di Luigi Laguaragnella
Ieri sera a Montecarlo, nella finale di Supercoppa europea, lo spettacolo è stato tutto biancorosso. Un Atletico Madrid devastante ha annientato i campioni della Champions League del Chelsea. 4-1 in favore dei Colchoneros castigliani che tra le loro fila hanno consacrato ufficialmente una nuova stella o in termini contemporanei un top player: Radamel Falcao. Un campione che a suon di gol ha vinto le ultime due edizioni dell'Europa League (con il Porto e con l'Atletico) e ieri sera ha annullato i blues con l'ennesima tripletta in una finale per lui (l'altra, lo scorso maggio contro il Bilbao). Un attaccante che decide in questo modo le finali merita di essere accostato ai nuovi grandi del calcio. Con la sua velocità, tecnica, tiro mancino ha ridicolizzato la difesa del Chelsea, David Luiz, difensore del Chelsea ha commesso un errore dietro l'altro rischiando di rendere il risultato finale ben più ampio. Falcao ben servito dai suoi compagni insacca tre volte di sinistro nei primi 45 minuti e colpisce anche una traversa e un palo.
Niente da dire del Chelsea: a centrocampo Mikel e Lampard non sanno dove andare a chiudere davanti ai quattro dietro il fenomeno-Falcao. Mister Simeone compone una linea di fornitori di palloni con Gabi, Arda Turan, Koke e Adrian. I londinesi in attacco non si sono mai visti nè con Mata, nè con Ramires, nè con Torres (osannata dal pubblico spagnolo).
Nella ripresa l'Atletico Madrid va ancora in gol con un bel tocco di Miranda. E Il Chelsea trova almeno il gol della bandiera con Kahil.
Dopo la vittoria sull'Inter del 2010, i Colchoneros riportano a Madrid la prestigiosa Supercoppa. E Falcao, come l'Atletico di Simeone meritano palcoscenici di ben più alto livello. Queste vittorie lo dimostrano.
Il Chelsea: Di Matteo per ripetersi dovrà lavorare sodo per far fronte ad appagamento di vittorie, inserimento a pieno titolo dei suoi campioni ed età avanzata dei suoi senatori.
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