Serie D: il Cerignola il Taranto il Bitonto e l’Andria vincono, l’Altamura pareggia, il Nardò e il Fasano perdono

di FRANCESCO LOIACONO - Turno con molte soddisfazioni il secondo di ritorno per le squadre pugliesi del campionato di serie D girone H. Il Cerignola ha vinto 2-1 a Sorrento. Nel secondo tempo sono passati in vantaggio i campani con De Angelis su rigore dato per un fallo di Di Cecco sullo stesso De Angelis. I pugliesi hanno pareggiato con Loiodice su rigore concesso per un fallo di Todisco sullo stesso Loiodice. Il Cerignola è andato di nuovo in gol con Lattanzio di testa. Il Cerignola è secondo con 40 punti.

Il Taranto ha vinto 2-0 in casa con la Sarnese. Nel primo tempo in rete gli jonici con D’Agostino di destro. Hanno raddoppiato con Esposito, tiro di sinistro. Il Taranto è terzo a quota 36. Il Bitonto ha vinto 3-1 in trasferta col Pomigliano. Nel primo tempo in vantaggio i pugliesi con Fiorentino su punizione da fuori area. Nella ripresa hanno raddoppiato con Patierno di sinistro. Terzo gol ancora di Patierno di destro. I campani hanno segnato con Savarise, tiro rasoterra. Il Bitonto è quarto a 30 punti.

L’Andria ha vinto 1-0 a Nardò nel derby pugliese. Decisivo per i biancazzurri il gol realizzato nel secondo tempo da Piperis di testa. L’Andria è quinta con 29 punti, il Nardò decimo a 25. Nell’altro derby pugliese l’Altamura ha pareggiato 1-1 a Gravina. Nel secondo tempo in vantaggio l’Altamura con Montemurro, mezza rovesciata al volo. Il Gravina ha pareggiato con Bellomonte di destro. L’Altamura è settima a 29, il Gravina tredicesimo a 21 punti.

Il Fasano ha perso 3-2 in trasferta col Gelbison. Nel primo tempo in gol i pugliesi con Ganci, tiro da fuori area. I campani hanno pareggiato con Uliano su punizione. Sono passati in vantaggio con Mejri di destro. Hanno segnato il terzo gol con Rossi di sinistro. Nel secondo tempo il Fasano ha realizzato con l’argentino Montaldi su rigore dato per un fallo di De Cosmi su Richella. Il Fasano è ottavo a quota 28.

Serie A calcio donne: la Pink Bari vince 3-1 a Bitetto contro il Chievo Verona

di FRANCESCO LOIACONO - Nella seconda giornata di ritorno della serie A di calcio donne la Pink Bari ha vinto 3-1 a Bitetto contro il Chievo Verona. Nel primo tempo al 9’ in vantaggio le pugliesi con l’olandese Corina Luijks di destro. Al 10’ le venete hanno pareggiato con la Tarenzi, tiro di sinistro da fuori area. Al 13’ la squadra di Roberto D’Ermilio è andata di nuovo in gol con la spagnola Paloma Lazaro di testa. La Pink ha insistito. Un tiro di Erika Santoro è stato respinto con le mani dalla portiera Raicu. Il Chievo Verona in contropiede. Rapida azione della Tarenzi, pronta a salvarsi con i pugni la portiera Roberta Aprile.

Nel secondo tempo le baresi propositive. Un tiro di Francesca Pittaccio ha centrato la traversa. Al 91’ Paloma Lazaro di testa ha segnato il terzo gol per le pugliesi. Importante successo della Pink Bari. E’ penultima in classifica con 7 punti. Dopo la sosta per due amichevoli dell’Italia, il 26 gennaio le baresi giocheranno di nuovo a Bitetto con la Fiorentina. Le toscane hanno vinto 4-0 in casa col Milan.

Calcio. Balata: "Il razzismo è odioso: serve maggiore rigore"

ROMA - "E' un fenomeno odioso, che va affrontato con maggior rigore. Quando non si gioca una partita o si cancella un evento sportivo per colpa di un gruppo di idioti è sempre una sconfitta" ha dichiarato il presidente della Lega B, Mauro Balata, parlando ai microfoni de 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento dei recenti episodi di razzismo sugli spalti.

"Al prossimo Consiglio Federale, Gravina presenterà un pacchetto di norme nuove per contrastare un fenomeno che sta dettando sempre più allarme. Dobbiamo cercare di trovare - prosegue - delle soluzioni per cercare questi personaggi e far sì che rispondano a titolo personale di comportamenti inaccettabili e inammissibili, frutto spesso di ignoranza e cattivo esempio. Sarebbe necessaria la creazione di un osservatorio che ci consenta di intervenire con tempestività, dando un maggiore ausilio alle società affinché possano superare l'istituto della responsabilità oggettiva. Il problema è soprattutto di natura culturale, e potrebbe rivelarsi un'arma vincente l'introduzione di pene pecuniarie.  E' un tema su cui siamo sul pezzo da tempo, su fenomeni di violenza che accadono fuori dallo stadio e usano come pretesto l'evento sportivo. La nostra idea è intervenire sulla legge numero 401 del 1989 (Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa) e strutturare norme che aggravino le sanzioni di chi compie questi reati, che lo scorso 26 dicembre hanno prodotto un morto. Poi si può intervenire innalzando le pene per chi viola il Daspo. La Var in B dai prossimi play-off? Abbiamo già studi approfonditi, ne stiamo realizzando un altro, e ci sono dei problemi legati ai protocolli Ifab. Ne parlerò con il presidente Nicchi, è una mia battaglia: il Var è uno strumento importantissimo. La tecnologia è imprescindibile in ogni settore, anche nella giustizia sportiva. Stiamo facendo di tutto per riuscirci", conclude Balata.

Serie B: il Padova acquista Calvano, il Palermo interessato all’argentino Cucchi

di FRANCESCO LOIACONO - Il Padova ha acquistato in prestito il centrocampista Calvano dal Verona. E’ interessato all’esterno Longhi del Venezia. Il capolista Palermo cerca l’attaccante argentino Cucchi del Gimnasia Mendoza. Il Venezia potrebbe tesserare la punta Rossi dalla Lazio. L’Ascoli avrebbe contattato la Cremonese per il trequartista Castagnetti, e il Rigas per mettere a disposizione del tecnico Vivarini l’attaccante Cvetkovs.

Il Verona, quarto con 30 punti, vorrebbe rinforzare il centrocampo con Faraoni del Crotone. La Salernitana potrebbe aprire una trattativa con la Ternana per il centravanti Montalto. La Cremonese, il cui obiettivo è la salvezza,cercherà di ingaggiare l’attaccante Daniel Ciofani dal Frosinone. Il Brescia, secondo a quota 32 sarebbe molto vicino a Calaiò, attaccante del Parma.

Calcio. Capello: "I giocatori dovrebbero sedersi in campo nel caso di cori razzisti"

ROMA - "I giocatori dovrebbero sedersi in campo, senza per questo subire delle sanzioni: così si aiuterebbe il pubblico sano e quelli che fanno i buu potrebbero smettere e vergognarsi di quello che stanno facendo" ha dichiarato Fabio Capello, ai microfoni di Radio anch'io Sport su Rai Radio 1, ribadendo la sua 'ricetta' nel caso di cori razzisti durante una partita.

"L'Italia è l'unico posto dove gli ultras comandano e i giocatori vanno a salutarli sotto la curva: l'85-90% dei tifosi è importante, non questi signori con striscioni, slogan e troppi poteri ottenuti dalle società. Mancini ha fatto un buon lavoro, mettendo dei talenti nuovi, che hanno velocità e personalità per far sì che la nostra Nazionale torni a quei livelli dove è sempre stata. Ci vuole un po' più di coraggio e ora sembra che il coraggio sia arrivato, permettendo ai giovani di mettersi in evidenza. Il ricorso per lo scudetto del 2006? Mi sembra una cosa giusta, è comico sia stato assegnato all'Inter, che arrivò terza ed era anch'essa indagata. Guido Rossi decise molto frettolosamente perché avevamo bisogno di una squadra che giocasse in Champions. Fu una cosa ingiusta, le regole non furono rispettare e la giustizia sportiva non ha potuto indagare a fondo. La mia sensazione è che Higuain voglia andare da un'allenatore che lo conosce bene e che secondo lui sia capace di mette in evidenza i pregi che ha. Gonzalo deve ritrovare serenità, forse è anche a causa di queste voci sul Chelsea che si è un po' perso. Se poi cominciamo a discuterlo, allora il calcio è finito: in tutte le squadre in cui ha giocato, ha dimostrato di essere un super bomber e un grandissimo giocatore. Gli è rimasto dentro quel rigore sbagliato con la Juve, da quel momento non è stato più lui. Ha perso quella intensità stando più lontano dalla porta, speriamo per il Milan che torni ad essere l'Higuain che tutti conosciamo. Fisicamente ha avuto un calo ma ha qualità importanti e l'intelligenza tattica per farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. Cutrone? Sta facendo bene e ha grande vivacità in area di rigore, ma credo che Higuain abbia qualcosa in più e qualità tecniche superiori. Se Gonzalo è così svogliato in campo no va bene per il Milan, ma l'Higuain determinato in campo fa la differenza rispetto a Morata. Se la Juve ha rinunciato a Morata per prendere Higuain ci sarà un motivo, il club bianconero ha l'occhio lungo. Si deve parlare con  Gonzalo e dirgli: 'Cosa vuoi fare?'. Morata è un buon giocatore ma al Chelsea Sarri non lo fa giocare".

Coppa Italia, Napoli-Sassuolo 2-0: gli azzurri conquistano i quarti e il Milan

di STELLA DIBENEDETTO - Il Napoli non sbaglia e, nella gara unica degli ottavi di finale di Coppia Italia supera il Sassuolo 20- grazie alle reti di Milik e Ruiz e conquista il pass per i quarti di finale dove incontrerà il Milan. Una gara difficile per gli uomini di Ancelotti contro un Sassuolo ostico che ha messo più volte in difficoltà gli avversari. Il Napoli, però, è stato bravo a non scoprirsi più del necessario e a colpire nel momento giusto.

Ancelotti non ha sottovalutato l'impegno così come i suoi uomini che hanno subito dimostrato di voler la qualificazione ai quarti e di non voler regalare nulla agli avversari. La rete del vantaggio azzurro arriva al 15' ed è il frutto di un'accelerazione di Insigne: Milik, però, cinico e al posto giusto, non ha perso tempo ne ribattere a rete la respinta corta di Pegolo. Nonostante lo svantaggio, però, il Sassuolo non si è arreso e ha immediatamente reagito trovando anche il gol con Locatelli, poi annullato dal VAR perché viziato da un tocco di mano. Il primo tempo, molto equilibrato, così, si chiude con i vantaggio azzurro. Nella ripresa, il Napoli abbassa i ritmi e aspetta che a scoprirsi sia il Sassuolo. Gli uomini di Ancelotti colpiscono così nel momento giusto chiudendo definitivamente il match con la rete di Ruiz arrivata al 74'. Nonostante i tentativi del Sassuolo di riaprire la partita, infatti, il Napoli porta a casa vittoria e qualificazione.

“Adesso mancano 4 partite anche se la prossima è complicata. Oggi abbiamo interpretato bene il match, dopo la sosta non si sa mai come vengono interpretate, lo abbiamo fatto bene. Che sapore avrà? Sarà sicuramente un periodo per me molto particolare, ma se si vuole arrivare in fondo bisognerà superare questi ostacoli. La Coppa Italia è uno dei nostri obiettivi, cerchiamo di fare il massimo sempre", sono state le parole di Ancelotti rilasciate ai microfoni di Rai Sport.

Coppa Italia: l'Inter ne fa 6 al Benevento, la Fiorentina passa a Torino

(credits: Fc Inter)
di LUIGI LAGUARAGNELLA - Il Meazza vuoto del suo pubblico si perde la scorpacciata di reti nell'ottavo di finale di Coppa Italia tra Inter e Benevento. La squadra di Spalletti, oltre al favore del pronostico, mette in evidenza il divario tecnico con i campani. Anche se nel 6-2 si evince l'impegno dei ragazzi di Bucchi.

I giallorossi però sono sfortunati perché in meno di dieci minuti si trovano sotto due gol: il rigore trasformato da Icardi e il raddoppio di Candreva che poco prima si era procurato il (dubbio) rigore. Il 2-0 facilita l'Inter che per lunghi tratti domina nel palleggio. In una occasione Padelli, però, salva la porta dei nerazzurri. La partita chiude allo scadere del primo tempo con un tiro vincente di Dalbert schierato titolare sulla fascia sinistra.

Nella ripresa l'inter allenta un po', mentre il Benevento pressa maggiormente, ma subisce la quarta rete di Lautaro Martinez. Icardi è uscito a fine primo tempo. Una perla del secondo tempo però è la rete su punizione di Insigne che firma la rete dei campani. Il Benevento prende coraggio e risponde alle cariche dei nerazzurri di Politano e Perisic. Lautaro con un tiro preciso cala la manita, ma di testa Bandinelli risponde di testa. Le due reti del Benevento non soddisfano Spalletti. L'Inter rimane sempre propositiva. Infatti prima del fischio è ancora Lautaro Martinez a mettere a segno il sesto e la personale tripletta. L'Inter ai quarti come previsto.

A Torino, nell'ottavo pomeridiano, passa la Fiorentina con un grande Chiesa. Lo 0-2 porta i viola ai quarti. Eppure i granata hanno avuto le loro occasioni con Belotti. Ma Sirigu ha salvato più volte la porta arrendendosi solo al gioiello viola.