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Champions: il ritorno dell'euro Juve
Alessandro Nardelli. Anche se contro una discreta squadra danese è tornata finalmente
l'Euro Juve. Non importava l'avversario, c'era da ritrovare la fame,
la voglia di fare la gara dal primo all'ultimo minuto. Quel marchio
impresso sulla pelle dei suoi uomini da Antonio Conte fin dal primo
giorno in cui l'allenatore leccese si è insediato sulla panchina
bianconera e che tanto ha fruttato in quasi due anni. La Juve sembrava
smarrita, persa nei leziosismi e in una sorta di appagamento per i
risultati ottenuti finora; Dimostrava una certa convinzione di poter
sempre dominare con il suo gioco oramai collaudato, e quando i fatti
l'hanno smentita, mettendola di fronte alla realtà, la Vecchia Signora
ha cominciato ad arrancare, infilando una serie di risultati poco
convincenti. Serviva una svolta, e ieri c'è stata, più a livello
mentale che a livello di gioco (quello c'è sempre stato), con un
Giovinco in versione europea decisamente migliore di quello visto
finora nel campionato italiano e un Vidal tiratosi a lucido per questa
importante occasione di riscatto. Una Juve quindi padrona assoluta del
campo per tutta la gara, che ha schiacciato totalmente il
Nordsjaelland nella propria area, concedendo loro solo un tiro in
porta. La cosa che balza agli occhi è un dominio territoriale
proveniente principalmente dalla mediana, vero punto di forza dei
bianconeri. I vari Marchisio e Vidal, con i loro soliti inserimenti
hanno mandato in crisi la fragile difesa avversaria, incapace di
reggere gli attacchi costanti dei due già citati, che trovano infatti
molto presto il gol. Positivo anche Pirlo, libero di distribuire la
sua saggezza in cabina di regia, non avendo piazzata addosso una
marcatura stretta come in altre partite. Il regista bianconero oltre
ai soliti lanci millimetrici si è reso anche protagonista di un'ottima
prova in fase d'interdizione, a dimostrazione della sua completezza
tecnico-tattica. Sull'attacco, abbastanza discutibile la scelta di
Conte di schierare dal primo minuto un Alessandro Matri in
pericolosissima involuzione. L'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano
sembra l'ombra del bel giocatore ammirato sia ai tempi di Cagliari,
che nel primo periodo juventino. Se continua così probabilmente sarà
uno dei candidati numero uno per la cessione di gennaio. Discorso a
parte invece per Giovinco, il quale, al di la della prodezza balistica
in occasione del terzo gol della Juventus, ha dimostrato di dover
lavorare ancora molto per poter diventare un titolare stabile della
sua squadra. Nulla da dire infine sulla prestazione della difesa quasi
mai impegnata.
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