di Nicola Zuccaro - Ogni partita ha una storia a sè. Uno degli antichi adagi del giornalismo sportivo ha trovato conferma nella semifinale di pallanuoto che nella serata del 1 agosto ha opposto l'Italia al Montenegro. Quest'ultimo accede sorprendentemente alla finalissima contro l'Ungheria al cospetto di un Settebello in brutta copia rispetto a quello sceso in piscina nella tirata gara contro la Spagna.
Italia contratta e Montenegro concreto e cinico che, virtù della veloce offensiva, nei primi due quarti prevale sugli azzurri per 5-1. Il Settebello verrà fuori solo nei due successivi quarti senza però riuscire a trascinare i montenegrini ai supplementari. Eppure quel definitivo 10-8 induce a pensare che, se gli azzurri di Campagna avessero preso per tempo le misure degli avversari, probabilmente l'epilogo sarebbe stato diverso nonchè favorevole ai Campioni del Mondo uscenti. Così non è stato e per il Settebello non resta che ottenere quel bronzo consolatorio nella finalina in programma alle 16.30 di Sabato 3 agosto contro la Croazia per un remake della Finale disputatasi 2 anni fa a Shangai e che vide la Selezione di Sandro Campagna salire sul tetto del Mondo. L'intensa preparazione nelle ore che separano dall'inizio del match, profusa dal Settebello - come informa la Federnuoto - è la conferma che la gara contro la Croazia è particolarmente sentita e che sopratutto c'è voglia alla luce dell'opaca prestazione offerta contro il Montenegro di puntare senza esitazioni al Bronzo.
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