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L'Inter a Belgrado per un 10 meritato

di Luigi Laguaragnella
Vincendo stasera saranno dieci. Dieci vittorie consecutive per l'Inter di Stramaccioni. In trasferta a Belgrado contro il Partizan per il turno di Europa League, i  nerazzurri cominciano il ritorno del girone.
Primi in classifica stasera potrebbero ipotecare la qualificazione. In quello stadio non sarà semplice, anche se in questo periodo quando l'Inter vede bianconero disputa ottime partite. E il Partizan è bianconero.
Con il morale alle stelle dopo la vittoria di sabato a Torino, Zanetti e compagni dovranno rimanere concentrati e non sottovalutare la gara europea. Stramaccioni, però, rassicura che i suoi calciatori vivono la vigilia di questa gara come se fosse la Champions League. Insomma l'Inter rispetta la competizione. 
Stasera il mister romano sarà costretto a ritoccare la formazione, soprattutto per gli infortuni di Ranocchia e Samuel che dovranno stare fuori ancora per qualche partita. In difesa vicino a Juan Jesus si posizioneranno Cambiasso e Silvestre che approfitterà dell'opportunità di partire titolare per riscattare le troppe panchine. Al centro dell'attacco si schiererà il bomber di coppa Livaja. Ancora pit stop per Snejider e Coutinho.
Dopo i duelli verbali tra Stramaccioni e Marotta post Juventus-Inter e sulla conduzione arbitrale della scorsa settimana, l'Inter conferma che si fida degli arbitri e stempera animi che sembrano ancora bollenti a Torino.
Rimanendo in tema di cifre, vincendo la decima partita l'Inter farebbe un regalo ad un suo campione del passato nato e protagonista nella Grande Inter di Herrera: Sandro Mazzola, oggi compie 70 anni. 
70 anni vissuti per l'Inter, nell'Inter, con l'Inter da calciatore delle giovanili a campione a dirigente. Il "Baffo"  è modello di un calcio d'altri tempi, eppure lui proprio per la sua esperienza calcistica continua a credere nei giovani campioni di oggi, senza troppa nostalgia del passato. 

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