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Sundas, "Inter e Juventus grande calcio. Ma che Atalanta!"


MILANO - Ieri sera alla Scala del calcio sono scese in campo due ottime squadre, guidate da una incredibile voglia di vincere e dare spettacolo, e così è stato. In sintesi è stata questa la super sfida del campionato di Serie A tra Inter e Juventus. Alla guida, due allenatori molto preparati come Conte e Sarri, che esprimono un gran gioco oltre due rose fantastiche.

«La vittoria della Juventus per 1-2 – dice il procuratore sportivo Alessio Sundas - è solo una cornice, il campionato è ancora lungo e ci sono molte sfide davanti per entrambe. Un'osservazione veloce vorrei farla per l'Atalanta, che anche quest'anno si sta dimostrando una straordinaria realtà a discapito di molti scettici. Sono contento che il campionato di Serie A sta tornando ad essere avvincente come in passato. Sono convinto che quest’anno ci divertiremo».

Il Diavolo rinasce al Marassi: rimontato il Genoa 1-2

(credits: Ac Milan)
di PIERO CHIMENTI - Il Milan si porta a casa 3 punti, dopo aver vinto in rimonta contro il Genoa una partita nervosa fatta da 6 ammonizioni, 4 espulsioni condite da due calci di rigore, ma andiamo per ordine. Il Genoa passa in vantaggio su calcio di punizione di Shone, complice una papera di Reina che sostituisce l'infortunato Donnarumma, che manca la presa e fa scivolare la palla in rete.

Bisogna attendere il secondo tempo con la rivoluzione comandata da Giampaolo: fuori Piatek e Chalanouglu per Leao e Paquetà, per vedere la reazione rossonera che arriva al 51' con Theo Hernandez che si incunea in area e beffa Radu sul proprio palo. Al 57' l'occasione che cambia la partita, calcio di rigore per il Milan per il fallo di mano di Biraghi, entrato al posto di Criscito infortunato, ed espulsione per il terzino genoano. Al dischetto si presenta Kessié che non sbaglia per il 1-2.

La parità numerica viene ristabilita al 79' con l'espulsione di Calabria che ingenuamente abbatte Kouamé. Al 88' è ancora l'ivoriano a dare grattacapi per la difesa ospite, procurandosi il calcio di rigore su intervento di Reina che non prende il pallone e tocca il piede dell'avversario. Dal dischetto si presenta Schone che ipnotizzano dal portiere spagnolo si fa parare il penalty. Finisce 1-2 per una vittoria che dà ossigeno all'ambiente rossonero e fa muovere la classifica a 9 punti.

Modric manda like al Milan


di PIERO CHIMENTI - Luka Modric-Milan, un matrimonio difficile, ma non impossibile da realizzare. Lo fa capire il centrocampista croato, non convocato dal Real Madrid per l'amichevole contro il Strasburgo, che ha messo like su Instagram prima sul post della prima giornata di campionato di Serie A della prossima stagione, che vedrà il Diavolo impegnato contro l'Udinese, e poi sulla foto del 2011, che ha visto i rossoneri trionfare contro l'Inter nella Supercoppa italiana. Dopo le smentite di Via Aldo Rossi, non si sa ancora se Modric al Milan possa essere realtà o suggestione.

ICC: il gol dell'ex punisce un buon Milan

di PIERO CHIMENTI - Il Milan, nella sua seconda uscita nell'ICC, perde 1-0 contro il Benfica. Nel primo tempo, dopo un inizio in sordina, i rossoneri colgono il palo con una conclusione da fuori area di Calhanoglu. Suso nel nuovo ruolo di trequartista non disdegna le conclusioni ed ispira Piatek e Castillejo, con il portiere lusitano che salva il risultato. Il vantaggio delle aquile arriva al settantesimo su calcio d'angolo dove l'ex Taarabt trova la deviazione fortuita di Biglia su una sua conclusione dal limite dell'area.

Milan scatenato e la Juve prepara blitz Lukaku


di PIERO CHIMENTI - Il Milan cerca di lavorare a fare spenti e, dopo aver messo in stand by Correa dell'Atletico Madrid, in attesa di risolvere la grana Andrè Silva, pare chiuso un colpo in attacco col Lille per Rafael Lao, per una cifra che si aggirerebbe sui 35 milioni. Per la difesa si fa il nome di Duarte, dal Flamengo, che ha un valore di cartellino di 11 milioni. Chi saluta il Milan, dopo 10 anni è Cutrone, che è rientrato in Italia, dopo l'accordo del Milan con il Wolverhampton, per un'affare che è di 18 milioni.

Sempre dalla Premier, spunta la Juventus che si inserisce nell'affare Lukaku ed avrebbe offerto Dybala, per abbassare le pretese del Manchester United di 83,5 milioni di euro, che hanno 'spaventato' l'Inter, che deve risolvere la grana Icardi e Naingolaan, che non rientrano nei piani di Conte, col belga che avrebbe espresso il desiderio di tornare a Cagliari. Chi saluta i nerazzurri è Miranda, che vola in Cina al Jiangsu Suning, dove incontrerà Bale dal Real Madrid, che guadagnerà 22 milioni a stagione. Il Napoli in attesa di sbrogliare la situazione d James Rodriguez, che potrebbe rimsnere al Real, punta su Pepe del Lille con un'offerta da 60 milioni più Ounas.

Per De Ligt è l'ora delle firme

di PIERO CHIMENTI - Juventus e Ajax hanno raggiunto l'accordo per De Ligt, sulla base di 70-75 milioni. Mancano gli ultimi dettagli per giungere alle firme e quindi l'ufficialità. Sul fronte Inter, è invece ufficiale l'arrivo di Barella, che ha sottoscritto un contratto di 5 anni dal Cagliari, con la formula del prestito con obbligo di riscatto per 37 milioni di base fissa più 8 di bonus facilmente raggiungibili ed ulteriori 4 milioni di bonus più difficili. 

Brusco Stop dei nerazzurri su Lukaku, in quanto il Manchester United ha chiesto per il cartellino dell'attaccante belga 87 milioni di euro, cifra considerata eccessiva dai nerazzurri. Tra le alternative che si stanno sbagliando spunta il nome di Rebic che ha fatto un buon campionato in Bundesliga col Francoforte. Chi è attivo sul mercato è il Napoli , che sta limando gli ultimi dettagli per l'acquisto di Elmas, centrocampista classe '99 dal Fenerbahce e continua il pressing sul Real Madrid per James Rodriguez. 

La Roma si rifà la difesa dopo la partenza di Manolas. Mentre continuano le trattative con l'Atalanta per Mancini, i giallorossi hanno ricevuto l'ok da Alderweireld, difensore del Tottenham per cui si dovrebbe chiudere sui 10 milioni, dato che è vicino alla scadenza di contratto previsto per il 2020. Il Milan, attendendo di ufficializzare Penser, continua il corteggiamento per Veretout della Fiorentina, mettendo sul piatto un'offerta tra i 15 e 18 milioni di euro, senza contropartite tecniche, ma si attende la contromossa della Roma che incontrerà i dirigenti viola per riformulare l'offerta per il giocatore francese.

Il Milan piazza il terzo acquista: Bennacer

di PIERO CHIMENTI - Continua il rinnovamento del Milan che a centrocampo chiude l'acquisto di Bennacer dall'Empoli. L'accordo prevede una base di 16 mln con 2 mln di bonus. Dall'Inghilterra rimbalza una voce, che vorrebbe il Diavolo pronto ad uno scambio con lo Wolverhampton, che coinvolgerebbe il centrocampista Neves e André Silva, con un conguaglio a favore del club inglese, il tutto avverrebbe dietro la regia di Mendes. Nella Capitale la Lazio ha ufficializzato l'acquisto del difensore Vavro dal Copenaghen per una somma complessiva di 10,5 milioni, mentre dalla sponda giallorossa Petrachi, in conferenza stampa, sogna Higuain, per creare con Dzeko una coppia del gol ed è vicino all'acquisto del portiere del Betis Siviglia Pau Lopez, voluto da Fonseca per 25 milioni. 

Su Barella smentisce il suo possibile arrivo, in quanto il giovane avrebbe già scelto l'Inter, che nel frattempo deve guardarsi dal Barcellona che avrebbe puntato Lautaro Martinez. Il club nerazzurro, però, ha fatto capire che senza un'offerta da almeno 110 milioni non si siederà al tavolo delle trattative. La Juventus, dopo aver riabbracciato Buffon, si prepara all'assalto a De Ligt. L'olandese, ha già raggiunto l'accordo con i bianconeri su una base di 8 milioni più 4 di bonus, ma c'è ancora distanza con l'Ajax che non vuole scendere da una base di 75 milioni. Paratici ha fretta di chiudere per evitare ad altri club, come il Barcellona che tenta di inserirsi nella trattative. La settimana prossima potrebbero esserci interessanti novità.

Fair play finanziario condanna il Milan: rossoneri estromessi dall'Europa League


di PIERO CHIMENTI - La Uefa ha ufficialmente estromesso il Milan dall'Europa League 2019/2020 a causa del mancato rispetto dei vincoli del fair play finanziario per le stagioni 2015-2017 e 2016-2018. Esultano Roma e Torino, che parteciperanno alla seconda competizione europea, la prima passando direttamente alla fase a gironi, la seconda dai preliminari.

Serie A: Kessiè rilancia la corsa Champions del Milan

(credits: Ac Milan)
di PIERO CHIMENTI - Il Milan ritrova a San Siro i tre punti che ridanno ossigeno per la corsa alla Champions League. Il Milan scende in campo bloccato, salvato dalla capitolazione da Reina che salva il risultato su conclusione di immobile, bomber laziale che sul finire del primo tempo centra un palo su suggerimento di Luis Alberto. 

Nella ripresa l'assetto delle squadre non cambia, con il Milan che deve rinunciare a Romagnoli e Calabria, entrambi infortunati, con l'ingresso di Laxalt e Zapata; al 76' il Var salva la Lazio, annullando un rigore fischiato da Rocchi su contatto col braccio di Acerbi sul cross di Calhanoglu, mentre al 79' l'arbitro Rocchi non può non decretare il penalty per una spinta in area di Durmisi su Musacchio. Sul dischetto Kessiè è letale, battendo Strskosha per lo 1-0, che permette ai rossoneri di mantenere il 4°posto a +2 dalla Roma.

Serie A: papera di Donnarumma condanna il Milan

di PIERO CHIMENTI - Il Milan, con Kessiè in panchina, stecca al Marassi contro la Sampdoria, nel turno dopo gli impegni della Nazionale. A condannare i rossoneri è una papera di Donnarumma, che nel primo minuto di gioco sbaglia l'appoggio su retropassaggio di Romagnoli, propiziando il vantaggio di Defrel. Tra le fila rossonere l'unico a creare qualche problema ad Audero è Suso, con conclusioni velenose. 

Nella ripresa la Samp si preoccupa più a gestire e trova la traversa al 72' con Quagliarella, la cui conclusione ha trovato la deviazione di Musacchio. Sul finale di gara, il Milan reclama il rigore per un presunto fallo in area di Murru su Piantek, ma l'arbitro Orsato ritiene che sia tutto regolare.

Serie A: nel derby delle emozioni il Milan si deve piegare all'Inter

(credits: Fc Inter)
di PIERO CHIMENTI - L'Inter espugna San Siro con la vittoria nel derby per 2 a 3, conquistando il verso posto in classifica ai danni dei cugini rossoneri. Pronti via: l'Inter passa in vantaggio dopo appena tre minuti con Vecino che, su assist di Lautario Martinez, scarica il pallone in rete. 

Nella ripresa sono ancora i nerazzurri a trovare la via del gol con De Vrij, che da calcio d'angolo al 51' di Positano incorna di testa per lo 0 a 2. Pochi minuti più tardi il Milan accorcia le distanze con Bakayoko bravo a trasformare in rete il cross su punizione di Calhanoglu al 57'. 

Il match non smette di regalare emozioni ai tifosi sugli spalti, con il rigore fischiato a favore dell'Inter per il fallo di Castillejo su Politano. Dal dischetto Lautaro Martinez calcia centrale per 1-3. Il definitivo 2-3 è firmato Musacchio che, da un'azione di calcio d'angolo, realizza il tap  in vincente. 

Sul finale di gara, Handanovic sfoggia una parata salva risultato su colpo di testa di Castillejo. A bordo campo scintille tra Kessie e Biglia, con i compagni della panchina che riportano la calma tra le parti.

Serie A, il Milan asfalta l'Empoli: 3-0 nel nome di Piatek

di PIERO CHIMENTI - Il Milan vince 3 a 0 contro l'Empoli allungando a otto la striscia positiva, che la porta a meno 1 dal terzo posto dell'Inter. Dopo un primo tempo a reti inviolate, il vantaggio rossonero arriva ad inizio ripresa al 49' con il solito Piatek che sfrutta al meglio il suggerimento centrale di Calhanoglu. Il raddoppio non si fa attendere ed arriva 2 minuti dopo con un pallonetto di Kessiè. Il game over al 67' con Castillejo che su suggerimento di Conti beffa Dragowski sul primo palo.

Decide Ronaldo: la Supercoppa è della Juve

(Getty)
di ANTONIO GAZZILLO - La Supercoppa italiana si tinge di bianconero. A Jeddah, in Arabia Saudita, è la Juventus ad aggiudicarsi il primo trofeo della stagione battendo il Milan e vendicando la sconfitta di due anni fa ai rigori proprio contro i rossoneri.

La finale si è rivelata davvero equilibrata che ha visto sfidarsi due squadre compatte che hanno concesso poco all'avversario.

Ci ha pensato però il fuoriclasse Cristiano Ronaldo a regalare alla sua squadra la vittoria del trofeo. Al 61' ha raccolto un preciso assist di Pjanic e ha trafitto di testa Donnarumma.

La partita degli uomini di Gattuso si è poi ulteriormente complicata al 74' a causa dell'espulsione di Kessie, decisa dall'arbitro grazie all'intervento del Var. Con questa vittoria la Juventus conferma la sua supremazia assoluta in Italia negli ultimi anni.

A Milano va in scena il rebus Higuain-Icardi

di PIERO CHIMENTI - Milano tiene il fiato sospeso per il destino dei bomber di Inter e Milan che rischia di essere lontano anche dalla Serie A. Il capitano nerazzurro, a cui è stata comminata una multa da 100 mila euro dalla società per essere arrivato in ritardo alla ripresa degli allenamenti, non ha ancora accettato per voce della moglie-agente Wanda Nara il rinnovo da circa 6,5 milioni a stagione con scadenza 2023. Dall'altra parte del Naviglio tiene banco invece la voglia di Higuain di provare l'esperienza al Chelsea sotto la guida di Sarri.

All'operazione però arriverebbe l'ok della Juventus solo se il club inglese acquistassi il Pepita a titolo definitivo. Il club bianconero guarda sempre a Londra per rafforzare il centrocampo, dando appuntamento agli agenti di Ramsey dopo la Supercoppa italiana in programma il prossimo 16 gennaio. Da Genova va in scena l'operazione nostalgia, con il ritorno di Gabbiadini alla Samp, mentre a Genova sono ad un passo i ritorni di Sturaro e Bertolacci.

Kalinic Bidone 2018


di PIERO CHIMENTI - Se Modric può vantarsi di aver conquistato il Pallone d'oro per essere stato il miglior giocatore in Europa, non può fare altrettanto Kalinic per aver vinto il Bidone 2018 come peggior giocatore della Serie A, nella scorsa stagione quando giocava nel Milan, succedendo a Gabigol che aveva conquistato tale riconoscimento nel 2017. L'attaccante croato è salito sul podio con il romanista Schick ed un altro ex rossonero, Andrè Silva.

Calciomercato: Milan e Fiorentina d'attacco

di PIERO CHIMENTI - Mancano ancora un paio di giorni all'apertura ufficiale del mercato di riparazione, ma le squadre di Serie A preparano in canna le prime mosse. La Fiorentina ha beffato il Milan per Muriel, che dovrebbe tornare in Italia con un prestito di 6 mesi, ma mancano ancora gli ultimi dettagli col Siviglia. Incassato il rifiuto del colombiano, i rossoneri starebbero virando su Gabbiani, che attualmente gioca in Premier col Southampton, ma non si esclude il clamoroso ritorno di Boateng, dati gli ottimi rapporti col Sassuolo, con cui si parla anche di Sensi. Tra le piccole si muove la Spal che si sarebbe assicurata fino a fine stagione le prestazioni di Viviano dallo Sporting Lisbona, mentre la Lazio avrebbe puntato per la fascia su Zappacosta del Chelsea.

Le italiane impegnate in Champions ed Europa League: i verdetti dei sorteggi

(getty)
Qualche giorno fa, precisamente lunedì scorso, si sono svolti a Nyon, in terra svizzera, i sorteggi degli ottavi di finale di Champions League e dei sedicesimi di Europa League. Ben 5 le italiane presenti tra le due competizioni, ovvero la Juventus, la Roma, il Napoli, la Lazio e l’Inter. Eliminato invece il Milan di Gennaro Gattuso, che lascia la seconda competizione europea più importante dopo aver perso 3 a 1 nell’ultimo turno contro l’Olympiakos.

La Juventus di Massimiliano Allegri, nonostante la sconfitta contro lo Young Boys, è riuscita a passare il proprio girone terminando al primo posto, davanti al Manchester United. Nonostante ciò, il sorteggio non è stato dei più benevoli in quanto i bianconeri agli ottavi dovranno affrontare l’Atletico Madrid, forse la più “temuta” delle seconde classificate. Gli uomini di Diego Pablo Simeone sono arrivati secondi, dietro al Borussia Dortmund, per via del pareggio all’ultima giornata in casa del Brugge. Gli spagnoli saranno un avversario scomodo, contando anche che la finale si giocherà al Wanda Metropolitan, casa dei Colchoneros. 

Sarà il Porto invece l’avversario agli ottavi di Champions League della Roma di Eusebio Di Francesco. I giallorossi, arrivati alle spalle del Real Madrid, hanno quindi evitato squadre più quotate come Bayern Monaco e Barcellona. Per la Roma sarà una possibilità di rivincita, visto che nel 2016 i portoghesi eliminarono gli italiani ai preliminari pareggiando 1 a 1 in terra lusitana e vincendo 3 a 0 allo Stadio Olimpico. 

Il Napoli di Carlo Ancelotti invece è retrocesso in Europa League per via del terzo posto in classifica. I partenopei sono arrivati terzi a causa della differenza reti minore rispetto al Liverpool di Jurgen Klopp. Una retrocessione amara per gli italiani, che dovevano solamente conquistare un punto nell’ultimo turno; fatale invece la sconfitta per 1 a 0 nella trasferta in casa del Liverpool. Nonostante ciò il Napoli potrà ambire a vincere l’Europa League ed ai sedicesimi di finale incontrerà gli svizzeri del Zurigo, arrivati secondi alle spalle del Bayer Leverkusen.
 

Retrocessione in Europa League anche per l’Inter di Luciano Spalletti. Anche i nerazzurri gettano all’aria la qualificazione agli ottavi nell’ultima partita disputata. A San Siro finisce 1 a 1 contro il PSV Eindhoven e differenza reti (negli scontri diretti) contro il Tottenham che condanna gli italiani. Ai sedicesimi di finale di Europa League per l’Inter ci sarà la sfida contro il Rapid Vienna, secondo nel girone dietro al Villarreal. La sfida di Europa League più complicata è capitata alla Lazio di Simone Inzaghi. I biancocelesti sono arrivati secondi dietro l’Eintracht Frankfurt e partivano in seconda fascia. L’urna di Nyon ha accoppiato la Lazio al Siviglia, vincitore del suo girone ma soprattutto grande protagonista delle scorse edizioni proprio nell’Europa League. 

Gli spagnoli hanno alzato il trofeo per tre anni consecutivi, dal 2014 al 2016. I sorteggi di Champions ed Europa League hanno alimentato la sete di “vittoria” per gli amanti delle scommesse. La retrocessione del Napoli viene considerata una sorta di “affare d’oro”, visto che ora i partenopei sono, insieme a Chelsea ed Arsenal tra le candidate ad alzare il trofeo a Baku, in Azerbaijan. Affascinante, ora ancor di più, la scommessa sulla Juventus in Champions League, che visto il sorteggio ha visto leggermente alzarsi la propria quota. In molto hanno deciso invece di puntare sul titolo di capocannoniere, con Lionel Messi in vantaggio su tutti nella massima competizione europea.

Indagini di mercato sul Milan e Inter col Genoa

di PIERO CHIMENTI - Clamorosa indiscrezione del Corriere della Sera sull'inchiesta che, nata a Genova, sarebbe stata trasferita alla Procura di Milano e che vedrebbe coinvolti l'ex ad Galliani e Thohir.

Secondo il sostituto procuratore, le accuse sarebbero di falso in bilancio per delle plusvalenze fatte nel 2013, per sistemare i conti fino al luglio 2017. Nello specifico le società meneghine avrebbero effettuato col Genoa uno scambio di un giocatore per parte. I due calciatori però non sarebbero mai 'saliti' in prima squadra, dopo essere stati ceduti a prezzi gonfiati.

La top 10 dei club più ricchi del mondo


La classifica dei club più ricchi del mondo varia di anno in anno, in base alle società che hanno le entrate economiche più alte. Vediamo insieme quali sono i 10 club più ricchi e su quale base si calcola questo bilancio.

La ricchezza dei club calcistici si basa su operazioni commerciali e su entrate di diverso tipo. La vendita dei biglietti e degli abbonamenti, ad esempio, è solo una delle voci di questo bilancio, ci sono poi le entrate che vanno sotto la voce “broadcasting”, ovvero quelle ottenute dalla vendita dei diritti televisivi delle partite. Inoltre, sappiamo bene come l’amore e la passione per la squadra del cuore porti anche ad acquistare gadget e altri oggetti del merchandising ufficiale e poi, naturalmente, ci sono anche le entrate dovute ai contratti con gli sponsor.

Per la stagione 2015/2016 compare una sola squadra italiana tra i 10 club più ricchi del mondo (e a breve vi diremo quale) ma se ci allontaniamo un po’ possiamo vedere che tra le prime 20 ne compaiono anche altre: il Milan, la squadra che ha come presidente onorario Silvio Berlusconi, è al 16 esimo posto; mentre la Roma di Spalletti è al 15esimo, sostituendo così il Napoli.

Al 19 esimo posto, al limite dell’area, troviamo la squadra del Meazza, l’Inter tanto cara a Marco Tronchetti Provera, il Vice Presidente esecutivo dello storico sponsor tecnico della squadra nerazzurra, ovvero Pirelli.

Ma vediamo adesso quali sono i Paperon de’ Paperoni del calcio, i 10 club che hanno avuto maggiori ricavi.

1) Manchester United (nome esteso Manchester United Football Club) è al primo posto con un fatturato di 689 milioni di Euro. Fondata nel 1878, è praticamente una delle squadre più trionfanti del calcio inglese e anche di quello internazionale: vanta infatti la vittoria di ben 65 trofei. Inoltre, è tra le 9 squadre al mondo ad aver vinto il campionato, la Coppa e la Champions League nella stessa stagione (impresa meglio conosciuta come “treble” o “tripletta”).

2) Il Barcellona si colloca al secondo posto con un’entrata di 620,2 milioni di Euro. Il Barça è una delle squadre spagnole a essere gestite dai soci, con un azionariato popolare a cui partecipano gli affezionati, senza alcuna distinzione politica, religiosa o geografica.

3) Il Real Madrid per ben undici anni ha mantenuto il primo posto di questa classifica. Attualmente la squadra di Ronaldo è al terzo posto con un guadagno di 620,1 milioni di Euro.

Come nel caso del Barcellona, sono i soci i proprietari del club e ogni quattro anni eleggono il presidente.

Abbiamo appena visto i primi 3 club più ricchi del mondo, ovvero quelli che hanno superato i 600 milioni di Euro di entrate. Proseguiamo con la nostra classica.

4) Il Bayern Monaco ha avuto 592 milioni di Euro. Nel 2015-2016 ha vinto la Coppa di Germania e durante la stagione successiva è stata allenata da Carlo Ancellotti, riuscendo a vincere anche la Supercoppa di Germania.

5) Il Manchester City (Manchester City Football Club Ltd) ha vinto quattro volte il campionato nazionale inglese, cinque volte la FA Cup e per lo stesso numero di volte è riuscita a portarsi a casa anche la Football League Cup e il Community Shield, oltre alla vittoria della Coppa delle Coppe.
Si colloca al terzo posto con un’entrata di 524,9 milioni di Euro.

6) Il Paris Saint-Germain, la squadra calcistica di Parigi con il maggior numero di tifosi e una delle più titolate tra le francesi, è al sesto posto di questa classifica con ricavo di 520,9 milioni di Euro. Nel settembre del 2000 il club calcistico parigino ha messo in atto una Fondazione che porta il suo nome per dare sostegno ai giovani con disagi sociali ed economici.

7) L’Arsenal, la società calcistica inglese con sede a Londra, è al settimo posto con 468,5 milioni di Euro. Questa squadra vanta numerosi tifosi in tutto il mondo ed è molto presente nella cultura popolare di massa: compare in diversi film, libri e anche in qualche canzone.

8) Il Chelsea, un’altra squadra calcistica inglese con sede a Londra ma non nell’omonimo quartiere, si colloca nella top 10 dei club più ricchi al mondo con 447, 4 milioni di Euro.

9) Il Liverpool è una delle squadre più titolate dell’Inghilterra, con ben 59 trofei ufficiali. Gli incassi sono stati di 403, 8 milioni di Euro.

10) Al decimo posto troviamo la Juventus, la prima squadra italiana a collocarsi nella top 10 dei club più ricchi del mondo. La squadra della famiglia Agnelli, vincitrice di 32 scudetti e 2 Coppia dei Campioni/UEFA Champions League (per citarne sono una piccola parte) chiude la decina con un ricavato di 341,1 milioni di Euro.

La classifica dei 20 club più ricchi del mondo si chiude con il Leicester, squadra vincitrice della Premiere League nella stagione 2015-2016, al tempo allenata da Claudio Ranieri, che per la prima volta compare nella rosa delle squadre più ricche del mondo.

Juve, hai visto che Pjanic? Milan in 10 e KO, ora il Napoli per i bianconeri

(Foto LAPRESSE)

di ALESSANDRO NARDELLI - Alla terza finalmente vittoria, questa la frase che potrebbe riassumere l'ennesima sfida stagionale tra la Juventus di Massimiliano Allegri, uscita con le pive nel sacco per ben due volte su tre, ed il Milan di Vincenzo Montella. Una gara che ha visto i fantasiosi e più lucidi bianconeri superare i comunque caparbi rossoneri, per 2-1, con reti di Dybala al 10' minuto su assist di Cuadrado, e di Pjanic al 21', su un perfetto calcio di punizione che non ha lasciato scampo a Donnarumma, per i padroni di casa, e di Bacca al 53' per gli ospiti, rimasti in 10 uomini dal 54' dopo l'esplusione per doppia ammonizione di Locatelli. Adesso la Vecchia Signora dovrà affrontare in semifinale il Napoli di Maurizio Sarri, vittorioso martedì contro la Fiorentina di Paulo Sousa.

Dopo l'esperimento riuscito contro la Lazio domenica scorsa, Allegri ha riproposto lo stesso modulo vincente, il 4-2-3-1 con gli stessi interpreti in mediana e in attacco, e, come unici cambi, l'inserimento di Neto in porta, di Barzagli come terzino e di Rugani come difensore centrale. Una tattica coraggiosa che ancora una volta ha premiato, con la Juventus totalmente padrona del campo per i primi 45 minuti di gioco, in cui sembrava aver messo in ghiaccio il match, con due gol pesantissimi, soprattutto il primo, di Dybala, fondamentale per scacciare gli incubi di Doha. Nella ripresa però, è venuto fuori anche il Milan, approfittando di un calo più mentale che fisico da parte degli uomini di Allegri, che potranno dirsi perfetti quando saranno in grado di gestirsi per tutto il match, vera pecca della squadra bianconera al momento.

Migliore in campo in assoluto Pjanic, un giocatore che pian piano si sta ritrovando, riuscendo a mettere in mostra il grandissimo talento che lo contraddistingue, ma che finora aveva quasi centellinato, mostrandosi discontinuo e decisivo principalmente su calcio di punizione. Nel suo nuovo ruolo da playmaker, dopo la grande prestazione contro la Lazio, il bosniaco si è ripetuto contro i rossoneri, portando in vantaggio la sua squadra sempre su calcio piazzato, un tiro perfetto che ha battuto Donnarumma, ma anche mostrandosi perfetto in cabina di regia, illuminando la scena con lanci precisi ed intelligenti. Ottima anche la prestazione di Dybala, che realizza la rete del vantaggio su assist di Cuadrado, senza sbagliare come accaduto in finale di SuperCoppa, gioca la solita partita da uomo ovunque, trequartista a volte anche regista avanzato, e, cosa non da poco, costringe Locatelli a commettere l'ingenuo fallo che gli costa l'espulsione.

La prossima sfida verrà disputata dai rossoneri questa domenica alle ore 15:00 al Mapei Stadium contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco e di Domenico Berardi.