Spareggi Mondiali 2014: Uruguay e Messico ipotecano la qualificazione battendo Giordania e Nuova Zelanda

Andrea Stano. Si sono disputati questa sera due degli undici spareggi previsti per questa settimana, validi per la qualificazione ai Mondiali di calcio in Brasile. Si tratta di Giordania-Uruguay (5-0) e Messico-Nuova Zelanda (5-1)
La nazionale asiatica, terza nel girone A dopo Giappone ed Australia, arriva al delicato appuntamento contro l'Uruguay dopo aver superato ai rigori l'Uzbekistan nel primo spareggio. La Celeste, invece, si è posizionata quinta in classifica nel girone sudamericano, dopo Argentina, Colombia, Cile ed Ecuador, e gioca  il suo quarto spareggio consecutivo negli ultimi sedici anni.
Sotto gli splendidi occhi della regina Rania ad Amman, "los charruas" guidati dal "Maestro" Oscar Tabarez vincono 5 a 0 costringendo la selezione giordana a rassegnarsi. E' vero, la palla è rotonda e c'è ancora da giocare il match di ritorno (a Montevideo il prossimo giovedì 21) ma la superiorità della nazionale uruguagia è piuttosto evidente. L'abbondante numero di gol messo a segno dai sudamericani era, infatti, alquanto prevedibile.
Il vantaggio giunge al 22' quando il terzino goleador Maxi Pereira trafigge il portiere avversario dopo la sponda di Edinson Cavani. Il raddoppio arriva sul finire della prima frazione di gara, al 42esimo; l'ex reggino Stuani, servito dall'ottimo Lodeiro, segna il 2 a 0.
Nella ripresa l'Uruguay dilaga, malgrado la Giordania ce la metta tutta ma le disattenzioni difensive sono imperdonabili. Al 70esimo è lo stesso Lodeiro che chiude virtualmente la gara con un bel lob sul portiere Shatnawi, oggi in campo al posto del titolare Shafiaal, così come, sull'altro versante, gioca Silva, ingiudicabile in quanto mai impegnato, che sostituisce l'infortunato Muslera.
Al 75' Rodriguez realizza la quarta rete della partita e sul finale, al 90esimo, anche Cavani timbra il cartellino direttamente su calcio di punizione.
Messico-Nuova Zelanda è apparentemente, invece, una partita meno scontata. Il gap tecnico tra le due squadre è lapalissiano eppure ci si aspetta una sfida più combattuta. Tuttavia allo storico stadio Azteca di Città del Messico, "el Tricolor" polverizza 5 a 1 i neozelandesi che difficilmente nella gara di ritorno di mercoledì prossimo riusciranno a capovolgere il risultato.
I padroni di casa, quarti nel gruppo CONCACAF, dietro USA, Costa Rica ed Honduras, fanno i conti con assenze pesanti, dal calibro di Dos Santos, Hernandez e Guardado. I neozelandesi, invece, sono arrivati primi nel girone finale della federazione dell'Oceania (la OFC) ma difficilmente riusciranno a qualificarsi al Mondiale per la terza volta nella loro storia.
La partita rimane equilibrata fino al 32esimo quando il Messico trova la rete che sblocca il match con Aguilar. Al 40' Raul Jimenez raddoppia con un preciso colpo di testa.
Se nel primo tempo gli "all whites" hanno minacciato gli avversari con qualche fugace sortita offensiva, nella ripresa gli uomini di Herrera ci andranno giù pesante segnando ulteriori tre reti. Assoluto protagonista sarà Peralta che realizzerà una doppietta, prima al terzo minuto e poi all'80esimo. Il colpo di grazie lo infligge il capitano Marquez all'84'. Bellissima l'incornata dell'ex blaugrana, suo marchio di fabbrica. Un minuto più tardi arriverà il gol della bandiera di Chris James, l'unico trai neozelandesi a non arrendersi mai.

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