di Luca Losito. Occasione persa per il Milan a Genova, il pari con la Sampdoria non permette di approfittare dei passi falsi di Juve, Fiorentina e Roma. I rossoneri giocano una gara sottotono, soprattutto in attacco dove Bojan conferma lo scarso feeling col ruolo di centravanti, senz'altro più adatto ad un ruolo di esterno o seconda punta come col Siena. La gara ha un copione che pare già scritto: la Samp parte bene e inizia subito a spingere, ma sbatte contro l'inconsueta solidità rossonera. Il Milan, da par suo, tiene molto palla ma quando arriva sulla trequarti avversaria non trova sbocchi. La prima frazione regala poche emozioni, una di queste la offre Eder su punizione dal limite, la botta potente del doriano è ben sventata da Abbiati. Interessanti anche le conclusioni di De Silvestri e Poli, entrambe ben ribattute dal portiere milanista. I rossoneri si fanno vedere solo con una conclusione da fuori di Montolivo, respinta senza grossi problemi da Romero. La prima frazione non regala altri sussulti. Nella ripresa si vede subito un altro Milan, ma la giocata decisiva non arriva. Ci prova il talentino Niang: prima con la conclusione conquista un corner, poi con un cross basso innesca Bojan che da due passi serve involontariamente Boateng, il ghanese calcia in scivolata ma Romero salva sulla linea. La Sampdoria fatica, così ci pensa Mexes a regalare emozioni al Marassi: un suo passaggio errato serve Eder, bravissimo ad innescare Icardi, ma l'eroe dello Juventus Stadium a tu per tu con Abbiati mette fuori. E' il segno che la gara è destinata allo 0-0, di fatti neanche il pressing rossonero dei minuti finali riesce a produrre il sospirato vantaggio. Finisce così, il Milan vanifica un'ottima chance per avvicinare ulteriormente la zona Europa.
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