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(Tridici/Cavalera) |
Cinque set per dimostrare che quando si è primi in classifica la classe non è
acqua. Una vittoria sudata, voluta, cercata e meritata. Quando si diventa la
squadra da battere ci sono responsabilità immense. La Betitaly arriva al derby
contro il Cutrofiano con una corona luccicante da regina del campionato. Il
palazzetto magliese accoglie le sue eroine in modo assordante. Spalti gremiti,
tifoserie calde e colore tanto colore. Del resto il derby non è una gara come
tutte le altre. Inutile prendersi in giro Tutto si azzera. Le qualità si
resettano per lasciare spazio a passione e sano agonismo. Giandomenico lancia
nell’ arena il suo sestetto di forza: Kostadinova, Corna, Giorgi, Turlà,
Colarusso e Ferro, ex di turno. L’avvio è da fuochi d’artificio e nel frastuono
dei tifosi il Maglie sale su un comodo più 2. Karalyus non ci sta e mura la
Colarusso. Poi, grazie ad un gioco al palleggio di Mordecchi, trova il fendente
del sorpasso. Il Cutrofiano prende coraggio e dalla sinistra Gili ha il valico
per provare la fuga. Maglie c’è e sta alle costole, ma Martinuzzo rimette il più
2. La Kostadinova si scontra con la buona vena della Faraone e per Bet serve la
panca sul 5-8. La sfida prende i nomi di Kostadinova e Mancuso che picchiano
come metalmeccanici in banda. Le pantere accumulano fino all’ 11-7. Giandomenico
scuote, ma le ospiti masticano adrenalina e Karalyus trova il muro fuori della
Colarusso che vale l’8-14. Le rossoblù perdono equilibrio, Ferro tende la mano
per riaggrapparsi e sfonda dalla sinistra. Resta il più 4 per Cutrofiano.
Colarusso, così, si dà un gran da fare per risalire la china, ma la Democos non
demorde e lotta su ogni pallone. La Betitaly si ricompatta e accorcia. Russo
regala al servizio il 18-20. Corna ci mette la pezza e il muro della Colarusso
sancisce il sorpasso sul 21-20. Che gara, comunque. Il finale, poi, è benzina
sul fuoco: Corna massiccia al centro, ma Karalyus è implacabile fino al 23-25.
L’avvio del secondo è ancora del Cutrofiano con l’ace della Mordecchi e il
solito vigore della Karalyus. La Bet scivola e l’errore della Kostadinova fa
segnare il 2-6. Serve schiarirsi le idee e il coach magliese richiama
all’ordine. La risposta c’è: Karalyus sbaglia posizione e Colarusso inventa
l’ace del 8-8. Tutto ancora da scrivere. La Betitaly torna a ringhiare e infila
il tris Colarusso-Kostadinova- Ferro che vale il 12-8. Le ospiti sbandano
pericolosamente sotto la ritrovata verve delle ragazze di Giandomenico e il
parziale fa paura sul 16-8. Non c’è più storia e il Maglie affonda gli artigli
nella ferita già aperta del Cutrofiano. Si chiude con un impressionante 25-15.
La regina non abdica. Mai. Nel terzo è subito sudore e potenza. Karalyus ritrova
diagonali chirurgiche e Corna è solida al centro. Punto su punto. Botta dopo
risposta. Volley, grande volley. Negli occhi i ricami della Turlà e la solita
potenza della Kostadinova. Il capitano magliese infatti costruisce il tris che
libera la corsia di sorpasso sul 12-8. Le cugine cutrofianesi ritrovano vigore
dopo le sberle della bulgara e stanno a galla, ma Ferro inventa una bomba che
sfonda il parquet per il 18-14. Colarusso si gode il suo turno al servizio e
mette in cascina il più 8. L’infortunio della Ferro stempera il calore, ma dopo
il “tutto ok” si riparte e la Betitaly chiude il sipario sul 25-16. La musica
intona ancora l’inno rossoblù nel ritorno in campo. La Mancuso è la nota stonata
che tiene vivo il set sul 6-4. L’ace della Escher, in campo per la Ferro, mette
l’apostrofo sull’11-7. Gili, poi, regala il più 5 e Carratù chiama in panca. La
reazione si vede e il Cutrofiano mostra carattere fino al 15-14. Le magliesi
restano concentrate e si tengono avanti per evitare scherzetti. Russo d’accordo
con Turlà firma il più tre, ma Gili riscrive il 23-21. Poi incredibilmente il
Maglie va in panne e il servizio della Martinuzzo accompagna le cutrofianesi ad
un incredibile quinto set. Dentro o fuori. Si azzera tutto. Cutrofiano si gode
la rinascita della Martinuzzo, il Maglie ritorna in se e Corna pareggia sul 2-2.
Ormai è adrenalina allo stato puro: Mordecchi sale in cattedra, Faraone balbetta
in ricezione. Le padrone di casa danno gas e Corna inventa l’ennesimo muro per
l’ 8-4. Mancuso, però, continua a scaricare rabbia in banda: 10-7. Intanto la
Escher si ritaglia momenti di gloria sulla sinistra. Cutrofiano non sta più
sulle gambe e tira i remi in barca. La regina lucida la corona e si tiene
stretto il derby.
Francesco Paglialonga
Ufficio Stampa Volley Maglie
Foto : Mauro Tridici e Pino Cavalera
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