Serie A: ultimi verdetti nella domenica degli addii

di Nicola Zuccaro. Lacrime torinesi, sponda Juventus. Lacrime milanesi sponda Milan. La trentottesima ed ultima giornata di Serie A ha disegnato dallo Juventus Stadium sino a San Siro quella valle di lacrime che ha riportato per una Domenica i sentimenti in un calcio italiano avvelenato da scandali, sottomesso alle Pay Tv e dominato dal mercato permanente.
Elementi spediti fuori dagli stadi sopra richiamati coi giri di campo di Del Piero (al triplice fischio accolto come trionfatore anche per le strade torinesi lungo le quali sono accorse 400.000 persone) del suo rivale in goal Pippo Inzaghi che, unitamente ai Gattuso, Zambrotta, Seedorf e Van Bommel ha salutato il pubblico rossonero. Con loro se ne va un decennio di storia del recente calcio italiano.
Un lungo periodo, irripetibile e insostituibile perché da oggi in poi si andrà per quel sentimentalismo che contro ogni globalismo calcistico contraddistingue ancora la Serie A italiana, alla ricerca delle "bandiere".
Ripiegati i fazzoletti, lo spettacolo è andato avanti per emettere gli ultimi verdetti quasi scontati alla vigilia del Turno n.38. Dura sarà l'estate per Udinese e Inter. I friulani accedono ai preliminari di Champions League espugnando il terreno di quel Catania in allerta per l'Europa per gli eventuali e clamorosi sviluppi legati ai deferimenti federali e forte della licenza Uefa ottenuta la scorsa settimana per il Massimino. Di Natale, firmando il 2-0, consacra la sua convocazione in azzurro per Euro 2012 ma lasciando un punto interrogativo sul suo futuro a Udine.
Estate di duro lavoro anche per l'Inter. Stramaccioni nella sua Roma non riesce a centrare l'ingresso diretto in Europa League e dovrà ricorrere agli straordinari coi preliminari già collocati come da calendario il 2 ed il 9 Agosto.
Accedono direttamente all'Europa League la Lazio che dopo una lunga presenza al terzo posto della graduatoria scendendo al quarto e pur priva di Klose regola proprio l'Inter per 3-1 all'Olimpico ed il Napoli che di rimonta piega il Siena per 2-1.
Fuori dall'Europa sarà l'altra capitolina, ovvero quella Roma alla quale non è bastato il 3-2 in casa del già retrocesso Cesena raggiunto in Serie B oltre che dal Novara anche dal Lecce.
I salentini, sconfitti per 1-0 in casa del Chievo, bruciano l'ultima occasione per la permanenza nella massima serie. Qui vi resterà il Genoa che conclude, regolando per 2-0 il Palermo, in un Marassi a porte chiuse uno dei tornei più difficili della sua ultracentenaria storia.
Si conclude così un campionato che, lasciando già il posto alla Nazionale per Euro 2012, pur rivelatosi avvincente sui vari fronti, ha lasciato non poco a desiderare in termini gestionali con una Lega A inesistente e che ha delegato alle Pay Tv l'organizzazione del primo campionato italiano. Sarà così anche per la stagione 2012-2013?

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