di Luca Losito. Dopo un avvio choc che ti porta sotto 2-0, in uno stadio come il San Paolo, c'erano ben poche speranze per il Diavolo di rinascere, l'ennesima sconfitta stagionale sembrava dietro l'angolo. Il destino però non aveva fatto i conti con Stephan El Shaarawy, capocannoniere di Serie A e Milan a soli 20 anni, giocatore in grado di cambiare da solo le sorti di un match. Ma andiamo con ordine, pronti, via ed è subito festa sugli spalti: dopo un'ottima partenza il Milan viene punito da un'incredibile 'papera' di Abbiati, che valuta male il tiro non irresistibile di Inler dalla distanza e subisce così l'1-0. I rossoneri non si scompongono e continuano a creare gioco, beneficiando di una clamorosa palla gol non sfruttata da Montolivo. Il match continua su questo spartito fino alla seconda beffa: Insigne riceve palla in area e calcia verso la porta, una doppia deviazione di Acerbi e Abbiati consegna il 2-0, ma ancora una volta l'impressione è che il portiere rossonero potesse fare qualcosa in più su quel tiro. Gara finita? Macchè, il Milan continua a spingere fino alla svolta: negli ultimi istanti di primo tempo El92 riceve palla da De Sciglio, il Faraone dal limite dell'area estrae dal cilindro il gol del 2-1, traiettoria bellissima che si infila sotto l'incrocio. Questo sì che esime da colpe il portiere, De Sanctis. La prima frazione finisce qui. Al ritorno in campo i rossoneri sembrano indiavolati: Bojan, Nocerino e Boateng hanno occasioni ghiottissime per il pari, ma non le sfruttano. Mazzarri cambia e prova a coprirsi. Allegri, al contrario, si sbilancia inserendo Robinho e Pazzini al posto del buon Montolivo e di un ancora irriconoscibile Boateng. Proprio il numero 7 rossonero, Robinho, disegna un assist perfetto che mette El Shaarawy di fronte a De Sanctis: il Faraone non si fa pregare e firma il 2-2. Il finale di gara vede un Napoli alle corde, che rischia il tracollo da un momento all'altro. Il Milan però ha speso tanto e spreca le buone occasioni di ripartenza che gli capitano. Finisce così, ma è finalmente un buon punto: i rossoneri sono riusciti a giocare anche meglio di una squadra di vertice come quella partenopea in casa loro, mostrando finalmente una personalità notevole. Peccato, senza i "regali" di Abbiati a Napoli sarebbe potuta andare diversamente.
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