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Siena - Inter 3-1. Risultati da crisi.

di Luigi Laguaragnella
Perdere contro l'ultima in classifica incassando tre gol è sinonimo di confusione, di disorganizzazione, di deconcentrazione e ormai di crisi. Nella trasferta di Siena, la nuova Inter post-Sneijder con i volti nuovi di Kuzmanovic e Schelotto, subisce l'ennesima e brutta sconfitta. Proprio nello stadio in cui nel recente passato ha sollevato i trofei.
I nerazzurri sono in una pericolosa involuzione in cui tutti hanno colpe: società, calciatori, allenatore. Probabilmente dai nuovi arrivati non si può già pretendere di fare la differenza (anche se giungendo all'Inter devono dimostrare da subito la stoffa del campione), ma i giocatori in campo sembrano tante pedine scollegate che vogliono la palla e giocare da soli; Stramaccioni non sta lasciando l'impronta su un solido e compatto sistema di gioco. Gli uomini in campo sembra vaghino in campo senza sapere cosa fare esattamente ed è semplice cadere in disattenzioni. Come quelle che hanno portato al gol del vantaggio del Siena: Schelotto manca il pallone su un attacco del Siena: dal fondo Rubin mette al centro per l'esordiente titolare nell'attacco senese Emeghara che insacca senza molte difficoltà. Il vantaggio dei padroni di casa è meritato. La squadra di Iachini gioca bene in velocità e approfitta degli spazi in difesa. Rosina e Sestu creano scompiglio tra il centrocampo e la difesa dell'Inter. Zanetti e Kuzmanovic giocano troppo vicini alla difesa e nessuno imposta un gioco verticale se non il solo Cassano. Grazie a lui i nerazzurri pareggiano subito dopo il gol di Emerghara, con un tiro-cross che finisce all'angolino. Ma all'Inter, oggi, non giova neanche aver rimediato subito il pareggio. Sestu dal limite dell'area sfodera un tiro stupendo la cui traiettoria finisce sotto il "sette" e mette ko gli avversari. 
L'Inter non riesce a tessere trame di gioco e Pegolo viene impegnato poco e niente da Guarin che per tutta la partita ha giocato da solo. Il Siena invece mette sempre in affanno la retroguardia avversaria. Anche nella ripresa il copione non cambia: Stramaccioni inserisce anche il nuovo numero dieci Kovacevic che però non può dimostrare oggi il suo valore. Il Siena dilaga e l'Inter crolla: Chivu atterra ingenuamente in area Emeghara. Il rumeno viene espulso e il Siena mette in sicurezza la partita. Rosina dal dischetto non sbaglia. Sestu è il miglior in campo e sfrutta la sua velocità contro un'Inter lenta  che colpisce una traversa con Cassano. Ma certamente non merita neanche di pareggiare.
Guarin è troppo solista, Palacio troppo solo, i nuovi acquisti troppo acerbi, l'Inter troppo lontana dall'alta classifica. Anzi il Milan alle spalle fa paura.
Stramaccioni incomincia a vedere qualche ombra sulla sua panchina.

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