Serie A 2013-14: da Cagliari a Udine si pensa allo Stadio per il prossimo torneo

di Nicola Zuccaro - Giugno si conferma quale mese strategico e determinante per la Serie A che verrà, non solo per la campagna acquisti ma anche per l'impianto di giuoco. Una questione non più di ordinaria amministrazione ma una problematica del calcio italiano in attesa che esso possa essere finalmente beneficiato dalla tanto attesa Legge sui Nuovi Stadi.

A tenere aperta questa ferita del pallone italiano c'è la situazione dell'IS Arenas di Quartu Sant'Elena. Passato per l'impianto-epicentro di un terremoto giudiziario ampiamente raccontato dalle cronache, lo Stadio utilizzato per metà dal Cagliari nella scorsa stagione potrà essere pienamente agibile qualora il 10 Giugno, la Commissione Provinciale di Controllo, esprimerà il positivo parere tecnico. In caso contrario il Club Sardo potrebbe tornare al Sant'Elia.

L'auspicio è che dopo l'esilio al Rocco di Trieste, il Cagliari comunichi alla Lega A il 20 Giugno 2013, come da requisito fondamentale per potersi iscrivere alla stagione 2013-14, un impianto sardo presso cui dover disputare le gare interne. Se a Cagliari si è in attesa, a Udine procedono, quasi a ritmo sostenuto i lavori per il Nuovo Friuli.

Fra i primi interventi in corso c'è l'eliminazione della pista di atletica e a seguire del fossato la cui scomparsa contribuirà ad avvicinare l'anello inferiore al rettangolo di gioco. Risultato? Garantire una migliore visione della partita. Trattasi di quel comune denominatore che unisce Udine a Cagliari. Una linea che tracciata, ancor prima dalla Juventus, con la progettazione e realizzazione dello "Stadium" dovrebbe essere seguita dall'intera Serie A compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione.

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