Europa League: Marchetti condanna la Lazio, Higuain salva il Napoli nella ripresa


Andrea Stano. Ritorni dei sedicesimi di Europa League. Alle 19 iniziano le gare delle italiane Lazio e Napoli. La prima non ce la fa, la seconda proseguirà il cammino europeo.
Per la squadra di Reja è difficile riuscire nel colpaccio a maggior ragione del fatto che all'andata i bulgari del Ludogorets vinsero a Roma 1 a 0. La squadra allenata da Stoev è quasi impenetrabile; solo 2 gol subiti in tutta l'Europa League, 7 le partite giocate.
La lazio esterna, tuttavia, non è malaccio; due gol segnati a Varsavia e tre in trasferta contro il Trabzonspor.
Riposa Lulic, non c'è Dias, fermato da una lesione muscolare (tre settimane) e torna Candreva, assente nella partita di andata.
Chiamato ad una prova di carattere il Napoli che non riuscì ad andare oltre lo 0 a 0 in Galles contro lo Swansea nella gara di andata. L'impegno casalingo è tutt'altro che proibitivo.
Benitez conferma Henrique in difesa ma lascia a riposo Mertens (gioca Insigne) e Hamsik. Al posto dello slovacco, Goran Pandev.
Ma veniamo alla cronaca delle partite.
Passano solo 28 secondi e all'Arena Razgrad la Lazio passa in vantaggio grazie ad una incursione perentoria di Keita che approfitta della disattenta retroguardia biancoverde. Primo gol europeo per l'attaccante naturalizzato spagnolo.
Gioca meglio la Lazio che sfiora il raddoppio con Candreva dopo l'ennesima azione di un implacabile Keita.
Poco Ludogorets nei primi 45 minuti di gioco; bulgari pericolosi solo con Marcelinho che devia un cross dalla destra. Marchetti battuto ma palla fuori di un soffio.
Nella ripresa la Lazio comincia col piede giusto; al 54esimo ripartenza degli aquilotti affidata ai piedi e alla velocità di Onazi che offre a Perea l'invitante pallone del 2 a 0.
Qualificazione agli ottavi a un passo, o perlomeno, così sembrerebbe perchè il Ludogorets non muore mai. Per poco non accorcia le distanze col palo colpito da Bezjak. Si fa trovare reattivo in questa circostanza il portiere Marchetti, bravo ad allungare il pallone sul legno.
Ma al 67esimo lo stesso attaccante che punì la Lazio anche all'andata, riapre il match con un destro non irresistibile ma deviato da Biava la cui scivolata cambia radicalmente la traiettoria del pallone, imparabile per Marchetti.
Ma al 78' arriva la doccia gelata che ammutolisce i tifosi celesti. Dai trenta metri calcia Zlatinski, il tiro non è un granchè ma il portiere della nazionale la combina grossa facendo rimbalzare il pallone aldilà della linea. 2 a 2 e tutto riaperto.
Ma le emozioni non finiscono qui perchè all'82esimo ci pensa Klose a risollevare i suoi. Lancio lungo di Biava che pesca Biglia, autore di una prestazione davvero maiuscola; il belga impatta di testa, para il portiere ma sulla deviazione c'è il tap-in vincente dell'immarcescibile bomber tecesco.
Qualificazione? Neanche per sogno, è una partita infinita come l'insistenza della squadra di Sofia che trova il gol del 3 a 3 con Juninho che consegna ai compagni il pass per gli ottavi. Anche in questa occasione Marchetti è poco lucido favorendo il lob dell'attaccante con una uscita ai limiti della goffaggine.
La Lazio è fuori mentre il Napoli rimane dentro.
Al San Paolo il primo squillo è degli ospiti con il riccioluto Marvin Emnes che supera Reina con lo scavino ma Albiol, tempestivo, salva sulla linea.
Al quindicesimo Pandev lavora bene il pallone servendo Higuain bravissimo nell'inserimento ma estremamente difettoso nella conclusione a botta sicura. L'argentino si divora il gol dell'1 a 0.
Non lo fa Lorenzo Insigne due minuti dopo: spizzata del pipita per l'ex attaccante del Pescara che, smarcato, scavalca Vorm con un pallonetto.
La gioia partenopea dura fino al trentesimo perchè De Guzman approfitta della dormita degli azzurri per infilare Reina col mancino. 1 a 1, supplementari evitati. Ora il Napoli deve fare sul serio ma è più difficile del previsto.
Anche il secondo tempo è spigoloso per i padroni di casa.
Entrano Hamsik e Mertens ma è lo Swansea ad impaurire il San Paolo con Wilfried che di testa spara su Reina sciupando un'occasione clamorosa.
Al 78esimo la svolta. Sempre lui, Gonzalo Higuain che approfitta della fortunosa carambola di due difensori avversari, dopo l'assist del solito Mertens, per impallinare il portiere olandese.
Sul finale, dopo un'altra enorme opportunità per Higuain, arriva persino il 3 a 1 firmato da Inler servito proprio dall'attaccante argentino.
Napoli qualificato agli ottavi dove incrocerà il Porto che, in virtù del 3 a 3 a Francoforte contro l'Eintracht, dopo il 2 a 2 in Portogallo, si guadagna il passaggio del turno.

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