di Luca Losito. Tutti ricorderanno il bel gol che aveva riaperto il confronto autunnale, giocato a viso aperto da Milan e Barca, firmato Zlatan Ibrahimovic su assistenza di Clarence Seedorf. I marziani, così li chiamano gli addetti ai lavori, non possono essere fermati da chiunque, per un'impresa tale serve gente di un certo tipo. Ibrahimovic, o 'Gulliver' come suggerisce Antonio Conte, sembra l'uomo ideale per cercare di riportare sulla Terra una squadra che non sembra appartenere proprio a questo pianeta. Gli elogi per l'11 di Pep Guardiola sembrano ormai superflui, una squadra così non ha bisogno di alcuna presentazione. Il Milan di Allegri però merita una menzione speciale: l'aggressiva copertura dell'intero campo che a tratti rievoca il 'calcio totale' idealizzato da Arrigo Sacchi, una fase difensiva spesso impeccabile, le numerose soluzioni offensive studiate a tavolino per i centrocampisti, la grande abnegazione di tutti nei momenti di difficoltà e ovviamente la genialità di Zlatan Ibrahimovic a fare da valore aggiunto all'attacco rossonero. Questa squadra se sfodera la migliore prestazione può mettere in difficoltà chiunque, ne sono l'evidente prova i 180' del girone di Champions, in cui i rossoneri hanno stupito tutti tenendo testa ai blaugrana. Un vero peccato che il Milan debba giocarsela senza il Messi della retroguardia, un certo Thiago Silva, guarda caso lo cercano i marziani.
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