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Serie A: papera di Donnarumma condanna il Milan

di PIERO CHIMENTI - Il Milan, con Kessiè in panchina, stecca al Marassi contro la Sampdoria, nel turno dopo gli impegni della Nazionale. A condannare i rossoneri è una papera di Donnarumma, che nel primo minuto di gioco sbaglia l'appoggio su retropassaggio di Romagnoli, propiziando il vantaggio di Defrel. Tra le fila rossonere l'unico a creare qualche problema ad Audero è Suso, con conclusioni velenose. 

Nella ripresa la Samp si preoccupa più a gestire e trova la traversa al 72' con Quagliarella, la cui conclusione ha trovato la deviazione di Musacchio. Sul finale di gara, il Milan reclama il rigore per un presunto fallo in area di Murru su Piantek, ma l'arbitro Orsato ritiene che sia tutto regolare.

Serie A: nel derby delle emozioni il Milan si deve piegare all'Inter

(credits: Fc Inter)
di PIERO CHIMENTI - L'Inter espugna San Siro con la vittoria nel derby per 2 a 3, conquistando il verso posto in classifica ai danni dei cugini rossoneri. Pronti via: l'Inter passa in vantaggio dopo appena tre minuti con Vecino che, su assist di Lautario Martinez, scarica il pallone in rete. 

Nella ripresa sono ancora i nerazzurri a trovare la via del gol con De Vrij, che da calcio d'angolo al 51' di Positano incorna di testa per lo 0 a 2. Pochi minuti più tardi il Milan accorcia le distanze con Bakayoko bravo a trasformare in rete il cross su punizione di Calhanoglu al 57'. 

Il match non smette di regalare emozioni ai tifosi sugli spalti, con il rigore fischiato a favore dell'Inter per il fallo di Castillejo su Politano. Dal dischetto Lautaro Martinez calcia centrale per 1-3. Il definitivo 2-3 è firmato Musacchio che, da un'azione di calcio d'angolo, realizza il tap  in vincente. 

Sul finale di gara, Handanovic sfoggia una parata salva risultato su colpo di testa di Castillejo. A bordo campo scintille tra Kessie e Biglia, con i compagni della panchina che riportano la calma tra le parti.

Serie A, il Milan asfalta l'Empoli: 3-0 nel nome di Piatek

di PIERO CHIMENTI - Il Milan vince 3 a 0 contro l'Empoli allungando a otto la striscia positiva, che la porta a meno 1 dal terzo posto dell'Inter. Dopo un primo tempo a reti inviolate, il vantaggio rossonero arriva ad inizio ripresa al 49' con il solito Piatek che sfrutta al meglio il suggerimento centrale di Calhanoglu. Il raddoppio non si fa attendere ed arriva 2 minuti dopo con un pallonetto di Kessiè. Il game over al 67' con Castillejo che su suggerimento di Conti beffa Dragowski sul primo palo.

Decide Ronaldo: la Supercoppa è della Juve

(Getty)
di ANTONIO GAZZILLO - La Supercoppa italiana si tinge di bianconero. A Jeddah, in Arabia Saudita, è la Juventus ad aggiudicarsi il primo trofeo della stagione battendo il Milan e vendicando la sconfitta di due anni fa ai rigori proprio contro i rossoneri.

La finale si è rivelata davvero equilibrata che ha visto sfidarsi due squadre compatte che hanno concesso poco all'avversario.

Ci ha pensato però il fuoriclasse Cristiano Ronaldo a regalare alla sua squadra la vittoria del trofeo. Al 61' ha raccolto un preciso assist di Pjanic e ha trafitto di testa Donnarumma.

La partita degli uomini di Gattuso si è poi ulteriormente complicata al 74' a causa dell'espulsione di Kessie, decisa dall'arbitro grazie all'intervento del Var. Con questa vittoria la Juventus conferma la sua supremazia assoluta in Italia negli ultimi anni.

A Milano va in scena il rebus Higuain-Icardi

di PIERO CHIMENTI - Milano tiene il fiato sospeso per il destino dei bomber di Inter e Milan che rischia di essere lontano anche dalla Serie A. Il capitano nerazzurro, a cui è stata comminata una multa da 100 mila euro dalla società per essere arrivato in ritardo alla ripresa degli allenamenti, non ha ancora accettato per voce della moglie-agente Wanda Nara il rinnovo da circa 6,5 milioni a stagione con scadenza 2023. Dall'altra parte del Naviglio tiene banco invece la voglia di Higuain di provare l'esperienza al Chelsea sotto la guida di Sarri.

All'operazione però arriverebbe l'ok della Juventus solo se il club inglese acquistassi il Pepita a titolo definitivo. Il club bianconero guarda sempre a Londra per rafforzare il centrocampo, dando appuntamento agli agenti di Ramsey dopo la Supercoppa italiana in programma il prossimo 16 gennaio. Da Genova va in scena l'operazione nostalgia, con il ritorno di Gabbiadini alla Samp, mentre a Genova sono ad un passo i ritorni di Sturaro e Bertolacci.

Kalinic Bidone 2018


di PIERO CHIMENTI - Se Modric può vantarsi di aver conquistato il Pallone d'oro per essere stato il miglior giocatore in Europa, non può fare altrettanto Kalinic per aver vinto il Bidone 2018 come peggior giocatore della Serie A, nella scorsa stagione quando giocava nel Milan, succedendo a Gabigol che aveva conquistato tale riconoscimento nel 2017. L'attaccante croato è salito sul podio con il romanista Schick ed un altro ex rossonero, Andrè Silva.

Calciomercato: Milan e Fiorentina d'attacco

di PIERO CHIMENTI - Mancano ancora un paio di giorni all'apertura ufficiale del mercato di riparazione, ma le squadre di Serie A preparano in canna le prime mosse. La Fiorentina ha beffato il Milan per Muriel, che dovrebbe tornare in Italia con un prestito di 6 mesi, ma mancano ancora gli ultimi dettagli col Siviglia. Incassato il rifiuto del colombiano, i rossoneri starebbero virando su Gabbiani, che attualmente gioca in Premier col Southampton, ma non si esclude il clamoroso ritorno di Boateng, dati gli ottimi rapporti col Sassuolo, con cui si parla anche di Sensi. Tra le piccole si muove la Spal che si sarebbe assicurata fino a fine stagione le prestazioni di Viviano dallo Sporting Lisbona, mentre la Lazio avrebbe puntato per la fascia su Zappacosta del Chelsea.

Le italiane impegnate in Champions ed Europa League: i verdetti dei sorteggi

(getty)
Qualche giorno fa, precisamente lunedì scorso, si sono svolti a Nyon, in terra svizzera, i sorteggi degli ottavi di finale di Champions League e dei sedicesimi di Europa League. Ben 5 le italiane presenti tra le due competizioni, ovvero la Juventus, la Roma, il Napoli, la Lazio e l’Inter. Eliminato invece il Milan di Gennaro Gattuso, che lascia la seconda competizione europea più importante dopo aver perso 3 a 1 nell’ultimo turno contro l’Olympiakos.

La Juventus di Massimiliano Allegri, nonostante la sconfitta contro lo Young Boys, è riuscita a passare il proprio girone terminando al primo posto, davanti al Manchester United. Nonostante ciò, il sorteggio non è stato dei più benevoli in quanto i bianconeri agli ottavi dovranno affrontare l’Atletico Madrid, forse la più “temuta” delle seconde classificate. Gli uomini di Diego Pablo Simeone sono arrivati secondi, dietro al Borussia Dortmund, per via del pareggio all’ultima giornata in casa del Brugge. Gli spagnoli saranno un avversario scomodo, contando anche che la finale si giocherà al Wanda Metropolitan, casa dei Colchoneros. 

Sarà il Porto invece l’avversario agli ottavi di Champions League della Roma di Eusebio Di Francesco. I giallorossi, arrivati alle spalle del Real Madrid, hanno quindi evitato squadre più quotate come Bayern Monaco e Barcellona. Per la Roma sarà una possibilità di rivincita, visto che nel 2016 i portoghesi eliminarono gli italiani ai preliminari pareggiando 1 a 1 in terra lusitana e vincendo 3 a 0 allo Stadio Olimpico. 

Il Napoli di Carlo Ancelotti invece è retrocesso in Europa League per via del terzo posto in classifica. I partenopei sono arrivati terzi a causa della differenza reti minore rispetto al Liverpool di Jurgen Klopp. Una retrocessione amara per gli italiani, che dovevano solamente conquistare un punto nell’ultimo turno; fatale invece la sconfitta per 1 a 0 nella trasferta in casa del Liverpool. Nonostante ciò il Napoli potrà ambire a vincere l’Europa League ed ai sedicesimi di finale incontrerà gli svizzeri del Zurigo, arrivati secondi alle spalle del Bayer Leverkusen.
 

Retrocessione in Europa League anche per l’Inter di Luciano Spalletti. Anche i nerazzurri gettano all’aria la qualificazione agli ottavi nell’ultima partita disputata. A San Siro finisce 1 a 1 contro il PSV Eindhoven e differenza reti (negli scontri diretti) contro il Tottenham che condanna gli italiani. Ai sedicesimi di finale di Europa League per l’Inter ci sarà la sfida contro il Rapid Vienna, secondo nel girone dietro al Villarreal. La sfida di Europa League più complicata è capitata alla Lazio di Simone Inzaghi. I biancocelesti sono arrivati secondi dietro l’Eintracht Frankfurt e partivano in seconda fascia. L’urna di Nyon ha accoppiato la Lazio al Siviglia, vincitore del suo girone ma soprattutto grande protagonista delle scorse edizioni proprio nell’Europa League. 

Gli spagnoli hanno alzato il trofeo per tre anni consecutivi, dal 2014 al 2016. I sorteggi di Champions ed Europa League hanno alimentato la sete di “vittoria” per gli amanti delle scommesse. La retrocessione del Napoli viene considerata una sorta di “affare d’oro”, visto che ora i partenopei sono, insieme a Chelsea ed Arsenal tra le candidate ad alzare il trofeo a Baku, in Azerbaijan. Affascinante, ora ancor di più, la scommessa sulla Juventus in Champions League, che visto il sorteggio ha visto leggermente alzarsi la propria quota. In molto hanno deciso invece di puntare sul titolo di capocannoniere, con Lionel Messi in vantaggio su tutti nella massima competizione europea.

Indagini di mercato sul Milan e Inter col Genoa

di PIERO CHIMENTI - Clamorosa indiscrezione del Corriere della Sera sull'inchiesta che, nata a Genova, sarebbe stata trasferita alla Procura di Milano e che vedrebbe coinvolti l'ex ad Galliani e Thohir.

Secondo il sostituto procuratore, le accuse sarebbero di falso in bilancio per delle plusvalenze fatte nel 2013, per sistemare i conti fino al luglio 2017. Nello specifico le società meneghine avrebbero effettuato col Genoa uno scambio di un giocatore per parte. I due calciatori però non sarebbero mai 'saliti' in prima squadra, dopo essere stati ceduti a prezzi gonfiati.

La top 10 dei club più ricchi del mondo


La classifica dei club più ricchi del mondo varia di anno in anno, in base alle società che hanno le entrate economiche più alte. Vediamo insieme quali sono i 10 club più ricchi e su quale base si calcola questo bilancio.

La ricchezza dei club calcistici si basa su operazioni commerciali e su entrate di diverso tipo. La vendita dei biglietti e degli abbonamenti, ad esempio, è solo una delle voci di questo bilancio, ci sono poi le entrate che vanno sotto la voce “broadcasting”, ovvero quelle ottenute dalla vendita dei diritti televisivi delle partite. Inoltre, sappiamo bene come l’amore e la passione per la squadra del cuore porti anche ad acquistare gadget e altri oggetti del merchandising ufficiale e poi, naturalmente, ci sono anche le entrate dovute ai contratti con gli sponsor.

Per la stagione 2015/2016 compare una sola squadra italiana tra i 10 club più ricchi del mondo (e a breve vi diremo quale) ma se ci allontaniamo un po’ possiamo vedere che tra le prime 20 ne compaiono anche altre: il Milan, la squadra che ha come presidente onorario Silvio Berlusconi, è al 16 esimo posto; mentre la Roma di Spalletti è al 15esimo, sostituendo così il Napoli.

Al 19 esimo posto, al limite dell’area, troviamo la squadra del Meazza, l’Inter tanto cara a Marco Tronchetti Provera, il Vice Presidente esecutivo dello storico sponsor tecnico della squadra nerazzurra, ovvero Pirelli.

Ma vediamo adesso quali sono i Paperon de’ Paperoni del calcio, i 10 club che hanno avuto maggiori ricavi.

1) Manchester United (nome esteso Manchester United Football Club) è al primo posto con un fatturato di 689 milioni di Euro. Fondata nel 1878, è praticamente una delle squadre più trionfanti del calcio inglese e anche di quello internazionale: vanta infatti la vittoria di ben 65 trofei. Inoltre, è tra le 9 squadre al mondo ad aver vinto il campionato, la Coppa e la Champions League nella stessa stagione (impresa meglio conosciuta come “treble” o “tripletta”).

2) Il Barcellona si colloca al secondo posto con un’entrata di 620,2 milioni di Euro. Il Barça è una delle squadre spagnole a essere gestite dai soci, con un azionariato popolare a cui partecipano gli affezionati, senza alcuna distinzione politica, religiosa o geografica.

3) Il Real Madrid per ben undici anni ha mantenuto il primo posto di questa classifica. Attualmente la squadra di Ronaldo è al terzo posto con un guadagno di 620,1 milioni di Euro.

Come nel caso del Barcellona, sono i soci i proprietari del club e ogni quattro anni eleggono il presidente.

Abbiamo appena visto i primi 3 club più ricchi del mondo, ovvero quelli che hanno superato i 600 milioni di Euro di entrate. Proseguiamo con la nostra classica.

4) Il Bayern Monaco ha avuto 592 milioni di Euro. Nel 2015-2016 ha vinto la Coppa di Germania e durante la stagione successiva è stata allenata da Carlo Ancellotti, riuscendo a vincere anche la Supercoppa di Germania.

5) Il Manchester City (Manchester City Football Club Ltd) ha vinto quattro volte il campionato nazionale inglese, cinque volte la FA Cup e per lo stesso numero di volte è riuscita a portarsi a casa anche la Football League Cup e il Community Shield, oltre alla vittoria della Coppa delle Coppe.
Si colloca al terzo posto con un’entrata di 524,9 milioni di Euro.

6) Il Paris Saint-Germain, la squadra calcistica di Parigi con il maggior numero di tifosi e una delle più titolate tra le francesi, è al sesto posto di questa classifica con ricavo di 520,9 milioni di Euro. Nel settembre del 2000 il club calcistico parigino ha messo in atto una Fondazione che porta il suo nome per dare sostegno ai giovani con disagi sociali ed economici.

7) L’Arsenal, la società calcistica inglese con sede a Londra, è al settimo posto con 468,5 milioni di Euro. Questa squadra vanta numerosi tifosi in tutto il mondo ed è molto presente nella cultura popolare di massa: compare in diversi film, libri e anche in qualche canzone.

8) Il Chelsea, un’altra squadra calcistica inglese con sede a Londra ma non nell’omonimo quartiere, si colloca nella top 10 dei club più ricchi al mondo con 447, 4 milioni di Euro.

9) Il Liverpool è una delle squadre più titolate dell’Inghilterra, con ben 59 trofei ufficiali. Gli incassi sono stati di 403, 8 milioni di Euro.

10) Al decimo posto troviamo la Juventus, la prima squadra italiana a collocarsi nella top 10 dei club più ricchi del mondo. La squadra della famiglia Agnelli, vincitrice di 32 scudetti e 2 Coppia dei Campioni/UEFA Champions League (per citarne sono una piccola parte) chiude la decina con un ricavato di 341,1 milioni di Euro.

La classifica dei 20 club più ricchi del mondo si chiude con il Leicester, squadra vincitrice della Premiere League nella stagione 2015-2016, al tempo allenata da Claudio Ranieri, che per la prima volta compare nella rosa delle squadre più ricche del mondo.

Juve, hai visto che Pjanic? Milan in 10 e KO, ora il Napoli per i bianconeri

(Foto LAPRESSE)

di ALESSANDRO NARDELLI - Alla terza finalmente vittoria, questa la frase che potrebbe riassumere l'ennesima sfida stagionale tra la Juventus di Massimiliano Allegri, uscita con le pive nel sacco per ben due volte su tre, ed il Milan di Vincenzo Montella. Una gara che ha visto i fantasiosi e più lucidi bianconeri superare i comunque caparbi rossoneri, per 2-1, con reti di Dybala al 10' minuto su assist di Cuadrado, e di Pjanic al 21', su un perfetto calcio di punizione che non ha lasciato scampo a Donnarumma, per i padroni di casa, e di Bacca al 53' per gli ospiti, rimasti in 10 uomini dal 54' dopo l'esplusione per doppia ammonizione di Locatelli. Adesso la Vecchia Signora dovrà affrontare in semifinale il Napoli di Maurizio Sarri, vittorioso martedì contro la Fiorentina di Paulo Sousa.

Dopo l'esperimento riuscito contro la Lazio domenica scorsa, Allegri ha riproposto lo stesso modulo vincente, il 4-2-3-1 con gli stessi interpreti in mediana e in attacco, e, come unici cambi, l'inserimento di Neto in porta, di Barzagli come terzino e di Rugani come difensore centrale. Una tattica coraggiosa che ancora una volta ha premiato, con la Juventus totalmente padrona del campo per i primi 45 minuti di gioco, in cui sembrava aver messo in ghiaccio il match, con due gol pesantissimi, soprattutto il primo, di Dybala, fondamentale per scacciare gli incubi di Doha. Nella ripresa però, è venuto fuori anche il Milan, approfittando di un calo più mentale che fisico da parte degli uomini di Allegri, che potranno dirsi perfetti quando saranno in grado di gestirsi per tutto il match, vera pecca della squadra bianconera al momento.

Migliore in campo in assoluto Pjanic, un giocatore che pian piano si sta ritrovando, riuscendo a mettere in mostra il grandissimo talento che lo contraddistingue, ma che finora aveva quasi centellinato, mostrandosi discontinuo e decisivo principalmente su calcio di punizione. Nel suo nuovo ruolo da playmaker, dopo la grande prestazione contro la Lazio, il bosniaco si è ripetuto contro i rossoneri, portando in vantaggio la sua squadra sempre su calcio piazzato, un tiro perfetto che ha battuto Donnarumma, ma anche mostrandosi perfetto in cabina di regia, illuminando la scena con lanci precisi ed intelligenti. Ottima anche la prestazione di Dybala, che realizza la rete del vantaggio su assist di Cuadrado, senza sbagliare come accaduto in finale di SuperCoppa, gioca la solita partita da uomo ovunque, trequartista a volte anche regista avanzato, e, cosa non da poco, costringe Locatelli a commettere l'ingenuo fallo che gli costa l'espulsione.

La prossima sfida verrà disputata dai rossoneri questa domenica alle ore 15:00 al Mapei Stadium contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco e di Domenico Berardi.

Coppa Italia: La Juventus aspetta il Milan per il riscatto


di PIERO CHIMENTI - Allo Juventus Stadium andrà in scena il quarto di coppa italia tra Juventus-Milan, sotto la guida dell'arbitro Irrati. La Juventus potrà riscattarsi, dopo le sconfitte patite ai danni dei rossoneri in campionato ed in finale di Super coppa a Doha. Nello Stadium, i padroni di casa non hanno mai perso. L'unico mezzo passo falso risale al pareggio contro il Frosinone nel 2015.

In casa Milan c'è da rassenerare gli animi dopo i risultati poco incoraggianti in campionato, ultima è la sconfitta contro il Napoli. Il tecnico Montella ha deciso di non convocare Niang, distratto dalle voci di mercato per far posto a Deulofeu in attesa del transfert.

La Juventus cerca di raggiungere un altro record: essere l'unica squadra ad aver vinto la Coppa Italia tre volte consecutive. Gli allenatori pare abbiano deciso di schierare gli uomini con lo stesso modulo del 4-3-3, con la possibilità di dare spazio a qualche seconda linea, come Rincon e Pjaca per i padroni di casa ed Lapadula per l'attacco del Diavolo, mentre è ballottaggio tra Zapata-Paletta per affiancare Romagnoli al centro della difesa.

SERIE A. Kucka illude ma il Milan non completa la rimonta


di PIERO CHIMENTI - Il Napoli allontana il Milan dalla 'zona Champions', distanziato a 7 punti. I padroni di casa devono rinunciare agli squalificati Romagnoli e Locatelli, sostituiti rispettivamente da Gomez e Sosa. Il Napoli scioglie i dubbi in difesa, facendo giocare al centro della retroguardia Albiol in coppia con Tonelli, ed in avanti spazio all'attacco 'leggero'.

Per il Milan partenza choc. Dopo pochi minuti dal fischio di Rocchi, i rossoneri si trovano sotto col risultato, grazie ad un contropiede veloce finalizzato con un tiro a giro da Insigne. Dopo pochi minuti, ci si attende la reazione del Milan, ed invece arriva il raddoppio degli azzurri che all'8° minuto con Callejon in posizione defilata fa passare il pallone sotto le gambe di Donnarumma sembrato un pò incerto nell'occasione. Alla mezz'ora Mertens sfiora il terzo gol, ma la conclusione debole non preoccupa il giovane portiere. Quando i partenopei decidono di rallentare il ritmo di gioco, inizia a giocare il Diavolo, trovando la rete che riapre con Kucka bravo ad approfittare di un errore di Tonelli.

Nella ripresa il Milan cerca di colpire un Napoli rientrato dagli spogliatoi un pò svagato, ma Pasalic si dimostra poco preciso, prima sulla traversa con un colpo di testa, poi non riesce a servire Bacca con un filtrante in area. Montella prova in tutti i modi di alimentare la propulsione offensiva delle manovre d'attacco, con l'ingresso di Lapadula per uno spento Bacca e Niang, ma col passare dei minuti va sempre più scemando, fino al 95' in cui l'arbitro Rocchi decreta con triplice fischio la fine delle ostilità.

SERIE A: Incubo Torino, si fa rimontare il doppio vantaggio

(Foto ANSA)

di PIERO CHIMENTI - Allo stadio Gran Torino va in scena il Monday Night della prima giornata del girone di ritorno. Granata subito aggressivi, trovano il vantaggio al 21' con Belotti, bravo alla deviazione vincente su conclusione di Ljajic. Cinque minuti più tardi, è ancora il Toro a colpire, bravo a sfruttare l'immobilismo del Diavolo. Al 26' Benassi a siglare la marcatura che vale il 2-0, concludendo col tacco il passaggio di Iago Falque.

Al 30' Abate ferma fallosamente in area Barreca, per l'arbitro Tagliavento è calcio di rigore. Dal dischetto Ljajic, contro Donnarumma. La conclusione è centrale e il portierone rossonero, intuisce e respinge senza difficoltà, tenendo in partita i suoi. Si va così alla ripresa, con i padroni di casa, che cercano di essere reattivi come nel primo tempo. Al 55' il Milan, accorcia le distanze, approfittando, dell'abbassamento del ritmo del gioco. Bertolacci colpisce due volte a botta sicura in rete, su cui si oppone Hart, e solo la goal line technology, 'vede' il pallone varcare la linea di porta.

Al 59' è il Milan a godere di un calcio di rigore, per una trattenuta di Rossettini su Paletta, sugli sviluppi di calcio d'angolo. Dal dischetto c'è Bacca, che spiazza il portiere inglese, per il gol che vale il pareggio. La partita si riavviva, con le squadre alla caccia della vittoria. il tecnico Mihajolovic tenta il tutto per tutto, disegnando con i cambi una squadra offensiva. Il finale di gara, è buono per Romagnoli per farsi allontanare dal campo, per il fallo su Belotti che gli vale la seconda ammonizione.

Finisce 2-2 una gara emozionante, che ancora una volta hanno evidenziato i limiti caratteriali, oltre che tecnici del Toro, a cui non basta il cuore che vincere. Gli uomini di Montella invece possono sorridere, per un finale di gara in crescendo, ma deve fare i conti sabato sera delle assenze di Romagnoli e Locatelli, che salteranno la sfida contro il Napoli per squalifica.

Coppa Italia: Il Milan in rimonta sul Torino prenota un posto ai quarti


di PIERO CHIMENTI - Mister Montella fa rifiatare 5 titolari, con un centrocampo inedito con Bertolacci-Sosa e Kucka. In difesa riposa Romagnoli mentre l'attacco è sulle spalle di Lapadula. Il Torino lancia dal primo minuto Iturbe accanto a Belotti e Ljajic. Entrambe le squadre sono schierate col 4-3-3.

Il Torino, con la maglia bianca da trasferta, inizia bene pressando il Milan e collezionando calci d'angoli. Al 27' passa in vantaggio, con il passaggio di Iturbe per Belotti che può così battere il portiere. Dopo 2 minuti di recupero concessi dall'arbitro Russo, si conclude la prima frazione di gioco.

Nella ripresa si ripresenta un Milan più convinto dei suoi mezzi, formato dagli effettivi iniziali. Al 49' il portiere granata Hart si fa male dopo aver subito una tacchettata involontaria da Lapadula. Dopo un iniziale spavento, il portiere inglese può tornare a difendere i pali con una vistosa fasciatura. Al 62' i rossoneri trovano il pareggio con Kucka. Tutto nasce da una conclusione di Suso, respinta da Hart, su cui si avventa Bonaventura che ripropone il pallone al centro per il centrocampista slovacco che da posizione defilata sigla il gol del pareggio.

Tre minuti più tardi, i padroni di casa 'mettono la freccia' e passano in vantaggio con Bonaventura. il centrocampista bergamasco servito da Suso batte al volo l'estremo di difensore per il vantaggio del Milan, accompagnato dal boato del pubblico. All'84' è ancora Bonaventura ha tra i piedi il pallone che potrebbe chiudere l'incontro, ma tutto solo dinanzi al portiere calcia alto. Nei 7' di recupero, anche il bomber del Diavolo, si divora il gol della tranquillità; saltato il portiere, tira a colpo sicuro in porta trovando la respinta di Moretti.

L'ultima occasione Toro è nei piedi di Ljajic col calcio di punizione, bloccato in due tempi da Donnarumma. Finisce così l'incontro tra due squadre, che lunedì concederanno la replica, nella sfida di campionato che metterà in palio 3 punti.

Milan: i cinesi sono più vicini, ci sarà il closing anticipato


di Antonio Gazzillo - Così come l’altra squadra di Milano, anche il Milan si prepara a lasciare le redini della sua dirigenza all’altra parte del mondo, nelle mani di una potente cordata cinese, la Sino Europe Sports.

Il closing dell’operazione era previsto per Dicembre ma, per problemi di autorizzazioni, tutto è slittato al 3 Marzo. Questa data, però, non convince la potente società cinese, preoccupata dalle forti ed esigenti restrizioni delle autorità di Pechino. Infatti il governo potrebbe in poco tempo limitare l’esportazione di grossi capitali dalla Cina all’Europa. Per questo la SES sta accelerando per concludere tutte le operazioni tecniche entro la fine del mese, versare i 320 milioni mancanti nelle tasche della Fininvest, società proprietaria del Milan, e completare le trattative per il passaggio di proprietà entro la metà di Febbraio. Il closing anticipato è un’ottima notizia per la dirigenza rossonera, per scrivere finalmente la parola fine a questa estenuante situazione e sperare che il nuovo vento orientale porti la squadra alla posizione che le compete e alla vittoria di nuovi trofei.

Ovviamente l’operazione non avrà influenza sul mercato di Gennaio che, come è noto, si concluderà il 31, ma sarà un’importante rampa di lancio per grandi investimenti futuri nelle successive stagioni.