Certe notti a San Siro si vince...e si piange per Zanetti

di Luigi Laguaragnella

Ieri sera il Meazza ha respirato l'aria di gloria per le emozioni dentro e soprattutto fuori dal campo. Quella contro la Lazio è stata una partita decisiva per permettere all'Inter l'accesso all'Europa League, me più della gara in sè gli occhi erano puntati su Javier Zanetti, il capitano argentino che sin dall'ingresso in campo per il riscaldamento e poi in panchina aveva gli occhi lucidi per il tributo del suo pubblico, mai come ieri così numeroso quest'anno, nell'ultima gara a San Siro dopo circa vent'anni di gare, battaglie e trionfi. Quel numero quattro che sfreccia palla al piede con un stile inconfondibile mancherà al mondo interista.
Dalla panchina Zanetti segue la partita dalla panchina che subito si mette male. La difesa imbambolata permette a Biava a porta vuota di portare la Lazio in vantaggio. E Mazzarri si preoccupa per l'obiettivo europeo. Subito il gol l'Inter cambia pelle e alla fine della gara avrà rifilato quattro gol ai biancocelesti.
Kovacic prende le redini del centrocampo, orfano di Cambiasso squalificato e distribuisce un'infinità di palloni ai suoi compagni. Nel giorno dell'addio del capitano, il croato sembra e si spera essere la pietra della nuova Inter. Da un suo pallone filtrante Palacio sfiora il pallone che inganna Berisha. E' pareggio. Al boato di San Siro salta anche Zanetti che da tifoso vero dà la carica ai suoi compagni. Per buona parte del primo tempo l'Inter mette alle strette la squadra di Reja. L'ex Hernanes disputa un match di qualità e quantità. Jonathan è sempre attivo sulla fascia, ma è Kovacic che fa la differenza: il passaggio ad Icardi per il gol del 2-1 è da mago. La palla taglia improvvisamente tutta la difesa e l'attaccante argentino piazza in rete. Icardi esulta verso Zanetti. Sarà la presenza del pubblico caloroso o lo spirito romantico in cui è avvolta la serata, Palacio stende i laziali: in area tira il pallone ricevuto da Nagatomo. Finalmente la squadra sembra decisa nella prestazione a raggiungere un obiettivo. 
Nella ripresa invece i nerazzurri si difendono troppo. La Lazio con Klose e Keita creano occasioni su occasioni che esaltano le qualità di Handanovic. Il secondo tempo le luci a San Siro, però sono per l'ingresso in campo di Zanetti: un boato, ad ogni pallone toccato un'ovazione e quegli occhi commossi lo seguiranno fino alla fine della partita. Intanto entra anche Milito. Samuel, Zanetti e Milito in campo per l'ultima volta insieme a San Siro. 
La partita prosegue con il duello Keita-Handanovic e mentre si pensa agli argentini della storia e del Triplete, proprio l'ex Hernanes sfodera un tiro dei suoi per il quarto gol. 
Quattro gol che portano l'Inter in Europa per ripartire e tornare ad essere grandi, quattro come l'enorme quattro che per circa vent'anni ha fatto cose grandiose per la sua Inter.

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