e in Basilicata.

Organizzata dal team Eurobike Corato, con la partnership dell’Hotel I Melograni, dell’amministrazione comunale di Vieste e del Parco Nazionale del Gargano, l’anno scorso è stata teatro di una gara nazionale vinta dal professionista siciliano Giuseppe Di Salvo. Punti di forza l’arrivo sulla battigia della spiaggia dell’Hotel I Melograni, un passaggio tecnico più unico che raro nel panorama della Mountain Bike italiana, che segue la lunga traversata in Foresta Umbra. La scelta del ponte del 2 giugno non è casuale: l’occasione si configura infatti per un weekend all’insegna di sport, mare, natura e cultura, nel solco della mission della disciplina "mountain bike".

Percorso unico nel suo genere, unisce in pochi chilometri le bionde spiagge del Gargano con la montagna: dal caldo del mare si passa in un batter ciglio alla frescura dell’affascinante Foresta Umbra. Tracciato impegnativo, si compone di una lunga salita (lunga complessivamente 16 km) divisa in due tronconi, il primo dei quali comincia dopo 5 km dalla partenza turistica. Elevata la componente adrenalinica, per via delle divertenti quanto tecniche discese nei meandri del cuore ombroso della foresta, dove a farla da padrone sono i caprioli, gli scoiattoli e le insidiose radici affioranti dei faggi secolari. Il ritorno verso Vieste è una lunga picchiata verso il mare, i cui colori si cominciano ad intravedere a 10 km dall’arrivo, ma le difficoltà non sono finite, con l’ultimo "dentello" e il tratto di sabbia che conduce al vittorioso arrivo in riva al mare Adriatico. Complessivamente i ciclisti dovranno coprire 51,12 km per 1196 metri di dislivello. Per ottimizzare la gestione logistica del percorso, in ottemperanza anche alle recenti disposizioni sulle aree protette, è stato allestito un unico percorso, diversamente da quanto avvenuto per le edizioni numero 2, 3 e 4.

Iscrizioni aperte sino a sabato sul portale internet dedicato, con tassa di iscrizione fissata in € 25,00. Accoglienza e verifica licenze a partire da sabato pomeriggio presso l’Hotel I Melograni.

Le operazioni preliminari proseguiranno anche domenica mattina, per poi spostarsi in centro, dove alle 9:30 avverrà la partenza. La partenza, infatti, è stata collocata nel centro storico di Vieste, nei pressi della Marina Piccola, una decisione fortemente voluta dall’amministrazione comunale per mettere in risalto le bellezze della cittadina e portare lo spettacolo delle due ruote dritto in città, dopo la positiva esperienza del transito del Giro d’Italia 2017. e coinvolgere la popolazione. Sarà presente una competizione dedicata alle biciclette con pedalata assistita.

Arrivo dei primi previsto per le ore 12:00, a seguire tradizionale tuffo in mare, pasta party con prodotti tipici pugliesi e premiazioni.

Iron Bike: un Belgiovine sale a Palazzo San Gervasio

PALAZZO SAN GERVASIO (PZ). Buona la seconda in Basilicata. L’Iron Bike saluta la Lucania con il sorriso sulle labbra, archiviando le tappe consecutive di Montalbano Jonico e Palazzo San Gervasio con una buona partecipazione di pubblico.
250 gli atleti al via su un percorso estremamente tecnico e molto veloce (40 km e 700 metri di dislivello), disegnato interamente nel bosco circostante il lago Fontetusio. Con un design curvilineo e ricco di rapidi saliscendi, che hanno apportato un notevole contributo di adrenalina alla gara, non solo la media oraria è stata molto alta, ma anche le emozioni. Una vera e propria scoperta ciclistica quella del bosco di Palazzo San Gervasio, con i suoi sentieri praticabili per tutte le gambe e la varietà dei percorsi. Un inedito, come spesso ama fare l’Iron Bike sin dalla sua prima edizione, alla scoperta delle meraviglie nascoste nel tacco d’Italia.
L'accoglienza in piazza con i prodotti tipici locali, messi in bella mostra negli stand allestiti in piazzale D'Errico ha fatto il resto coniugando la festa dello sport con quella della scoperta delle prelibatezze enogastronomiche lucane. La passeggiata enogastronomica ha infatti animato la piazza principale del paese già dalla serata di sabato e domenica mattina ha atteso i corridori all’arrivo. C’è motivo di essere soddisfatti, dunque, in casa Eurobike e Lucania Bike, gli organizzatori dell’evento in una inedita sinergia appulo-lucana, nonostante qualche piccola sbavatura dovuta alla giovanissima età della manifestazione, la prima nella cittadina di Palazzo San Gervasio. 
L’organizzazione della prima Mediofondo del Lago ha coinvolto professionalità diverse, che hanno lavorato all’unisono per la buona riuscita dell’evento. In prima linea l’Associazione di Protezione Civile V.A.B. (Volontari Alto Bradano), l’Associazione Amica, che ha messo a disposizione l’ambulanza (per fortuna rimasta inattiva vista la mancanza di infortuni), il GS Atletica Palazzo (con Irene Franculli e il dott. Donato Nozza), l'Unitalsi Palazzo San Gervasio e l'associazione quad e moto. Il via è stato dato dall'amministrazione comunale con il sindaco Michele Mastro, l’assessore Livio Buonconsiglio e il consigliere Giuseppe Palazzo. Per la regione Basilicata presenti l'assessore regionale Francesco Pietrantuono con delega all’ambiente e il consigliere regionale Aurelio Pace.
Un Bel-Giovine (di belle speranze) sale a Palazzo e chiude dietro di sé le porte dell’Iron Bike. È finalmente giunta la prima vittoria nell’edizione 2018 del vincitore uscente e leader della generale, che sino ad ora si era sempre dovuto accontentare di piazzamenti. La costanza premia, ma la soddisfazione di tagliare il traguardo da vincitore, indossando la maglia di leader, non ha prezzo. Lo sa bene Simon Yates, che ieri a Sappada ha vinto in Rosa la 15^ tappa del Giro, lo sa ancor meglio Giuseppe Belgiovine, che affronta ogni gara con grinta e determinazione. A Palazzo San Gervasio, in occasione della sesta tappa dell'Iron Bike 2018 il leader della classifica generale fa bottino pieno. Il biscegliese in forze al team Eurobike Corato ha coperto i 39 km in 1h30'46" alla elevata media di 27,76 km/h, disputando un entusiasmante sprint finale con il diretto avversario Angelo Bonaventura Degioia ( Team Leopardi Cassano Murge) battuto solo sulla linea d'arrivo. Sul terzo gradino del podio Nicola Pugliese ( team Eurobike) a 32".
Mentre Belgiovine si stabilizza in testa in vista dell'ultimo appuntamento prima dell'estate (Vieste, 3 giugno), nella classifica femminile la vittoria assoluta di Patrizia Tropiano ( UC Rionero il Velocifero) la avvicina pericolosamente a Zeila Ruggiero ( Nardelli Sport Total Bike Monopoli), fuori gioco per un guasto meccanico. La Tropiano ha preceduto Ilenia Matilde Fulgido ( Ciclo team Valnoce – prima delle donne élite al traguardo) e Grazia Mazzone ( New Bike Andria).
Nelle singole categorie sono saliti sul gradino più alto del podio Fausto Santarsiero ( Cyclonstore.it – M3 40-44 anni), Gaetano Soriano ( Oroverde Bitonto – M5 50-54 anni), Girolamo Palmitessa ( team Eurobike – M6 55-59 anni), Giovanni Mannatrizio (GS Gianni Bugno – M7 60-64 anni), Erasmo Sforza (Orme Bike Extreme Altamura – Juniores 17-18 anni).
Una menzione speciale a parte merita l’organizzatore della gara, Maurizio Luigi Carrèr (team Eurobike), che nonostante le fatiche del coordinamento ha trovato le energie per salire in sella e disputare una gara all’attacco su un percorso particolarmente congeniale alle sue caratteristiche. È giunto infatti a una manciata di secondi dal podio assoluto (4°) ed ha vinto la categoria M4 (45-49 anni).
La pedalata cicloturistica ha visto simbolicamente transitare per primi sul traguardo Roberto Schiavino, Michele Fanelli e Carlo Felice Modugno. Ma la vera novità dell'edizione 2018 dell'Iron Bike, quindi presente anche a Palazzo San Gervasio, è la gara dedicata alle biciclette con pedalata elettricamente assistita (dette E-Bike), un settore in fortissimo sviluppo nel ciclismo, al punto che anche il Giro d'Italia sta dedicando una classifica speciale alla disciplina, in una gara che si disputa qualche ora prima della corsa dei professionisti e sul medesimo percorso. « In questo 2018 tanti hanno avuto l’idea di abbinare una classifica speciale per queste biciclette, anche nelle gare amatoriali su strada e in fuoristrada e noi possiamo dire con orgoglio di essere stati tra i pionieri assoluti ad avere avuto questa idea – ha affermato raggiante Maurizio Carrer - specialmente nel sud Italia. E sono sicuro che negli anni a venire questa nuova disciplina decollerà». In questa speciale gara a Palazzo San Gervasio hanno trionfato sul podio: Giovanni Tarricone in 1h39'28" ( Free MTB) su Gianluigi Sforza ( Orme Bike Extreme) e Corrado Giaculli (individuale).
Sugli scudi gli atleti di casa per la seconda e ultima prova dell’Iron Bike in Basilicata. Il veterano Fausto Santarsiero (di Tito – Potenza) molto spesso in lotta per la classifica assoluta, come dimostra il secondo posto recente a Biccari (FG), è giunto 10° assoluto e ha vinto la categoria M3-. Questo risultato la proietta in testa alla speciale classifica di categoria del circuito, scavalcando Vincenzo Pietrangelo. Mentre Ilenia Fulgido (19 anni di Melfi) è stata battuta solo dalla Tropiano nella assoluta femminile e ha conquistato il primo posto della categoria donne élite. La giovanissima lucana è tuttavia fuori dai giochi per la classifica generale.
Bene anche gli atleti dell’UC Il Velocifero di Rionero, che a breve si dedicheranno all’organizzazione della Granfondo del Vulture su strada: Michele Guarnaccio (3° M1), Antonio Palmisano (3° M6) e Rocco Montano (3° juniores). Tommaso Barbaro, della storica Baser Matera, in procinto di rimettere in piedi dopo qualche anno di stop la corsa tra i sassi (10 giugno), è salito sul podio della M7.
Solo l’appuntamento di Vieste (3 giugno) separa i biker dalla lunga pausa estiva, che comincerà proprio dalle sabbie dorate del litorale adriatico dopo il tradizionale tuffo in acqua a termine della Mediofondo del Gargano. La gara, anche questa organizzata dal team Eurobike, si conclude infatti sul bagnasciuga e si disputerà su un percorso unico di 51 km disegnato tra il mare e la Foresta Umbra, transitando dal celebre Pizzomunno nelle fasi iniziali.

Iron Bike: Calanchi Bike, ovvero quando trionfa il modello organizzativo


MONTALBANO JONICO (MT). Stupore. La parola chiave della quinta tappa dell’Iron Bike 2018, ovvero la quarta edizione della Calanchi Bike, è stupore. Se si vuole esplorare un pianeta alieno, rimanendo con i piedi ben piantati sulla (e nella) Terra, allora si può inforcare una mountain bike e, a mo’ di veicolo lunare, esplorare la riserva naturale di Calanchi.

Devono aver pensato questo i 250 ciclisti che domenica 7 maggio hanno preso parte alla gara organizzata dal fan club di Domenico Pozzovivo, la MontalBike ASD, 45 km e 1280 metri di dislivello tracciati interamente su e giù per le formazioni argillose tipiche della val D’Agri e in procinto di diventare un bene protetto dall’Unesco. Mente il corridore lucano è impegnato al Giro d’Italia (dov’è attualmente il primo degli italiani in classifica generale), suo papà e il gruppo del fan club si sono impegnati per far scoprire lo scenario dei calanchi ai ciclisti che sono giunti in larga parte dalla Puglia, trovando un paese molto accogliente.

Percorso presidiato e segnalato con criterio, dispiegamento di forze e coordinamento impeccabile con la protezione civile. Un solo intervento sanitario necessario, nessuno smarrimento sul percorso. Sono queste, invece, le cifre del dietro le quinte, l’ossatura vigorosa della quarta Calanchi Bike, che ha permesso lo svolgimento sereno e divertente dell’evento. Molto apprezzato il pacco gara per tutti, impreziosito da una bottiglia di vino rosso delle cantine Crocco (primitivo) e una cover per telefono, così come anche il pasta party ricco e gratuito. Ma su tutto i biker hanno dimostrato di gradire i ristori sul percorso, numerosi e collocati esattamente nei punti più critici.

"Quella della MontalBike e di Leonardo Pozzovivo è un’organizzazione da prendere a modello" ha commentato infatti Mimmo Del Vecchio, neo responsabile del fuoristrada per la Federciclismo Puglia "sono stati eccellenti e lo dimostra non solo la cura dei dettagli, ma anche la sinergia tra le diverse forze dell’ordine e associazioni di volontariato». Un unico difetto: occorre crederci di più, per una gara che merita ben altri numeri. É pittoresca la terra dei Calanchi, bella da vedersi, dura da pedalarsi. E potenzialmente cattiva in caso di pioggia (che per fortuna è arrivata solo a festa finita). Ma capace sempre di regalare emozioni, perché tra le argille secche, dure e polverose, il legame con la terra è accentuato, intenso, irrinunciabile. Quale miglior mezzo di promozione del territorio?".

Una bellissima giornata di sport qui a Montalbano Jonico ed è dalla terra di Domenico Pozzovivo che giunge al corridore lucano un grande in bocca al lupo per il Giro d’Italia. Allora com’è andata, traccia un bilancio "É andata molto bene, più delle aspettative. Il percorso è stato apprezzato da tutti e per fortuna nessuno si è fatto male, salvo una caduta (ma i soccorsi sono subito intervenuti). I ragazzi si sono divertiti tutti e hanno gradito anche il pasta party" commenta soddisfatto il giovane Malvasi "Ringraziamo l’amministrazione comunale, il corpo della polizia municipale, ci sponsor soprattutto Feder, Shimano, Ubi Banca che ci hanno permesso di formare tutti i pacchi gara e i premi. Il nostro presidente Leonardo Pozzovivo, il papà di Domenico, opera come uno di noi, non si ferma mai davanti a niente. E tutti i ragazzi della società perché abbiamo formato un gran bel gruppo e grazie a questa unione, a questo unione per la bicicletta stiamo riuscendo a portare l’evento della Calanchi Bike sempre più avanti e cercheremo sempre di migliorarci in tutto".

Calanchi Bike e Iron Bike un connubio che continuerà anche l’anno prossimo? "Io spero di sì, anche perché stiamo trovando sempre un’ottima collaborazione. Poi ci stanno Carrer e Leuci che ci sono sempre di supporto e grazie a loro le piccole cose che ci mancano, i piccoli errori, riusciamo sempre a migliorarli".

Come vedi Domenico al Giro 101? "É in forma. Quando arriva al Giro del Trentino (Tour of the Alps, ndr) in forma poi “spacca” al giro. Speriamo che la forma riesca a mantenerla, adesso sta davvero forte, essere nei dieci alla cronometro è meraviglioso ad inizio Giro".

In men che non si dica l’avventura cominciata il 25 febbraio ad Alberobello, transitando per Castel del Monte, Gravina e Montalbano, è giunta al giro di boa. Cinque le tappa disputate sulle dieci in calendario, ma lo sprint finale in vista dell’estate è appena cominciato: con cadenza di quindici giorni ci saranno Palazzo San Gervasio e Vieste. E con l’arrivo sulle spiagge del Gargano e il tradizionale tuffo in acqua dopo la gara l’estate potrà avere inizio. E chissà che fino ad allora la classifica generale non subisca scossone, in preparazione ad un finale scoppiettante a settembre e ottobre, con Bitonto, Cassano Murge e Altamura. Iron Bike 2018, l’avventura continua.

Iron Bike: alla Calanchi Bike di domenica 6 maggio Pacco Gara e Pasta Party per tutti

MONTALBANO JONICO (MT). Fervono i preparativi nella città dei Calanchi per ospitare la quinta tappa dell’Iron Bike 2018. La Calanchi Bike, giunta alla quarta edizione, si disputerà domenica 6 maggio nella città di Domenico Pozzovivo, il professionista lucano del team Bahrain Merida che da domani sarà impegnato con il Giro D’Italia. Ad organizzarla è il suo fun club ufficiale, la ASD MontalBike, che in questi giorni ha ultimato l’allestimento del percorso e soprattutto dell’accoglienza in paese, caratterizzato dalla riserva naturale dei Calanchi e dalla celeberrima ospitalità dei lucani.

Due le grandi novità: come da tradizione della MontalBike, infatti, sia il pacco gara che il pasta party sarà offerto a tutti i partecipanti, entrambi già compresi nella quota di iscrizione o di abbonamento.
Caratterizzato da fondo argilloso, pietrisco e strade battute, il percorso della quarta edizioni della Calanchi Bike comincia con un lancio di 800 metri su strada asfaltata. Seguono due strappetti di 50-100 metri necessari a fare la giusta selezione per poter imboccare la prima discesa. Tra i punti difficili si segnala la prima salita che si incontra all’ingresso della zona boschiva, qualche discesa con fondo di pietrisco (attenzione alle vibrazioni!).

Particolare attenzione va dedicata alle altimetrie. Il percorso dell’edizione 2018, prettamente sterrato, ad eccezione della sola salita finale in asfalto di 4 km (12 scenografici tornanti con pendenza media del 7% e dislivello di 210 metri), presenta dieci strappi con una lunghezza compresa tra i 700 e i 1200 metri. Un vero e proprio mini “Giro delle Fiandre” sui Calanchi lucani. Le punte massime arrivano al 25% e sono il preludio a ben 3 single-track (tecnici, richiedono concentrazione) e discese veloci, segnalate con dovizia di particolari da parte dello staff della MontalBike.

Previsti 5 punti ristoro, composti da acqua e Sali, tutti alla fine delle principali salite. Uno verrà allestito prima dell'uscita sui tornanti asfaltati, giusto in tempo per preparare lo sprint finale. Nei punti ristoro il ciclista potrà scegliere se prendere i bicchieri o direttamente le bottigliette da 500 ml.
Per tutti i partecipanti sarà allestito un pasta party lungo le vie del paese, composto da pasta party, penne al sugo, mozzarella, tonno, pomodori all'insalata, panino, frutta. Gli ingredienti giusti per rigenerarsi dopo le scariche di adrenalina in gara.

Molto ricche le premiazioni, composte in larga misura da prodotti dell’enogastronomia locale e di articoli tecnici per i ciclisti. Per esempio i primi di categoria riceveranno olio locale, marmellate Bio Orogel, occhiali Focus, taralli, scorzette, vino, gadget della Navigare. Per il podio assoluto previsti anche altri premi e per il vincitore assoluto della gara Ubi Banca riserverà un premio speciale.
C’è la possibilità di alloggiare nei B&B di Montalbano Jonico o nell’area camper attrezzata presso il Kartodromo Don Paolo.

Le iscrizioni sono aperte a questo link sul portale dei cronometristi Icron.it. Inoltre tutti gli atleti tesserati presso la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, sono tenuti tassativamente (pena l’esclusione dall’elenco dei partenti) ad effettuare l’iscrizione sul portale federale “Fattore K”. Tale obbligo vale sia per i cicloamatori che per gli agonisti.

La quota di iscrizione, per i soli cicloamatori non abbonati, è fissata in € 25,00 a cui aggiungere il costo del chip di cronometraggio (€ 5,00 da versare in loco). La stessa quota è prevista per i cicloturisti non tesserati, che prenderanno il via sul percorso non competitivo ad essi dedicato.

Per gli accompagnatori sarà aperto il museo-centro visite, situato lungo la via del pasta party, un’occasione da non perdere per comprendere a pieno le particolarità dei Calanchi. «Gli accompagnatori potranno anche visitare il belvedere sito a pochi metri dalla partenza – spiega l’organizzatore Domenico Malvasi - e sarà possibile effettuare una escursione nelle due “Appiett”, i tratturi usati dai nostri nonni per accedere ai loro poderi, oggi usati come sentiero ideale delle escursioni per visionare tutti i reperti archeologici presenti sul territorio».

La Riserva Dei Calanchi di Montalbano Jonico si presta perfettamente a una gara di Mountain Bike, con il ripetuto alternarsi di paesaggio calanchivo e macchia mediterranea, nonché di aspre carrettiere e veloci e ventilate discese brecciate. L’elemento geologico che predomina è l’argilla, ch può incontrarsi polverosa come anche leggermente scivolosa nella stessa giornata, in base alle ombre della boscaglia e all’umidità dell’aria.

Su tutto il paesaggio si erge la monumentale Tempa Petrolla, monolite di marna silicea con i suoi 60 metri d'altezza, che domina il percorso e la cittadina di Montalbano, collocata, a dei massimi esperti internazionali, su uno straordinario museo paleontologico e stratigrafico a cielo aperto con una quantità e varietà di tessuto fossilifero e ben nove livelli vulcano-plastici facilmente individuabili con l'ausilio di preparate guide geologiche.

Iron Bike e Monti Dauni: la storia di un amore nato a Biccari

BICCARI, MONTI DAUNI. Un grande sole quasi estivo ha scaldato i Monti Dauni sino a rendere roventi le pietre del ciottolato stradale di Biccari, non certo al punto tale da cuocerci le pizze "a forno aperto" (per quello ci ha pensato la fornace appositamente allestita), ma nella giusta misura per spingere gli atleti a correre il più velocemente possibile per trovare refrigerio almeno nel vento. Calde immagini evocative a parte, il rossore della precoce abbronzatura passerà in fretta, quello che invece resterà negli occhi e nei cuori dei 300 ciclisti che domenica hanno preso parte alla "Monti Dauni Mountain Bike – la Mediofondo di Biccari" sarà la bellezza dei paesaggi Dauni, la loro rigogliosa vegetazione, le fresche impetuose acque e la squisita, generosa accoglienza dei locali.
La quarta tappa dell’Iron Bike 2018, messa in piedi sotto l’egida della FCI dall’UC Foggia 1976 grazie all’opera dell’infaticabile Francesco Velluto, sostenuto dagli amministratori locali (in primis in sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna) ha coinvolto a 360° la cittadina di Biccari, regalando ai ciclisti immagini suggestive delle vette più alte di Puglia, lambendo il Monte Cornacchia e lasciandoli specchiare nelle limpide acque del lago Pescara, sfidando i vortici delle pale eoliche e le aspe pendenze delle salite più dure. Ma si sa, dalla cima il panorama è sempre più bello e (quasi) fa dimenticare le fatiche.
È stata la prima volta che l’Iron Bike abbia fatto tappa sui Monti Dauni, un’occasione speciale per esplorare le bellezze naturalistiche del pre-Appennino e immergersi nel fascino di Biccari nel novero dei borghi autentici d’Italia, di Alberona, bandiera arancione del Touring Club. Il tutto reso più armonioso dalla attività capillare di accoglienza e sensibilizzazione turistica della "Cooperativa di Comunità" di Biccari e di tutti i sostenitori locali, molti dei quali produttori diretti nel settore enogastronomico.
Per onore di cronaca bisogna segnalare qualche sbavatura tecnica nell’organizzazione, che ha dalla sua la scusante non irrilevante di essere per la prima volta alla regia di un evento di simile portata in un territorio non abituato alle gare di mountain bike. E di certo non ha aiutato nemmeno la coincidenza spazio-temporale con la festa della Madonna Immacolata, celebrata nella quasi totalità dei paesini dauni.
Ciononostante sono sicuramente da rivedere le segnalazioni sul percorso, che in molti hanno giudicato poco visibili e a forte rischio errore, da implementare con personale formato e preparato, così come anche sarebbe più opportuno spalmare il dislivello su più chilometri per rendere le salite meno "cattive" (visto anche il caldo). E magari arricchire le premiazioni di più prodotti tipici locali, in modo anche da continuare a casa l’operazione di "marketing territoriale".
Giù i cappelli per il modello di accoglienza turistica proposto dal borgo di Biccari, pulito ed elegante, ricco di storia, incastonato nella pietra e nella natura autentica: uno scenario che ben si sposa con lo spirito della Mountain Bike. Passeggiando per le vie di Biccari si respira, nonostante le apparenze, aria di gioventù, quanto meno di una moderna concezione di promozione di territorio. Un territorio nascosto che da domenica, grazie al vorticoso girare delle ruote grasse della mountain bike, porterà echi della sua bellezza in tutta la regione.
In 300 qui sui Monti Dauni, un mezzo di promozione del territorio d’eccezione la mountain Bike. Come ha vissuto questa giornata? "É stata una bella manifestazione ma soprattutto una grande occasione per il nostro territorio di farsi conoscere, per fa scoprire al grande pubblico questo pezzo di Puglia che ancora non è molto noto ai più - è la risposta raggiante del 34enne sindaco del paesino Dauno – con le bellezze ambientali dei Monti Dauni, del monte Cornacchia, dei borghi di i Biccari e Alberona. Tante persone a vedere i nostri paesi, a vare sport e a capire che questi sono posti che possono essere visitati e ospitare manifestazioni come queste".
Una bella sinergia tra i comuni dei monti Dauni non solo Biccari ma anche Alberona e Roseto. Cosa si può fare per la bici come mezzo di conoscenza di queste zone? "L’anno prossimo sarà l’anno del turismo lento e noi ci candidiamo ad essere una delle destinazioni più appropriate in Puglia per questo tipo di turismo. Il turismo delle escursioni a piedi, a cavallo, in bici. Abbiamo anche lanciato recentemente un progetto per le escursioni con i cani, chiamandole 'Passeggiate a sei zampe'. Il nostro territorio può essere percorso con tutti i mezzi sostenibili, con tutti i mezzi coerenti e compatibili con la vocazione di questi posti, con gli splendidi paesaggi che abbiamo, con i boschi, con i sentieri. Tutto ciò che va in linea con la nostra vocazione territoriale è bene accetto".
Un bell’esperimento qui sui monti Dauni. Un bilancio e una previsione per gli anni futuri? "L’evento è andato molto bene, il percorso è piaciuto a tutti i biker, qualche piccola critica ma la cogliamo solo per migliorarci e affrontare nuove sfide. I Monti Dauni sono piaciuti, l’oasi lago Pescara anche. Ma noi di questo ne eravamo certi".
Una bella collaborazione nata dal basso e soprattutto tanto divertimento, calore e accoglienza da parte dei locali: "Il paese si è mostrato pronto ad organizzarsi con tutti i prodotti dell’enogastronomia tipici dei Monti Dauni, la pizza si è riempita, Il paese è sceso e c’è stata una bella risposta da tutta la provincia, oltre che da tutto il resto di Puglia da dove provengono i biker".
Quindi l’anno prossimo si replica? "La nostra idea è questa. Riproporre il brand Monti Dauni, facendo conoscere un altro punto di partenza, con un altro scenario, con altri paesaggi, ma sempre in vetta, perché qui si pedale. Qui la bellezza è venire a fare cicloturismo negli altri giorni dell’anno. Sui Monti Dauni ce n’è per tutti i gusti, con le bici elettriche e con le bici muscolari per quelli più allenati, perché ci sono belle salite ma anche bei sentieri da percorrere in tranquillità".