di Luca Losito. Rammarico, questo il sentimento più grande nell'ambiente rossonero ingolosito dalla possibile impresa al Camp Nou, dopo il sontuoso assist di Ibrahimovic e il 10°, avete udito bene, 10° gol stagionale di un sempre più eccezionale Antonio Nocerino, di sicuro il colpo dell'anno in Serie A. Il Milan, come dicevamo, era entrato in campo con personalità, ribattendo colpo su colpo agli attacchi blaugrana fino alla prima svolta negativa al 10': Mexes sbaglia clamorosamente un retropassaggio fornendo un 1 contro 1 col portiere a Messi, Antonini frana addosso al triplo pallone d'oro nel tentativo di evitare l'inevitabile, rigore Barca che quasi Abbiati non intercetta e 1-0. Sotto di una rete immeritatamente, dopo così poco al Camp Nou, ribollente con 90.000 catalani al seguito, qualunque squadra si sarebbe disintegrata. Ma il Diavolo reagisce da grande, dopo qualche minuto di confusione e comprensibile stordimento, trova un bellissimo pareggio grazie all'invenzione del genio svedese e riapre così la contesa. I blaugrana accusano il colpo e continuano a sbandare paurosamente in difesa, cercando di colpire in attacco. Il Milan si difende ordinatamente e sembra poter ingabbiare ancora una volta la manovra catalana, come fatto 7 giorni prima a San Siro, a questo punto entra in scena l'arbitro: su un corner, quando la palla ancora non è in gioco, sanziona un calcio di rigore per una trattenuta di Nesta a Busquets, nell'incredulità generale. Messi segna ancora dal dischetto e cala il sipario sulla partita, il Milan col passare dei minuti accusa il colpo dell'ingiustizia subita e attacca rabbiosamente anche nella ripresa, prestando però il fianco alle ripartenze blaugrana, proprio da una di queste Iniesta, beneficiando di un fortunoso rimpallo, trova il tris che vale la semifinale. Tutto finito, è festa Barca, anche se resta un interrogativo enorme: cosa sarebbe successo senza il rigore gentilmente concesso dall'arbitro sul risultato di 1-1? La risposta non l'avremo mai, la legge del Camp Nou ha vinto ancora una volta, l'arbitro imperdonabilmente non ha fatto una piega: "Avanti Barca, con l'aiutino".
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