Andrea Stano. In questo ultimo turno infrasettimanale il Napoli è ospite del Bologna. Al Dall'Ara il match termina 0 a 3 appannaggio degli azzurri.
All'andata il Napoli subì la sua prima ed unica sconfitta casalinga per 3 a 2. Le reti di Gabbiadini, Portanova e la splendida magia di Konè ebbero, dunque, la meglio su quelle di Gamberini e il solito Cavani.
Primo tempo decisamente noioso oltre che nervoso. I partenopei si rendono pericolosi solo in un paio di occasioni. Dzemaili al sesto ruba palla dal fondo ma sul suo tiro-cross smanaccia Stojanovic, oggi preferito al titolare Agliardi. Al 19esimo, invece, grandissima azione di Cavani che da metà campo si invola verso il limite fino a calciare in porta ma la sua rasoiata esce non di molto.
Bologna pericoloso solo sul finale con un impreciso colpo di testa di Gilardino. Non punge, invece, Insigne schierato titolare da Mazzarri al fianco del matador.
Il secondo tempo è senza dubbio più interessante con una ripresa colorata solamente di celeste. Il vantaggio lo regala Hamsik. Lo slovacco riceve da Dzemaili, controlla col destro e dal limite calcia col sinistro un'imparabile conclusione per il portiere rossoblu. E' l'ottavo minuto di gioco.
Al 16esimo arriva il raddoppio. Su fulmineo contropiede degli ospiti, Stojanovic frana su Cavani che si guadagna un calcio di rigore che lui stesso realizza. 27 gol in campionato per l'uruguayano, a sette lunghezze da Totò Di natale. Ormai la classifica marcatori non ha più nulla da dire.
Al 21' il Napoli chiude definitivamente i conti, e lo fa con uno degli uomini più in forma degli ultimi due mesi, Blerim Dzemaili. Cavani fa tutto da solo penetrando in aria di rigore ma si allunga il pallone sul quale si avventa proprio lo svizzero che con la punta fa passare la sfera sotto le gambe dell'estremo difensore bolognese.
Non succede più nulla e dalla panchina Mazzarri attende solo il fischio di inizio per poter festeggiare un aritmetico e meritatissimo secondo posto in classifica che conferisce la partecipazione diretta, senza preliminari, alla Champion's League.
Uno sterile Bologna, che d'altro canto non aveva granchè da dimostrare una volta raggiunta quota 40 punti, lascia quindi travolgersi dalla compagine napoletana. Una squadra quadrata ed offensiva, diretta da un maestro d'orchestra d'eccezione, quel Walter Mazzarri ancora indeciso sul proprio futuro. Complimenti, quindi, per questo fantastico traguardo raggiunto e, chissà, se a gennaio il mercato fosse stato più consistente ed intuitivo, probabilmente il Napoli avrebbe potuto anche impensierire lo strapotere della Juventus campione d'Italia. Ma queste sono solo chiacchiere da bar.
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