di Luigi Laguaragnella
L'Inter c'è. E questa vittoria all'ultimo minuto testimonia che i nerazzurri quest'anno non demordono. Confermano la serie utile di vittorie e sfatano il tabù San Siro, anche in Europa League.
Sconfiggono per 1-0 il Partizan Belgrado; eppure poco prima del gol-vittoria di Palacio per la squadra di Stramaccioni si poteva parlare in termini negativi, se Handanovic non avesse compiuto un vero e proprio miracolo.
La partita contro i serbi non è semplice che, dalla loro parte schierano un futuro fenomeno Markovic, talento tecnico, abile e veloce (nel primo tempo colpisce un palo). E' lui che crea qualche ansia alla difesa dell'Inter con un ottimo Juan Jesus.
La squadra di casa non disputa una partita eccezionale anche se le occasioni più ghiotte nell'arco della partita sono capitate a Coutinho che sbaglia un rigore in movimento, Palacio e Cassano nella ripresa.
Occorre ammettere che se Coutinho non fosse uscito per problemi fisici la partita dell'Inter sarebbe stata chiusa prima del novantesimo. Il brasiliano con la sua rapidità crea scompiglio in tutta la metà campo avversaria. Senza di lui Stramaccioni ridisegna la squadra: inserisce Zanetti, Palacio e poi Milito, altrimenti la partita scivolava in un pericoloso pareggio.
La difficoltà della partita per l'Inter è racchiusa nel fallo al limite di Silvestre che l'arbitro, per pochi centimetri, non fischiava come fallo da rigore.
Cassano e Palacio si muovono sulle fasce, anche se il centrocampo oggi compete solo per forza fisica. Guarin, infatti, ha disputato una partita disastrosa e solo il movimento degli attaccanti ha compensato il suo mancato apporto.
Il dato positivo è che l'Inter comunque sa rimanere viva durante la gara e sta riappropriandosi della grinta giusta. La rete decisiva è la conferma. Milito crossa e Palacio di testa insacca facilitato da una mezza papera del portiere. E pensare che un minuto prima l'Inter poteva stare sotto di un gol.
Certamente il ritmo di gioco e l'agonismo dei nerazzurri serviranno con tutti gli impegni ravvicinati che dovranno affrontare in questi mesi. Stramaccioni, si può ammettere, sta compiendo un lavoro...stra-ordinario.
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