di Alex Nardelli. Doveva essere una serata di festa quella del 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles. La Vecchia Signora, trascinata dal suo capitano, Gaetano Scirea e dal suo re, Michel Platini, affrontava il Liverpool di Grobbelaar e Rush nella finale di Coppa Campioni. Fu invece un bagno di sangue, in uno stadio mal messo e criticato dalle due società già prima della partita. I tifosi inglesi che sfondarono le recinzioni di acciaio, la gente spaventata che si lanciava nel vuoto, che spingeva sul muretto divisorio della curva fino a farlo crollare. La gente che scappava, in preda al panico e alla paura, urla, sangue, persone calpestate, in una folle corsa verso la salvezza. E poi la decisione delle forze dell’ordine belghe e dei dirigenti UEFA di giocare comunque, in un’atmosfera surreale. Con gli stessi giocatori non a conoscenza di quanto stava accadendo sulle tribune. Sono passati 28 anni da questa tragedia, ed ora si parla di stadi all’inglese senza barriere tra tribune e campo. Un cambiamento che dev’essere il viatico per poter mutare una cultura della violenza a partire dalle serie inferiori fino ad arrivare alle più importanti manifestazioni.
QUESTE LE VITTIME DELLA TRAGEDIA DI HEYSEL:
Rocco Acerra (29) Bruno Balli (50) Alfons Bos (N/A) Giancarlo Bruschera (21) Andrea Casula (11) Giovanni Casula (44) Nino Cerullo (24) Willy Chielens (N\A) Giuseppina Conto (17) Dirk Daenecky (N\A) Dionisio Fabbro (51) Jacques François (N\A) Eugenio Gagliano (35) Francesco Galli (25) Giancarlo Gonnelli (20) Alberto Guarini (21) Giovacchino Landini (50) Roberto Lorentini (31) Barbara Lusci (58) Franco Martelli (22) Loris Messore (28) Gianni Mastroiaco (20) Sergio Bastino Mazzino (38) Luciano Rocco Papaluca (38) Luigi Pidone (31) Benito Pistolato (50) Patrick Radcliffe (N\A) Antonio Ragnanese (49) Claude Robert (N\A) Mario Ronchi (43) Domenico Russo (28) Tarcisio Salvi (49) Gianfranco Sarto (47) Amedeo Giuseppe Spolaore (55) Mario Spanu (41) Tarcisio Venturin (23) Jean Michel Walla (N\A) Claudio Zavaroni (28)
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