Sorrentino blocca l'Inter al pareggio: a Perisic risponde Gilardino

di Luigi Laguaragnella - Il posticipo serale in terra siciliana non lancia l'Inter all'aggancio in classifica della Fiorentina. La squadra di Mancini è bloccata al pari dal Palermo, ricordando il primo anno dell'allenatore di Jesi sulla panchina dei nerazzurri, in cui inanellò una sfilza di pareggi.
Con l'1-1 di questa sera l'Inter non vede la vittoria da un mese. Eppure si trova al secondo posto. 
Contro il Palermo la prestazione è nuovamente bella a metà. Come accaduto nell'ultimo turno contro la Juve.
Questa volta i nerazzurri vengono assaliti dalla caparbietà del Palermo che nel primo tempo, anche se in poche occasioni si avvicina alla porta di Handanovic, soprattutto con l'ispiratissimo Vazquez e Gilardino che fa sempre a sportellate con Miranda e Murillo. I padroni di casa sembrano anche avere più spinta sulle fasce, nonostante l'Inter schieri Nagatomo e Telles, terzini offensivi. Rispoli è molto attivo. Nel prima frazione di gioco oltre al tiro di Vazquez che Handanovic para abilmente, a centrocampo Maresca fa da padrone. Di fronte a lui, Guarin e Kondogbia non riescono a dare il giusto contributo. Il francese rimane ancora un enigma e fa sentire la mancanza di Felipe Melo. Guarin, invece, può recriminare un rigore. Il reparto offensivo dell'Inter si affida a qualche invenzione di Jovetic o Perisic, mentre Icardi (sostituito nel secondo tempo) è troppo lontano da gioco e appare svogliato.
Senza sussulti termina la prima metà della partita. Al rientro Mancini butta in campo Biabiany (per Kondogbia) e sembra la scelta giusta. L'ala offre all'Inter più possibilità e la sua velocità costringe il Palermo a chiudersi. Biabiany lanciato in velocità da Jovetic mette una palla a centro area dove Perisic insacca a porta. L'Inter è in vantaggio. Non ha, però, la forza necessaria per resistere: appare sempre meno veloce dei padroni di casa e soffre alcune ripartenze. E così il Palermo dopo pochi minuti dal gol subito, ottiene il pareggio, in maniera molto fortunosa. Da un tiro laterale la palla passa sotto le gambe di Murillo e Miranda e carambola sul ginocchio di Gilardino che realizza un gol rocambolesco.
L'Inter non si abbatte e neanche l'espulsione di Murillo per doppia ammonizione la fa arrendere. Il fallo del difensore nerazzurro , forse è punito con un giallo eccessivo.
Intanto Ljajic entra al posto del deludente Icardi, ma è Guarin che rischia il raddoppio: prima un suo tiro potente è deviato prima da un difensore e poi da Sorrentino sulla traversa; poi, al termine di falcata centrale tagliando tutto il campo, spara di poco fuori. 
I nerazzurri ci credono e, seppur non esprimano un grande gioco proprio nei minuti finali vengono bloccati dalla manona di Sorrentino: il passaggio filtrante di Ljajic per Biabiany è delizioso come il tocco del numero undici, che in maniera altrettanto deliziosa è fermato dalla mano di Sorrentino che salva il risultato. 
Sarebbe stata vittoria, ma forse per i rosanero sarebbe stato troppo.
Per Mancini e l'Inter, ciò che conta è non perdere eccessive distanze dall'alta classifica

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