di Luigi Laguaragnella
Si aspettava il tris di vittorie, invece a San Siro, davanti a Thohir evidentemente annoiato, l'Inter agguanta un pareggio contro il Cagliari. I risultati altalenanti, anche sotto il profilo della prestazione pongono seri dubbi su una concreta possibilità di un piazzamento europeo.
Al rigore trasformato da Pinilla a seguito di un fallo di mano di Juan Jesus, ad inizio ripresa è Rolando a riportare la parità. Il difensore, nel'ultimo periodo, è il più prolifico degli uomini di Mazzarri.
La gara smentisce le ambizioni dell'Inter: senza Hernanes si avverte la mancanza di qualità tecnica e disposizione della squadra che il brasiliano garantisce. Alvarez e Guarin non offrono un apporto costante ed efficace alla squadra. I due, che oggi hanno supportato Kuzmanovic a centrocampo, hanno alternato giocate individuali ed errori di servizio agli attaccanti. Si intestardiscono in giochi di palla e dribbling inutili, non misurando mai il passaggio decisivo.
Nel primo tempo il Cagliari è spavaldo: Ibarbo è la spina nel fianco della difesa nerazzurra. Poi in una delle incursioni in area la palla va a toccare la mano di Juan Jesus. Il tocco è involontario, il brasiliano stava togliendo la mano. Per questo il rigore è dubbio. Pinilla dal dischetto spiazza Handanovic. Prima di andare negli spogliatoi Avramov è impegnato da Milito che poi rimarrà negli spogliatoi. Al suo posto, nella ripresa, entra Icardi che potrebbe rivelarsi l'arma in più dell'attacco nel finale di stagione. L'ex doriano, soprattutto nei minuti iniziali del secondo tempo dà la carica: prima sfiora il gol dopo un bell'aggancio al volo e poi di testa serve Rolando che in area batte il portiere cagliaritano.
Sembra che il gol sia il preludio di una rimonta, ma tra imprecisioni e lanci lunghi i nerazzurri non sono incisivi. Guarin è pasticcione e spara alto, anzichè servire i compagni, Jonathan appare stanco, Nagatomo effettua numerosi cross su cui i rossoblu sono abili nell'anticipo. Ci potrebbe essere anche l'espulsione di Ekdal che falcia Icardi, ma l'arbitro Russo lo ammonisce.
L'Inter, verso il finale di gara, va davvero vicina al secondo gol. Palacio sfugge al fuorigioco, ma sul tocco Avramov è rapido a deviare; l'azione continua, ma la palla va a finire sul fondo. Intanto entrano Kovacic e Botta (forse Mazzarri deve considerarli maggiormente). Senza Kuzmanovic è a trazione anteriore con i due nuovi entrati, Guarin, Palacio e Icardi. Dall'ennesimo cross di Nagatomo Icardi vola di testa, ma la palla colpisce la traversa. Mancano pochi minuti alla fine della gara. C'è tempo per una potente punizione di Guarin da una distanza lontanza che Avramov devia facendo sobbalzare il Meazza.
Qui finisce la partita. E' un pareggio che rischia di far rimanere anonima la classifica dell'Inter. E' troppo distante da Fiorentina e Napoli, il Verona continua a sorprendere e intanto anche il Milan lentamente si sta incuneando nella lotta per un posto in Europa League.
La squadra di Mazzarri è in continua fase di costruzione. Il gioco a tratti è noioso e scontato e forse ci si dovrebbe aspettare un apporto migliore da parte di Guarin.

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