di Luigi Laguaragnella
L'Inter che rimane del Triplete si frantuma nell'ultima giornata di campionato contro il Chievo a Verona. La sconfitta per 2-1, però non cambia i sentimenti di gratitudine e di affetto dei tifosi nerazzurri che per tutta la partita hanno omaggiato con cori e applausi gli eroi che dal prossimo anno non calcheranno più San Siro: Zanetti, Samuel, Milito e Cambiasso che, forse, inaspettatamente nel corso della settimana non ha avuto il rinnovo del contratto.
Almeno per l'ultima giornata, con la qualificazione in Europa League in tasca, Mazzarri ha schierato tre dei quattro argentini del triplete: Zanetti sulla fascia, Cambiasso in difesa e Milito punta centrale. Samuel è in panchina.
L'allenatore schiera D'Ambrosio e Andreolli. A Kovacic è affidato ancora una volta il centrocampo.
Ci si aspetta l'ultimo gol del Principe in nerazzurro, ma la partita, nonostante i ritmi blandi di fine stagione, poichè anche per i clivensi è festa, sono i padroni di casa ad essere più pericolosi. Paloschi si trova più di una volta di fronte Carrizo e inoltre colpisce una traversa di testa. Dall'altra parte D'Ambrosio attacca e sbaglia molto, ma almeno è lui ad impensierire Squizzi. Milito vuol segnare, ma non gli si presenta un'occasione giusta. Botta ci prova da lontano. Intanto il Chievo, in contropiede colpisce un palo con Nadarevic.
Poi improvvisamente da un calcio piazzato, dopo una mischia, dal limite dell'area con un gran tiro l'Inter passa in vantaggio. E' Andreolli a realizzare il suo primo gol in nerazzurro che è anche il gol dell'ex.
Nel secondo tempo la gara sembra un tributo agli eroi nerazzurri. Il tifo per i campioni nerazzurri è un'altra bellissima partita, mentre si giocano i secondi quarantacinque minuti. Il Chievo non ci sta a perdere. Nell'Inter fa ingresso Ranocchio (sarà il nuovo capitano?), ma i gialloblu hanno la forza necessaria per ribaltare la partita. La solita beffa che quest'anno ha contraddistinto la squadra di Mazzarri.
Obinna entra e con una doppietta batte l'Inter. Il primo gol è in tiro da posizione defilata che inganna Carrizo, il secondo è un bel tiro dal limite preciso e diretto all'angolo basso.
La partita non aveva nulla da dire, ma l'ingresso del numero dieci del Chievo ha messo in crisi la retroguardia dell'Inter.
Si poteva salutare almeno con un pareggio gli ultimi reduci del triplete, soprattutto Cambiasso. Il Cuchu non sarà il capitano della prossima stagione e questo un po' lascia sorpresi.
Di questa stagione l'Inter ricorderà la mano sul cuore di Zanetti e il saluto dei fantastici quattro: il legame con i tifosi nel corso degli anni è stato indissolubile e lo sarà per sempre.
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