di Nicola Zuccaro. Il conto alla rovescia prosegue angosciosamente per la Nazionale italiana. Fra 8 giorni ci sarà la Spagna - Campione d'Europa uscente - ad attendere gli azzurri nel debutto a Euro 2012 e all'indomani del ko subito dalla Russia per 3-0 crescono le perplessità fra tifosi e stampa per la tenuta degli azzurri alla luce della prestazione opaca offerta a Zurigo. Italia bella per metà quella vista nel primo tempo perchè caratterizzata dalla vivacità offensiva con Cassano suggeritore e Balotelli sia pure come unica punta nel ruolo di finalizzatore supportati da un centrocampo attivo coi contributi di Pirlo e De Rossi. Preoccupa l'Italia vista nella ripresa per il suo improvviso smarrimento come testimonia una difesa che pur orfana di Criscito è andata in tilt subendo tre reti nel giro di 15' e fa non poco discutere il tardivo innesto dell'attaccante dell'Udinese Antonio Di Natale ed il non inserimento di Giovinco. Al di là delle cause di ordine psicologico o mentale dovute alle vicende legate al Calcioscommesse che hanno reso difficile in quel di Converciano la settimana appena trascorsa, l'Italia scesa in campo a Zurigo per la sosta forzata a causa dell'annullamento dell'amichevole contro il Lussemburgo non ha potuto esprimere coi 90' nelle gambe una prestazione superba. Non è un alibi ma è un aspetto che torna a favore di una Nazionale che dovrà fare tesoro di questa sconfitta che non illude persino Giovanni Trapattoni. L'attuale Ct dell'Irlanda, all'indomani del ko di Zurigo, sostiene che per gli azzurri quella sconfitta fa bene. Come non credergli per quella sua saggezza calcistica racchiusa nel famoso: "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco?". Di contro si consiglierebbe al nostro Ct un lungo silenzio stampa (forse beneaugurante 30 anni dopo Spagna '82) per evitare dichiarazioni che turbino la tranquillità del gruppo rivedendo nel contempo le sue scelte in attacco puntando molto sugli attuali Cassano e Balotelli anzichè un Matri reduce da uno strepitoso campionato con la Juventus. Visto l'attacco abulico emerso contro la Russia e senza alcuna faziosità si farebbe ancora in tempo a sceglierlo come ventiquattresimo convocato. Prevenire è sempre meglio che curare, visto che nelle amichevoli disputate negli ultimi 8 mesi contro Uruguay, Usa e Russia il pallottoliere azzurro piange ancora senza nemmeno una rete.
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