di Luigi Laguaragnella
Un altro pareggio non cambia le dinamiche dell'alta classifica. L'Inter, nel posticipo di ieri sera al Meazza contro il Parma non approfitta del passo falso del Napoli e della sconfitta della Fiorentina.
La squadra di Mazzarri si ferma all'ennesimo pareggio, dopo quello di Bologna e l'altro casalingo contro la Samp. Gli emiliani disputano un'ottima partita a viso aperto fermano l'Inter 3-3. E' una gara ad alto ritmo dettata dai tempi del centrocampo gialloblu con Parolo e Marchionni che macinano chilometri per il tridente Cassano, Biabiany e Sansone. L'Inter si affida all'estro di Kovacic che quando tocca palla è geniale, ma è poco servito dai compagni: troppi lanci lunghi dalla difesa e il gioco di verticalizzazione con Jonathan e Guarin è ben fermato dagli avversari. Manca qualcosa all'Inter e si vede soprattutto in difesa nonostante la presenza di Campagnaro.
La gara è sin da subito spumeggiante: il Parma non trova difficilmente spazi e dopo un tiro di Paletta bloccato da Handanovic passa in vantaggio con Sansone che a tu per tu con il portiere nerazzurro non può sbagliare. L'Inter incomincia il forcing. Nascono molti cross e finalmente verso la fine del primo tempo, dopo tentativi dei suoi uomini migliori, Palacio con il tempo giusto pareggia i conti da un cross di Jonathan. Ma i nerazzurri ancora una volta mancano nell'organizzazione difensiva e prima del rientro negli spogliatoi Handanovic si lascia scivolare la palla sotto le gambe lasciandola a Parolo che a porta sguarnita mette in rete. Il Parma torna in vantaggio e neanche troppo senza sorpresa. Sansone, infatti, sull'1-1 da opportunista stava realizzando la sua doppietta. Troppe disattenzioni un gioco ad intermittenza non fanno stare sereno Mazzarri che al rientro in campo sembra abbia strigliato i suoi. L'Inter appare molto più determinata e crea più occasioni nei primi minuti. Insiste e raggiunge il pareggio e un minuto dopo il gol del vantaggio. Il primo è un gioiello di testa di Palacio che contorcendosi segna; il secondo è un tiro di Guarin che deviato spiazza Mirante. La rimonta è fatta. Anzi no. Il Parma non si scompone e poco dopo gela San Siro: Sansone da un cross da destra anticipa tutta la difesa nerazzurra e pareggia nuovamente i conti. Risponde così alla doppietta di Palacio.
La partita è una lunga seria di cambi di fronte, ma il Parma è molto più pericolo con il suo trio d'attacco e Paletta. I nerazzurri inseriscono Nagatomo per dare nuova spinta; ci provano con tiri dal limite, ma non sono pungenti. Nel finale, dopo che il Parma ha sfiorato il vantaggio, Cambiasso stava portando alla vittoria i suoi. Ma forse, sarebbe stato troppo.
Mazzarri, in previsione degli impegni contro Napoli e Milan è obbligato a tener alta l'attenzione dei suoi, troppe volte distratti
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