di Piero Ladisa - Tanto tuonò che piovve. Dopo le ripetute esternazioni dei team sulla performance delle gomme Pirelli, ultima in ordine cronologico quella del patron della Red Bull Dietrich Mateschitz al termine del GP di Spagna, la casa milanese ha annunciato che ci saranno dei cambiamenti a riguardo.
Verranno apportate delle modifiche sulle mescole, dal GP del Canada, evitando così ulteriori polemiche.
Queste le parole di Paul Hembery: “Abbiamo deciso di introdurre una ulteriore evoluzione dei nostri P Zero, poiché i quattro pit-stop di Barcellona sono stati eccessivi. Un tale numero di soste si è verificato soltanto una volta, dal nostro rientro in Formula 1 nel 2011. Il nostro obiettivo è offrire ai team nuovi pneumatici che presentino le caratteristiche di stabilità del range 2012 e le prestazioni del 2013. E’ tradizione Pirelli apportare, in maniera rapida, miglioramenti ai nostri prodotti quando necessario.
Lavoreremo per eliminare le delaminazioni causate dai detriti in pista. Questo fenomeno non mette a rischio la sicurezza delle vetture, ma anzi assicura ai piloti la possibilità di completare il giro e rientrare in modo sicuro ai box per il cambio della copertura danneggiata. La delaminazione, infatti, consiste nella perdita del battistrada, ma non comporta un danneggiamento della struttura della gomma. Il nostro obiettivo è eliminare le delaminazioni, garantendo ai piloti la stessa sicurezza offerta dagli pneumatici attuali”.
Inoltre il Direttore Motorsport Pirelli ha manifestato il suo pensiero riguardo i test invernali: “I test invernali sono stati insufficienti a raccogliere i dati necessari per uno sviluppo soddisfacente del range 2013, con la conseguenza di aver progettato delle coperture troppo orientate alla prestazione. Appena ce ne siamo resi conto, abbiamo iniziato a studiare delle soluzioni alternative. Val la pena sottolineare che i test invernali, come sono attualmente pensati, non permettono di provare gli pneumatici nelle stesse condizioni di gara, soprattutto a causa delle basse temperature. Inoltre il numero di tali test è eccessivamente limitato. Anche i team stanno chiedendo di avere test più lunghi e in luoghi più adatti. Tali limitazioni ci hanno costretto a uno sviluppo delle gomme 2013 sulla base di simulazioni che, per quanto accurate, sono state comunque insufficienti, soprattutto a causa dell’aumentata velocità delle vetture di quest’anno”.
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