2012: Inter, niente di STRAodinario

di Luigi Laguaragnella
Il 2012 dell'Inter? Di nerazzurro sbiadito. Probabilmente la squadra milanese porta ancora gli strascichi per la pancia piena di trofei dell'era Mourinho. E solo con Stramaccioni e la qualificazione in Europa League, Zanetti e compagni sono ritornati sulla terra.
Il mister romano, trionfatore con le giovanili, insieme ai senatori della squadra sta svolgendo un ruolo importante sotto il profilo dell'affiatamento del gruppo. Proprio quello che è mancato nella scorsa stagione. E considerando i campioni dell'Inter è già un grande lavoro. Nella prima metà del 2012 si è vista sfaldare definitivamente l'Inter della "manita". Per non ripetere la perdita di un campione quale Eto'o, ceduto nella stagione scorsa, si è provato e si sta provando a gestire Sneijder, l'altro top player. Non pochi problemi ha creato la sua gestione (non del professionista, piuttosto della collocazione tattica) da Gasperini a Ranieri e anche se non si vuole ammettere con Stramaccioni, sopratttutto perchè lì davanti con Milito e la nuova fantasia di Cassano e Palacio sembra che l'Inter stia trovando perlomeno un equilibrio, a discapito dei risultati ultimamente discontinui. Certamente le dieci vittorie consecutive tra campionato ed Europa League sono un bel biglietto da visita per questa nuova Inter priva del terzino più forte del mondo Maicon e dell'amato Julio Cesar, ma con un campione in più come Guarin, la scoperta Juan Jesus a sostituire il disastroso Lucio della scorsa annata e tanti buoni centrocampisti e Handanovic, Cassano (scambiato con Pazzini) e Palacio (che tanto voleva Gasperini: stranezze societarie). Insomma l'Inter attorno a Samuel, Zanetti, Cambiasso e Milito sta riformando un gruppo che se non alla vittoria, può lottare e dare soddisfazioni. 
L'Inter del 2012 si è rivelata una continua mutazione: dalla difesa a quattro di Ranieri (ereditando quella a tre di Gasperini) con cui non si può dimenticare che i nerazzurri erano arrivati a -6 dalla Juve capolista (prima di risultati disastrosi, come scivoloni contro Parma, Novara, Roma, ecc..,  che hanno evitato all'Inter il raggiungimento della qualificazione Champions), vincendo il derby con El principe decisivo, all'arrivo di Strama che con spirito di adattamento lo scorso anno ha provato solo a rimediare la stagione di cui solo il derby di ritorno vinto con uno straordinario 4-2, ha regalato un'emozione, nonostante aver dato sul piatto d'argento lo scudetto alla Juve che era in lotta proprio contro il Milan.
Moratti, confermando uno degli allenatori più giovani della serie  A, ha lasciato intendendere due cose: la prima è che forse per l'Inter sono finiti i tempi delle spese folli, per cui staff e giocatori sono tenuti a rientrare in un progetto di adeguamento dei contratti (ed ecco il caso Snejider che per gennaio dovrebbe aprire nuovi scenari); la seconda è che occorre puntare ad un ringiovamento della rosa e Stramaccioni da uomo vincente con le giovanili dell'Inter è una buona rappresentanza.
Insomma i nerazzurri hanno incominciato anticipatamente la stagione 2012-2013 per i preliminari di Europa League e nonostante le continue partite settimanali non stanno demeritando. Si può dire che l'Inter è tra le squadre che proveranno ad ostacolare la Juve. Con la nuova difesa a tre e un atteggiamento più difensivo, venendo a mancare quelle pedine tutto campo, l'Inter fino ad ora ha vinto quasi con tutte le grandi del campionato: Napoli, Milan, Fiorentina, Juventus nella storica trasferta che ha fermato i bianconeri a 49 risultati utili consecutivi. Probabilmente del 2012 gli interisti ricorderanno il 3-1 allo Juventus Stadium con la doppietta di Milito e gol di Palacio in una gara avvelenata dagli errori arbitrali. Da questa vittoria di novembre e complice un calo fisico, la squadra ha abbandonato il passo e gli stop con Parma, Atalanta, Siena e Cagliari e poi con la Lazio sono emblematici. In ogni sconfitta, però ci sono stati i pali e gli arbitri a negare risultati positivi. In più di un'occasione l'Inter poteva avvicinarsi alla Juve, se non superarla ed invece non ne ha approfittato. Non a caso ha chiuso l'ultima gara con un brutto pareggio casalingo contro il Genoa.
Le vacanze giungono in tempo per permettere il riposo ai tanti infortunati come Cambiasso e Nagatomo, intanto la società è alla ricerca di un vice-Milito. Lì in avanti sembrano in pochi e Milito non può reggere tutte le partite, anche se dell'argentino, nell'ultimo anno, vanno ricordati i quattro gol al Meazza contro il Palermo e sua ritrovata prolificità. In più se Palacio si ritrova a giocare in porta come è accaduto in coppa Italia, l'attaccante è indispensabile: si pensa a Borriello o Rocchi, ma anche Denis sarebbe un bel colpo.
Nonostante i punti di penalizzazione del Napoli l'Inter rimane comunque al terzo posto sorpassata dalla Lazio: da lì riparte nel 2013 e con il cammino in Europa League che continua e che se onorato riporterebbe i nerazzurri al sapore di Champions, dato che alla ripresa delle competizioni le squadre eliminate dai gironi del massimo torneo europeo se la dovranno vedere nella bolgia della "sorella minore" tra cui la pazza Inter. 

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