di Nicola Zuccaro. Nella Primavera degli Addii certi e prossimi a tenere banco c'è anche il futuro di Totò Di Natale. Il 34enne bomber dell'Udinese ha confermato dal ritiro della Nazionale a Converciano l'intenzione di chiudere la carriera al termine degli Europei. "Ho ancora 1 anno di contratto con l'Udinese ma per continuare ci vuole la voglia. Era un pensiero che avevo già fatto. Negli ultimi 20 giorni di campionato ho giocato 5 partite. Non c'entra la morte di Morosini : ho due bambini, vorrei stare più tempo con loro. Ora giochiamo l'Europeo, poi ci pensiamo". In questa lunga dichiarazione rilasciata alla Stampa è racchiusa l'incertezza che tiene, in primis, col fiato sospeso, l'Udinese. Il club friulano, attraversato unitamente al suo tecnico Guidolin dall'ondata di stress provocata da una stagione intensa per gli impegni europei, sta alla finestra in attesa di conoscere il futuro del suo tesserato degno di essere considerato dopo Totti un'altra bandiera del calcio italiano. Sarà un "Europeo" disputato ad alti livelli a far cambiare idea a Totò? Non è da escluderlo, poichè il diretto interessato non si sente un bomber di scorta, nè ritiene la sua convocazione in azzurro una presenza vacanziera. Totò viene in azzurro per giocare, magari con Cassano e Balotelli, mettendosi a disposizione di Prandelli. Non è una disponibilità di facciata. E' un atto di umiltà e di professionalità unito alla volontà dello stesso attaccante di cancellare dalla memoria - sua e del calcio italico - il rigore da lui fallito a Euro 2008 contro la Spagna. Dopo il Totò Schillaci delle 'notte magiche' di Italia '90 ci sarà un altro Totò (Di Natale) pronto a regalarci fra Polonia e Ucraina delle altre serate indimenticabili? La risposta arriverà dal campo.
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