di Luca Losito. Avvio di stagione nerissimo per gli uomini di Allegri che incontrano la terza sconfitta in quattro sole gare di campionato, un record negativo che dalle parti di Milanello non si vedeva dai tempi della 2^ Guerra Mondiale. Ci vorrebbe un trambusto simile probabilmente nello spogliatoio rossonero, per scuotere una squadra che gioca benino ma crolla psicologicamente alle prime difficoltà. L'avvio dei rossoneri è prepotente, il Friuli trema: Pazzini, El Shaarawy e Mexes beneficiano di palle-gol importanti, bravo Brkic ad evitare il peggio in tutte le occasioni. L'Udinese tiene botta e sul finire di tempo passa: al 41' su una punizione dalla destra, l’uscita scriteriata di Abbiati consente il colpo di testa beffardo di Ranegie che firma l'1-0 friulano. Il Milan reagisce nella ripresa, nasce così l'azione che porta alla terrificante sberla di El Shaarawy, dai 30 metri il Faraone firma con un bolide perfetto l'1-1 rossonero. Nel momento in cui El Sha & Co. sembravano essere pronti a uscire dal momentaccio, ecco la mischia in area che costa l’espulsione di Zapata e il nuovo vantaggio, dal dischetto di Antonio Di Natale. In 10 la squadra di Allegri cerca la reazione affidandosi alla verve di El Shaarawy e Boateng, il ghanese però si fa espellere lasciando il Milan in 9. Diventa così impossibile ogni proposito di rimonta, la squadra di Allegri deve dunque cedere il passo nonostante una prova interessante almeno sulla ritrovata pericolosità in fase offensiva. C'è molto da lavorare, non ci sono dubbi, ma è proprio vero: "Quando piove, diluvia".
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