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Monday night: Calaió frena il Napoli; al San Paolo è 1 a 1 contro il Genoa

Andrea Stano. Napoli-Genoa è il monday night che chiude la 25esima giornata di campionato.
All'andata terminó 2 a 0 al Marassi a favore dei partenopei che oggi, invece, non vanno oltre l'1 a 1 contro un cinico Genoa. il Napoli perde terreno sulla Roma ma rimane a debita distanza dalla Fiorentina, oggi fermata sul pari al Tardini di Parma.
Pioggia di entusiasmo al San Paolo dove lo storico gemellaggio tra le due tifoserie snellisce la tensione nel prepartita.
Il riscatto per gli azzurri è d'obbligo dopo lo 0 a 0 deludente contro lo Swansea nell'impegno infrasettimanale di Europa League.
Hamsik e Beherami regolarmente in campo nonostante le aspettative iniziali. Gasperini si affida al vecchio cuore genoano Sculli dal primo minuto nel pericoloso tridente completato dal giovane Konatè e dal sempreverde Alberto Gilardino.
Arbitra Luca Banti di Livorno.
Il Napoli parte forte con due delle sue frecce più appuntite. Prima Higuain che scalfisce il palo dalla distanza al quinto, poi al nono Mertens che impegna Perin con un bel tiro a giro dal vertice sinistro dell'area di rigore. Il belga ci riprova pochi istanti piu tardi ma la sfera esce di pochissimo.
La partita si sblocca al 18esimo: Hamsik serve in profondità Higuain che col cucchiaio supera Perin. Vantaggio meritato per i campani.
Il Genoa non risponde a tono e bisogna aspettare il 35esimo per vedere una bella azione rossoblu che finisce col colpo di testa di Konate sventato da Reina, stilisticamente non perfetto ma, tuttavia, efficace.
Il Napoli gioca benissimo, aggredisce con decisione l'avversario non consentendo ripartenze e quando accelera con quei quattro lì davanti fa davvero paura. 
Monumentale la prestazione di Beherami in mezzo al campo in questo primo tempo che termina 1 a 0.
La ripresa si apre con un cambio imprevisto tra le file del Genoa, entra il greco Fetfatzidis al posto di Gilardino, sembrerebbe per scelta tecnica.
Al terzo minuto grande azione degli ospiti ma Konate perde il tempo per la battuta a rete sciupando una ghiotta occasione.
Secondo tempo brullo di emozioni nei primi venti minuti di gioco. Il Napoli ha visibilmente rallentato ma le fiammate dei suoi attaccanti sono sempre dietro l'angolo.
Il Genoa, nel frattempo, torna con la punta in virtù dell'ingresso di Calaió al posto di Motta.
Al 21esimo Sculli si divora il gol del pari ma apre troppo il piatto e il secondo palo, cercato, non viene trovato.
Meno lucido il Napoli in questa frazione di gara.
Benitez allora cerca di vivacizzare la situazione con l'ingresso di Insigne che sostituisce Hamsik, palesemente in affanno in questo secondo tempo.
Ma la beffa è in agguato e arriva puntuale al minuto 38. 
Calaió, ex di turno, calcia un bolide strepitoso dai 25 metri su punizione insaccando sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di Reina che non ci sarebbe mai potuto arrivare.
Verrebbe da pensare al Dr. Jekyll e mr. Hyde per il Napoli di questa sera. Veloce, pericoloso e a tratti entusiasmante nei primi 45 minuti di gioco, spento e per nulla incisivo nella ripresa, forse stanco per la trasferta inglese di giovedì sera.
Pareggia dunque la truppa di Benitez, ora a meno sei dal secondo posto griffato Roma. Settimana prossima farà visita al Livorno senza gli squalificati Higuain e Albiol. 
Il grifone rimane all'undicesimo posto a quota 32 punti. Il suo sarà un impegno delicato nel prossimo turno: al Marassi ospiterà un Catania alla disperata ricerca di punti salvezza.







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