Il Milan affonda sotto il nubifragio di Malaga: decide Joaquìn

di Luca Losito. 'La Rosaleda' sorride ai propri beniamini, il Milan raccoglie il 1° stop in Champions dopo una prestazione che regala luci e ombre: importanti passi avanti in fase difensiva, notevoli passi indietro in fase propositiva. Il Milan si presenta a Malaga con un inedito e solido 3-4-3, modulo con cui i rossoneri riescono ad inceppare la prolifica macchina da gol spagnola, ma paga la scarsa vena offensiva dimostrata. Ciononostante, El Shaarawy & Co. hanno beneficiato di varie occasioni che avrebbero potuto cambiare le sorti del match. Finisce 1-0, l'acuto di Joaquìn a metà ripresa sancisce la sconfitta per i ragazzi di un Allegri sempre più traballante. Il Diavolo comincia bene, bloccando le iniziative ospiti agevolmente. De Sciglio inizia a farsi vedere con maggiore frequenza sulla corsia di destra e il Milan, dopo un paio di azioni apprezzabili, sfiora il vantaggio al 31'. Emanuelson raccoglie il suggerimento in profondità e mette in mezzo un cross rasoterra, El Shaarawy disorienta Gamez col taglio da sinistra ma la sua conclusione termina sul fondo. Col passare dei minuti il Milan sembra accusare la fatica, finendo col lasciare il pallino del gioco in mano agli avversari. La pressione del Malaga sembra concretizzarsi in chiusura di tempo. Gamez trova i tempi giusti per l'inserimento senza palla, corpo a corpo con Constant e arbitro di porta che indica il dischetto: il replay gli dà torto, il rigore non c'è. Joaquin grazia direttori di gara e rossoneri, sparando alto dal dischetto. Nella ripresa la pressione degli andalusi non accenna a diminuire e, dopo alcuni tentavi sventati a fatica dalla difesa milanista, al 19' il Malaga passa. Iturra, liberatosi sulla trequarti, legge al meglio il posizionamento della retroguardia milanista e la prende d'infilata con un delizioso tocco sotto: premiato l'inserimento in area di Joaquìn, stop, interno destro, pallone sul palo e poi in rete. 1-0, alla prima vera occasione gli spagnoli sfondano. Allegri stravolge l'11 in campo e spinge l'assedio finale buttando nella mischia anche Pato e Bojan: i cambi fruttano una doppia occasionissima al 40', ma El Shaarawy prima e Mexes poi mancano la rete del pari da posizione favorevole. L'unica nota positiva per il Milan è la classifica del girone, che lo vede secondo con una lunghezza di vantaggio sullo Zenit. Ma i mali dei rossoneri non accennano a diminuire. Il prossimo esame è previsto per sabato, quando a San Siro arriverà il Genoa dell'esordiente Del Neri. Ancora non si sa chi siederà sulla panchina rossonera, la crisi continua.

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