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Nazionale, Repubblica Ceca-Italia 0-0: salvati da Buffon, Balotelli espulso

di Stella Dibenedetto - Una piccola Italia rimanda il discorso qualificazione a settembre. Contro la Repubblica Ceca finisce 0-0 al termine di una partita povera di emozioni in cui le uniche note liete sono state le parate di Gigi Buffon che a Praga è legato dalla moglie e dagli affetti. Solo le prodezze del numero uno riescono a dare luce a una serata di grande sofferenza macchiata anche dall’espulsione di Mario Balotelli, per doppia ammonizione. La partita di Super Mario finisce così con calci e pugni ai cartelloni del tunnel. Nessun tiro in porta degno di questo nome e un punto che consente agli Azzurri di restare a +4 sulla Bulgaria e a +5 sulla Repubblica Ceca. Per staccare il biglietto per Brasile 2014, però, si dovrà aspettare settembre, dopo la Confederation Cup, ormai alle porte. L’appuntamento importante, però, era questo e Prandelli si presenta con i suoi uomini di fiducia: difesa titolare più Chiellini terzino, Pirlo al centro con Marchisio e De Rossi mentre in attacco la coppia rossonera El Shaarawy-Balotelli. Bilek si affida a due uomini mediani davanti alla difesa e tre mezzepunte dietro Kozak. La formula del C.T. della Repubblica Ceca manda subito in confusione gli Azzurri: De Rossi a sinistra si schiaccia troppo su Pirlo, Marchisio non è in serata e Montolivo non trova la posizione. Balotelli, invece, è troppo solo perché El Shaarawy non ha i metri giusti di campo davanti. Dopo una bella combinazione Balotelli-El Shaarawy in area, al 4', i contropiedi cechi cominciano a mettere in difficoltà l’Italia, incapace di ripartire e giocare come nelle ultime uscite. Buffon ci mette la pezza due volte e, dove il numero uno azzurro non arriva, ci pensa il palo a fermare la voglia di vittoria dei cechi. Gli Azzurri non riescono a costruire un’azione da gol degna di nota e il colpo del ko arriva al 27’ della ripresa quando Balotelli si fa buttare fuori per doppia ammonizione. Da quel momento, l’Italia si limita a controllare e a non capitolare. Alla fine gli Azzurri di Prandelli tornano in Italia con un pareggio incolore ma per fare bene in Confederation Cup serviranno sicuramente forze nuove e fresche. L’Italia vista ieri è lontana anni luce da quella che ci ha fatto sognare solo un anno fa agli Europei.

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